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Sito telematico dedicato all'informazione, al confronto, al dibattito sui problemi connessi con il CONTRATTO DEI DIRIGENTI SCOLASTICI – a cura del D.S. Paolo Quintavalla  in servizio presso la Direzione Didattica 3° Circolo di Parma - In Rete dal maggio 2000 –

 

 

 

 

NEWS 

 


Il ministero: «Nessun terremoto, i criteri verranno rivisti a partire dal prossimo anno»

Scuola, bocciate le graduatorie

La sentenza del Consiglio di Stato: no al cumulo dei punti per i prof

Il Messaggero – 3 gennaio 2003

di ANNA MARIA SERSALE

ROMA - Illegittimo il cumulo dei punti. Lo stabilisce il Consiglio di Stato con una sentenza che dovrebbe mettere fine allo scontro tra precari e frequentatori delle Scuole universitarie di specializzazione. I docenti che hanno conseguito l’abilitazione presso le Ssis non possono sommare i 30 punti a quelli maturati facendo supplenze in contemporanea ai corsi. I giudici di Palazzo Spada, infatti, hanno respinto il ricorso del ministero dell'Istruzione. E’ il secondo pronunciamento della Corte amministrativa che boccia i criteri con cui vengono formulate le graduatorie.
Il 19 novembre la VI Sezione aveva rifiutato la richiesta di sospendere la sentenza del Tar dell’Umbria. Ora il «no» ha riguardato la richiesta di sospendere la sentenza del Tar del Lazio. Soddisfatti i sindacati: «Ora non ci saranno più "sorpassi". Non era giusto che docenti con anni di insegnamento alle spalle venissero scavalcati da giovani aspiranti». Reazioni anche dal mondo politico. Maurizio Ronconi(Udc): «Inaccettabile che insegnanti che avevano superato prove di concorso bandite e gestite dallo Stato, dopo anni di supplenze venissero superati da chi tali concorsi non li aveva sostenuti o, peggio, non li aveva superati ma si era abilitato a pagamento con i corsi Ssis».
I docenti più anziani, supplenza dopo supplenza, avevano cercato di guadagnare un posto in graduatoria, ma erano stati superati da giovani colleghi. Il contenzioso è finito sui tavoli dei giudici. Il Tar prima e il Consiglio di Stato dopo hanno dato ragione ai precari. E ora? «Le graduatorie vanno rifatte», sentenziano i sindacati che da un anno sono in guerra con il ministero. Ma da viale Trastevere rassicurano: «Nessun terremoto, non ci saranno cambiamenti in corso d’anno. Per evitare sostituzioni di professori a lezioni avviate, i criteri verranno rivisti a partire dal prossimo anno scolastico».

La sentenza dei giudici di Palazzo Spada (la numero 8252/2002) è stata depositata lunedì scorso: «Il punteggio fisso di 30 punti, assegnato per il semplice superamento del corso biennale, a prescindere dal punteggio di merito riportato all'esito dell'esame finale, si giustifica solo partendo dal presupposto della non cumulabilità di detto punteggio con altri punteggi conseguibili per effetto dell'insegnamento prestato nello stesso biennio di riferimento».
Intanto, si avvicina la ripresa delle trattative per il rinnovo del contratto. L’appuntamento è fissato per l’8 gennaio. I sindacati mettono in guardia: «E’ ancora aperta la questione delle risorse economiche, anche se una svolta si è avuta nell'incontro con il ministro Moratti lo scorso 20 dicembre. Il ministro, in quell'occasione, ha infatti assicurato la disponibilità di 234 milioni di euro aggiuntivi, oltre ai previsti 417 milioni di euro per il 2003.

 

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