LA STUPIDITA’ REGNA SOVRANA

 

Nuga n.2 del 29.4.2001

 

di Paolo Quintavalla

 

 

Lo stupido è una persona che causa un danno ad un’altra persona o gruppo di persone senza nel contempo realizzare alcun vantaggio per sé o addirittura subendo una perdita”.

Alcune recenti vicende del contratto mi hanno richiamato alla mente questo bell’aforisma del compianto Carlo Cipolla e il suo delizioso saggio sulla stupidità umana contenuto nel suo gioiello di libro “Allegro, non troppo”. Non si fatica, purtroppo, a trovare esempi illuminanti in proposito.

Uno potrebbe anche pensare che gli stupidi, in fondo, sono pochi e, quindi, si consola. Ma mi sono anche ricordato, tuttavia, del secondo assioma della stupidità: “Sempre e inevitabilmente ognuno di noi sottovaluta il numero di individui stupidi in circolazione” e il barometro si è volto al pessimismo.

Ricordo che quando ero bambino un vecchio contadino della campagna collecchiese, senza essere colto ma forte di un’antica saggezza popolare, affermava sconsolato: “La madre degli stupidi è sempre incinta”.

Quanti pargoli! Quanti casi! Che proliferazione!