SINOSSI DI AFFERMAZIONI INCREDIBILI

 

Editoriale n. 34 del 17 settembre 2001

 

di Paolo Quintavalla

 

Il 29 agosto 2001 i Segretari Nazionali di Cgil-Cisl- Uil Scuola  hanno inviato a tutti i DD.SS. italiani il documento Inizio Anno: lettera aperta dei Sindacati confederali ai Dirigenti scolastici” che contiene una serie di plateali falsificazioni che non possono passare sotto silenzio e che segnalano il tentativo di appropriarsi indebitamente di meriti che non possiedono, dopo il loro pervicace sforzo, che stava quasi per riuscire, di imporre alla intera categoria un “contratto economicamente dimezzato”. Per dovere di obiettività sottoponiamo il testo a commento, per la parte che riguarda gli aspetti economici del contratto. (p.q.)

 

 

Estratto dal Documento:

Commento redazionale

 

(…) “E sono sprovvisti, soprattutto, di un adeguato riconoscimento economico.

 



 

 

 

 

 

 

CGIL CISL UIL Scuola si sono battute con impegno e coerenza per rivendicare l'apertura delle trattative e per dare alle stesse impulso e continuità ed hanno operato nell'anno scolastico appena trascorso perché la trattativa potesse concludersi ancor prima del 1° settembre 2001, realizzando l'obiettivo di iniziare il nuovo anno scolastico con il nuovo contratto dirigenziale pienamente vigente, secondo le legittime aspettative della Categoria..

 



 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Sia con il precedente che con il nuovo governo, CGIL CISL UIL hanno perseguito un obiettivo semplice e chiaro: dare al più presto ai Dirigenti Scolastici il miglior contratto di lavoro consentito dall'evoluzione della trattativa, che ne sancisse lo status dirigenziale e ne tutelasse la figura con i suoi tratti di specificità istituzionale ordinamentale e professionale perseguendo l'irrinunciabile obiettivo dell'allineamento economico alle altre Dirigenze pubbliche.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 



 

 

 

 

Ciò avrebbe intanto consentito l'acquisizione dei benefici relativi al primo biennio economico dal gennaio 2001 (che peraltro entro il 30 settembre dovrebbe essere disdettato) e la possibilità di affrontare l'apertura del nuovo anno scolastico con le tutele previste da tempo nel contratto e di cui oggi i Dirigenti Scolastici sono privi, rendendo politicamente sostenibile l'acquisizione in DPEF e nella Legge Finanziaria 2002 delle risorse necessarie a realizzare
l'equiparazione economica completa alle dirigenze statali di 2° fascia.

 

 

 

 



 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Come CGIL CISL UIL Scuola, con il pieno e convinto sostegno delle nostre rispettive Confederazioni, riteniamo questi obiettivi ancora perseguibili senza dover rinviare sine die una trattativa che, secondo il nostro punto di vista, deve essere riaperta e conclusa nelle prossime settimane, a fronte di uno specifico impegno del Governo che intendiamo verificare in tempi strettissimi, attraverso un apposito incontro con il Ministro Moratti.


Ove tale richiesta non avesse positivo riscontro, sarà inevitabile prevedere l'apertura di una vertenza, preceduta dalla proclamazione dello stato di mobilitazione della Categoria.
Contiamo, come sempre, sulla partecipazione e sulla consueta passione civile e professionale di tutti i Dirigenti Scolastici perché tali obiettivi vengano condivisi, sostenuti e rapidamente raggiunti.”

I fatti parlano chiaro: fino al 7 maggio, data dell’ultimo incontro all’Aran (ma anche dopo, per un lungo periodo), i sindacati confederali ritenevano “adeguato” per la categoria un grado di allineamento del 44% rispetto alle retribuzioni delle altre dirigenze pubbliche!

 

 

L’impegno di queste OO.SS. è stato versato per esprimere connivente “soddisfazione” dopo la svolta di Palazzo Vidoni del 28 marzo quando il passato Governo, con un clamoroso voltafaccia, si rimangiò le promesse di allineamento retributivo contenute nel primo Atto di indirizzo. Successivamente questo impegno è stato versato per cercare di realizzare e imporre un esito del contratto al ribasso e mortificante per tutta la categoria.

