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Sito telematico dedicato all'informazione, al confronto, al dibattito sui problemi connessi con il CONTRATTO DEI DIRIGENTI SCOLASTICI – a cura del D.S. Paolo Quintavalla  in servizio presso la Direzione Didattica 3° Circolo di Parma - In Rete dal maggio 2000 –

 

 

 

 

NEWS 

 

 

Scuole in bolletta, sos ai genitori
Con la pagella una lettera alle famiglie: «Protestate contro i tagli o dovrete pagare»

Gazzettino Veneto – 10 gennaio 2003

«Genitori, preoccupatevi e datevi da fare per sostenere la vostra scuola. Mobilitatevi, perché con il pesante taglio alle risorse destinate alla scuola pubblica diventerà difficilissimo continuare a garantire i servizi che ora la nostra scuola eroga. E perché per continuare a goderne dovrete necessariamente pagarli di tasca vostra». Questo il tono della lettera-documento approvata ieri dai consigli di classe dei licei scientifico, classico e psicopedagogico Leopardi-Majorana e che sarà recapitata a tutte le famiglie degli alunni assieme alla pagella.
«Unanimemente - spiega il dirigente scolastico dei tre licei riuniti, Sergio Chiarotto - abbiamo deciso di sensibilizzare le famiglie sui gravi problemi che minacciano la scuola e che finiranno inevitabilmente con il mettere in discussione la sua qualità. Gli insegnanti si sono impegnati a non fare lo sciopero degli scrutini, a continuare a lavorare per il bene comune, ma esigono, e giustamente - sottolinea il preside - che le famiglie sappiano a cosa stanno andando incontro, rimanendo passive e supine alle decisioni del governo. Non è una questione "politica", ma culturale. Con meno risorse a disposizione e più ore a carico del personale non potremo certo continuare a fare educazione alla salute, i corsi di recupero, di informatica, di lingua pomeridiani e quant'altro. Il meccanismo, insomma, è il medesimo che è stato azionato per la Sanità. E pertanto, chi vorrà continuare a contare su una scuola democratica e pluralista, dovrà prepararsi a pagare...Come per la scuola privata. Una cosa assurda».

Nel documento che sarà inviato alle famiglie si annunciano anche disagi a breve. «A fronte dei reali pericoli che sta correndo la scuola pubblica - si dice - ci saranno azioni di dissenso e di protesta che potranno contemplare anche la sospensione dei viaggi di istruzione e il blocco della adozioni dei libri di testo. Il blocco degli scrutini, già indetto dalle organizzazioni sindacali ci coglie invece nell'impossibilità di aderirvi a causa dell'anticipo del nostro calendario rispetto alle altre scuole. Auspichiamo - si conclude - nel sostegno di studenti e genitori per chiedere finanziamenti adeguati; per sostenere una scuola pluralista, democratica e coerente con i valori della Costituzione; per invocare riforme migliorative del servizio; contro un progressivo trasferimento del servizio al settore privato; contro una scuola dequalificata, svuotata di risorse e immobilizzata; contro i tagli del personale docente (e di sostegno) e Ata, che rispondono solo a logiche di risparmio».

Infine, conclude Chiarotto, «per essere protagonisti della protesta, senza per questo interferire con l'operato sindacale, nei prossimi giorni ci troveremo tutti (docenti e Ata) attorno ad un tavolo per studiare i testi di riforma proposti e già approvati. Discuteremo così di finanziaria, della riforma della scuola e della legge sulla Devolution».Novanta milioni di euro per le scuole private; meno insegnanti di sostegno, canalizzazione precoce a 14 anni, blocco delle sperimentazioni, proposte di censura ai libri di testo, partecipazione degli studenti annullata, introduzione dei buoni scuola: queste, si ricorda, sono alcune pillole del disegno politico della Moratti al Ministero.

Antonella Santarelli


 

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