INTERVISTA A CARLO DELL'ARINGA

13 maggio 2000

(Fonte ANP: www.anp.it)

Carlo Dell'Aringa ha rilasciato una significativa intervista ad Alessandra Ricciardi comparsa ieri, 12 maggio, su ItaliaOggi.

Il presidente dell'Aran conferma la convocazione delle confederazioni per la settimana prossima (17 maggio) per discutere l'accordo quadro sulla collocazione dell'area dei dirigenti delle scuole. Si tratta del primo incontro su una questione controversa per la quale non è possibile oggi prevedere tempi certi di soluzione.
La delegazione CIDA sarà guidata dal presidente dell'Anp, Giorgio Rembado.

Da segnalare, infine, che il 16 maggio partirà anche la contrattazione sulle agilbilità sindacali (permessi, distacchi, diritto di assemblea, ecc.) che segnerà il pieno riconoscimento all'Anp dei diritti spettanti in quanto sindacato più rappresentativo dell'area dei dirigenti delle scuole.

 

12.05.2000 Pagina 4 Il presidente dell'Aran Carlo Dell'Aringa favorevole alla revisione dell'intesa

Contratto scuola da rifare

Per aumentare gli stipendi di tutti gli insegnanti

Fonte: Italia Oggi

Di Alessandra Ricciardi

Riapertura in vista del contratto collettivo nazionale della Scuola. Obiettivo: aumentare gli stipendi di tutti i docenti. L'ipotesi di utilizzare i 1200 miliardi di lire non, o comunque non solo, per dare premi agli insegnanti bravi ma per incrementare le retribuzioni generali diventa sempre più consistente.
Dopo le dichiarazioni del neoministro, Tullio De Mauro, di voler in prima battuta aumentare le retribuzioni base degli insegnanti, giudicate "scandalose", arriva il via libera anche del presidente dell'Aran Carlo Dell'Aringa. "Riaprire un contratto nazIonale creerebbe un precedente pericoloso per la contrattazione pubblica. ma se è questo l'intento del governo si possono rimettere le mani all'accordo", dice a ItaliaOggi il numeo uno dell'agenzia governativa per la contrattazione nel pubblico impiego, che mette però in guardia contro il pericolo di fare matrimoni con i fichi secchi.

"Dare aumenti a tutti e creare contestualmente un meccanismo di crescita differenziata dei salari per i docenti, che introduca il concetto di carriera nella professione diventa piuttosto complicato se si lasciano inalterate le risorse a disposizione".
Domanda. La priorità della politica retributiva del governo. dopo le proteste di piazza dei docenti, sembra essere quella di aumentare gli stipendi base.
Risposta. Se ci sono più risorse è possibile, perseguire entrambi gli obiettivi. E' una decisione. che l'esecutivo dovrà prendere in sede di programmazione economica e finanziaria.
D. A partire dal prossimo 1° settembre entrerà regime l'autonomia scolastica. Il compito di definire il trattamento accessorio spetterà alla contrattazione integrativa che faranno le singole scuole. Quale sarà il ruolo del contratto nazionale?
R. Dovrà definire il quadro normativo generale e la ripartizione delle risorse tra le singole voci.

E' indubbio che il ruolo delle singole scuole nel dare gli aumenti ai docenti sarà determinante.
D. I presidi saranno capaci di intavolare una contrattazione efficace?
R. Si i tratta di un ruolo nuovo e di una diversa cultura, che è prevedibile si farà avanti un po' alla volta nelle scuole. I dirigenti devono essere capaci di creare consenso sugli obiettivi della propria politica scolastica e valutare in base a questi i risultati raggiunti.
D. I dirigenti dovranno avere un loro specifico contratto. Passano i mesi, eppure non c'è ancora una trattativa.
R. La prossima settimana ci saranno i primi incontri all'Aran con i sindacati e l'Anp, l'Associazione nazionale dei presidi, per definire l'area di collocazione dei dirigenti. Ma resta il problema prioritario delle risorse. Il governo non ha ancora deciso e stanziato i finanziamenti per la contrattazione con i capi d'istituto. Senza questa decisione intavolare una trattativa sui contenuti dei contratto non ha senso.


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