La rivincita dei burocrati sindacali sulle neo elette RSU
del dirigente scolastico Salvatore Indelicato - ANP di Catania
Una sconcertante circolare dell’ARAN, l’agenzia di contrattazione che
dovrebbe rappresentare la parte pubblica e cioè il governo e il parlamento,
ha ridato fiato e corda ai burocrati degli apparati centrali e periferici
delle centrali sindacali, svuotando e sterilizzando di fatto i neonati
organismi democratici delle RSU della scuola.
La circolare del 30-1-2001 n. 1299, dice che abilitati a trattare non sono
solo le 3 RSU, ma anche tutti i delegati sindacali delle segreterie
provinciali CGIL CISL UIL e SNALS; e tutti con pari dignità negoziale.
Addirittura le 3 RSU rischiano di trovarsi in minoranza rispetto a una
probabile e possibile conduzione della trattativa che guardi alla
salvaguardia politica dei sindacalisti, perlopiù distaccati dall’
insegnamento e depositari della pesante ipoteca concertativa nei confronti
di una amministrazione centrale e periferica del MPI, tradizionalmente
acquiescente e succube degli interessi degli apparati.
Si tratta di una chiara e plateale sconfessione politica e delegittimazione
giuridica delle rappresentanze democratiche elette a scrutinio segreto,
considerate, anche se non viene detto, inaffidabili e a rischio da parte
degli apparati della triplice e dello SNALS. La Gilda infatti non ha titolo
a intromettersi nei tavoli perché non firmataria dei contratti nazionali.
A che cosa è servita la complessa procedura di elezione democratica ? A
niente.
Perché l’ARAN stessa, tradendo le aspettative di chi ha eletto le RSU e le
stesse direttive pubbliche, ha emesso un atto di resa nei confronti dei
burocrati sindacali ? Il principio di vischiosità, per il quale chi detiene
un privilegio o un potere di veto resiste e si oppone alla modifica degli
equilibri, ha qui la sua più evidente applicazione.
E i dirigenti scolastici, i presidi e i direttori didattici, che avevano
salutato positivamente l’importante innovazione, di fronte a una controparte
frammentata in una miriade di soggetti, tutti con pari poteri e tra di loro
spesso in conflitto acuto e profondo, quale garanzia avranno in ordine alla
certezza giuridica di chi è abilitato alla firma degli accordi e dei
contratti di scuola? E come si fa a stabilire quando e se si è raggiunta una
intesa, o peggio, come si fa a stipulare un contratto di scuola con una
platea indefinita e cangiante di soggetti, anche esterni alla singola
scuola?
L’ARAN infatti dice che " nessuna norma fissa il numero dei componenti
delle delegazioni trattanti ". Paradossalmente se ognuno dei 4 sindacati
ufficiali nominasse 2 rappresentanti a testa per scuola, questi in aggiunta
ai 3 eletti RSU formerebbero un totale al tavolo di 11 soggetti trattanti,
tutti con la stessa voglia e capacità giuridica di contare e parlare e
verbalizzare. E come la prenderanno le RSU. Faranno valere la loro
legittimazione elettorale a fronte di una imposizione di presenze esterne e
non legittimate dal voto dei lavoratori ? Un pasticcio !
Torna a
INDICE