Il ministero: «Nessun terremoto, i criteri
verranno rivisti a partire dal prossimo anno»
Scuola,
bocciate le graduatorie
La
sentenza del Consiglio di Stato: no al cumulo dei
punti per i prof
Il
Messaggero – 3 gennaio 2003
di
ANNA MARIA SERSALE
ROMA
- Illegittimo il cumulo dei punti. Lo stabilisce
il Consiglio di Stato con una sentenza che
dovrebbe mettere fine allo scontro tra precari e
frequentatori delle Scuole universitarie di
specializzazione. I docenti che hanno conseguito
l’abilitazione presso le Ssis non possono
sommare i 30 punti a quelli maturati facendo
supplenze in contemporanea ai corsi. I giudici di
Palazzo Spada, infatti, hanno respinto il ricorso
del ministero dell'Istruzione. E’ il secondo
pronunciamento della Corte amministrativa che
boccia i criteri con cui vengono formulate le
graduatorie.
Il 19 novembre la VI Sezione aveva rifiutato la
richiesta di sospendere la sentenza del Tar
dell’Umbria. Ora il «no» ha riguardato la
richiesta di sospendere la sentenza del Tar del
Lazio. Soddisfatti i sindacati: «Ora non ci
saranno più "sorpassi". Non era giusto
che docenti con anni di insegnamento alle spalle
venissero scavalcati da giovani aspiranti».
Reazioni anche dal mondo politico. Maurizio
Ronconi(Udc): «Inaccettabile che insegnanti che
avevano superato prove di concorso bandite e
gestite dallo Stato, dopo anni di supplenze
venissero superati da chi tali concorsi non li
aveva sostenuti o, peggio, non li aveva superati
ma si era abilitato a pagamento con i corsi Ssis».
I docenti più anziani, supplenza dopo supplenza,
avevano cercato di guadagnare un posto in
graduatoria, ma erano stati superati da giovani
colleghi. Il contenzioso è finito sui tavoli dei
giudici. Il Tar prima e il Consiglio di Stato dopo
hanno dato ragione ai precari. E ora? «Le
graduatorie vanno rifatte», sentenziano i
sindacati che da un anno sono in guerra con il
ministero. Ma da viale Trastevere rassicurano: «Nessun
terremoto, non ci saranno cambiamenti in corso
d’anno. Per evitare sostituzioni di professori a
lezioni avviate, i criteri verranno rivisti a
partire dal prossimo anno scolastico».
La
sentenza dei giudici di Palazzo Spada (la numero
8252/2002) è stata depositata lunedì scorso: «Il
punteggio fisso di 30 punti, assegnato per il
semplice superamento del corso biennale, a
prescindere dal punteggio di merito riportato
all'esito dell'esame finale, si giustifica solo
partendo dal presupposto della non cumulabilità
di detto punteggio con altri punteggi conseguibili
per effetto dell'insegnamento prestato nello
stesso biennio di riferimento».
Intanto, si avvicina la ripresa delle trattative
per il rinnovo del contratto. L’appuntamento è
fissato per l’8 gennaio. I sindacati mettono in
guardia: «E’ ancora aperta la questione delle
risorse economiche, anche se una svolta si è
avuta nell'incontro con il ministro Moratti lo
scorso 20 dicembre. Il ministro, in
quell'occasione, ha infatti assicurato la
disponibilità di 234 milioni di euro aggiuntivi,
oltre ai previsti 417 milioni di euro per il 2003.
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