SFIDA ALL’OK
CORRALL
Nuga n. 9 del 6 maggio 2001
di Paolo Quintavalla
Fallite le
argomentazioni, ormai si va ormai verso la sfida finale.
Una volta i
contendenti offesi, dopo lo schiaffo rituale e sulla base di un codice d’onore
rigoroso e inflessibile, si incontravano alle prime luci dell’alba
inevitabilmente dietro un convento delle carmelitane scalze e incrociavano
fieramente le spade.
Oggi, essendo
tramontato ogni canone deontologico, temo che si vada per le spicce, che
prevalga la rudezza e con armi ben più esiziali.
Terminato il
rovente scambio di accuse, infatti, tutto è pronto all’OK CORRALL (pardon, all’Aran)
per lavare le onte con il sangue.
Una parte del
pubblico assiste eccitato a queste scene da Far West.
Un’altra parte
teme che, nella confusione della sparatoria e a causa degli inevitabili
proiettili vaganti, alla fine ci scappi il morto.
In questa
malaugurata eventualità, una volta alzato il pietoso lenzuolo macchiato che
sempre si stende in casi simili, potremmo scoprire che, in realtà, si tratta…
della nostra categoria. Sì, proprio di tutti noi, compresi quelli – i tanti, i
molti - che assistono inerti, sbirciando dietro le comode tende delle loro
finestre.