Controversie
tra docenti e dirigenti scolastici
Italia
Oggi - 2 maggio 2003
Con
nota prot. 1667 del 14 aprile scorso, l’Ufficio
Legislativo del ministero dell’Istruzione
chiarisce che la conciliazione al Centro servizi
amministrativi può essere effettuata per ogni
tipo di controversia del lavoro. L’intervento
risponde ad un’interrogazione parlamentare di un
deputato lucano della Margherita, che richiamava
l’attenzione sul rifiuto da parte del Csa di
Potenza di accettare conciliazioni riguardanti
controversie tra docenti e dirigenti scolastici
con conseguente allungamento dei tempi di
composizione delle liti e forti oneri patrimoniali
per i docenti. Il ministero precisa che “a
seguito del nuovo sistema normativo che
disciplina, ruolo, compiti e responsabilità del
capo di istituto in relazione all’attuazione
dell’autonomia a tutte le istituzioni
scolastiche ed al trasferimento di funzioni già
spettanti all’amministrazione periferica, il
dirigente scolastico ha la legittimazione passiva
in tutte le vertenze di lavoro derivanti da atti
di gestione da lui adottati, ma non ha nella fase
stragiudiziale il potere di conciliare”.
L’art. 16 attribuisce, infatti, esclusivamente
agli uffici dirigenziali generali il potere-dovere
di conciliare e transigere le liti e quindi la
competenza ad assumere decisioni sull’opportunità
o meno della conciliazione, con conseguente
assunzione di obbligazioni a carico dello Stato.
(Fonte: ItaliaOggi)
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