L’unica “coerenza” che abbiamo registrato in questi ultimi mesi è stato il tentativo di farci avere la metà del dovuto. Per il resto è vero che, a parole, ogni tanto proclamavano il principio dell’allineamento retributivo salvo, poi, disattenderlo nei fatti e procrastinarlo come rivendicazione per il secondo contratto.

Quanto alle legittime aspettative della categoria, hanno titolo ad evocarle e a rappresentarle coloro che hanno lavorato per una “dirigenza dimezzata”? No grazie, la categoria non si è sentita e non si sente rappresentata dai sindacati dei docenti.

 

Con il precedente governo sono stati conniventi perché non solo non hanno protestato – nemmeno per scherzo – quando ha violato l’accordo e il patto contenuti nell’atto di indirizzo ma hanno espresso soddisfazione per un esito economico del contratto che sarebbe stato umiliante. E il tentativo di far avere ad una categoria meno della metà del dovuto lo definiscono addirittura “il miglior contratto di lavoro” possibile!

Con il nuovo governo, invece,  hanno alzato un fuoco di sbarramento all’ipotesi che mantenesse le promesse della campagna elettorale. Il caso limite è stato quello del Segretario Nazionale Cgil scuola Panini – uno dei firmatari della nota a fianco - che nella famosa e per noi indimenticabile conferenza stampa del 7 giugno voleva far “battere il passo” anche a noi DD.SS e minacciava addirittura il governo di scatenare l’ira dei docenti se ci avesse riconosciuto gli aumenti retributivi dovuti.

Adesso definiscono “irrinunciabile” l’obiettivo dell’allineamento economico alle altre dirigenze pubbliche ma la realtà dei fatti è che a tale obiettivo hanno allegramente rinunciato sia il 28 marzo (dopo la svolta di Palazzo Vidoni) sia il 7 maggio (ultimo incontro presso l’Aran) e anche oltre.

 

Chiamano ancora “benefici” quella specie di umiliante elemosina che il passato governo era intenzionato ad elargire. Non hanno mai accennato allo scarto vistosissimo tra il nuovo status dirigenziale acquisito (con il carico crescente delle responsabilità, dei doveri e degli impegni) e la ridotta entità degli aumenti proposti. Non hanno mai accennato nemmeno al fatto che saremmo stati ingiustamente i paria dei dirigenti pubblici, con retribuzioni spesso inferiori alla metà rispetto ai colleghi di altri comparti.

La sciagurata strategia di queste OO.SS. consisteva  nello spostamento al secondo contratto dell’equiparazione economica completa alle altre dirigenze pubbliche. In questo modo avrebbero ipotecato l’evoluzione del secondo contratto che sarebbe stato fatalmente dedicato alla rincorsa retributiva.

Adesso sembrerebbe, dalla formulazione ambigua qui a fianco, che si siano ravveduti. Ma perché non parlano chiaro? L’equiparazione completa la vogliono nel primo contratto – e allora danno ragione all’ANP che ha sempre sostenuto e perseguito questo obiettivo - oppure nel secondo (e allora si isolano dalla categoria)?

 

L’impegno del Governo – se sarà confermata l’ipotesi delle risorse aggiuntive messe a disposizione del contratto che sta circolando nell’ultimo mese – non sarà certamente il frutto della politica rivendicativa rinunciataria e autolesionista di queste OO.SS.

 

 

 

 

 

Questi Sindacati hanno proclamato una serie di scioperi disastrosi per la categoria. Al primo (9 ott. 2000) ha partecipato poco più del 10%, al secondo (7 dic. 2000) poco più del 5% dei DD.SS. italiani. Ambedue non erano specifici per la dirigenza ma proclamati con motivazioni inconsistenti all’interno di scioperi generali della scuola in cui prevalevano le istanze dei docenti.

Non si dimentichi che la Cgil alla fine di aprile aveva addirittura minacciato uno sciopero non contro il Governo per conseguire miglioramenti economici ma contro l’ANP per imporre la conclusione al ribasso del Contratto.

Adesso, in dirittura d’arrivo e a tempo scaduto, è risibile questa minaccia di apertura di una vertenza. Vertenza per cosa? Per la metà che chiedevano fino a ieri o per il doppio, come ha sempre chiesto l’ANP? La vicenda richiama alla mente il comportamento di certe incaute donne di facili costumi che vorrebbero rifarsi la verginità perduta!