Appello di Libertà e Giustizia
“Giù
le mani dai libri di Storia”
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I Garanti di Libertà e Giustizia assistono con
viva preoccupazione alla proposta ventilata in
commissione parlamentare di un controllo
esercitato dal Ministero della Pubblica Istruzione
sui manuali di storia per le Scuole. Rilevano che
l'idea di un controllo governativo sulle idee
espresse da libri di testo evoca stagioni
evidentemente non ancora remote, in cui i regimi
fascista, nazista e stalinista esercitavano tale
diritto censorio, e giudicano l'idea indegna di un
paese democratico. La responsabilità della
stesura dei libri di testo compete agli editori e
agli autori e la responsabilità della loro
adozione compete agli insegnanti, alla cui
oggettività e senso critico si delega il compito
di giudicare se un testo sia valido, e in che
misura possa essere eventualmente criticato e
integrato in sede di lezione, addestrando così
gli studenti non solo ad apprendere ma anche a
giudicare le loro fonti di apprendimento. Questo
è l'unico controllo che in un paese libero si può
e si deve esercitare sui manuali scolastici.
Confidando pertanto nel senso di responsabilità
degli editori e degli insegnanti, e nella dinamica
di un libero mercato delle idee, si confida che la
proposta rimanga semplicemente nel limbo delle
cattive intenzioni. Tuttavia non si può fare a
meno di rilevare che il fatto stesso che qualcuno
l'abbia ventilata suscita serie preoccupazioni
sullo stato di salute del nostro sistema
democratico.
Gae
Aulenti, Giovanni Bachelet, Enzo Biagi, Umberto
Eco, Alessandro Galante Garrone, Franzo Grande
Stevens, Claudio Magris, Guido Rossi, Giovanni
Sartori, Umberto Veronesi
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