DARE I NUMERI

Nuga n. 12 del 9 maggio 2001

di Paolo Quintavalla

 

L'espressione "dare i numeri" si riferisce nel linguaggio ordinario ai comportamenti di quei personaggi un po' svitati, che parlano a vanvera perché non ragionano proprio bene… Danno i numeri, appunto.

Dare numeri nelle fasi cruciali di un contratto, invece, è , oltre che un segno di razionalità, un dovere morale e una scelta etica per coloro che conducono le trattative in nome e per conto di una intera categoria che ha il diritto di essere correttamente informata sul quanto entrerà oppure non entrerà nelle sue tasche già abbastanza strapazzate.

Nel nostro caso abbiamo un soggetto sindacale che i numeri li ha sempre correttamente e pubblicamente forniti, con ricco corredo di tabelle, conteggi, scarti retributivi. Ma abbiamo, purtroppo anche tutti gli altri soggetti seduti al tavolo delle trattative che non hanno mai quantificato con esattezza l'entità di ciò che deve essere legittimamente rivendicato. Sembrano proprio refrattari rispetto a questo elementare dovere. Così se leggessimo, anche tutti insieme, soltanto i comunicati di tali soggetti non potremmo sapere:

Ma diamo i numeri? Anzi, perché non si vogliono dare i numeri?

Non si rende un buon servizio alla categoria se si cerca di lasciarla nell'ignoranza dei numeri che la riguardano. I numeri, si sa, non sono un'opinione…