VERSO
UNA POSITIVA CONCLUSIONE DEL CONTRATTO.
SI
PROFILA, GRAZIE ALL’ANP, UNA VITTORIA PER LA CATEGORIA.
di Paolo Quintavalla
Finalmente è arrivata
la buona notizia che aspettavamo da mesi: il contratto si concluderà con esito
positivo entro la fine di settembre. Questa volta non si tratta di
indiscrezioni giornalistiche, sia pure non smentite, come nel caso dell’ormai
famoso articolo del “Sole 24 Ore” di un mese fa che annunciava la disponibilità
del governo a mettere sul piatto della trattativa 160 miliardi aggiuntivi.
Questa volta la conferma proviene da una fonte diretta ed autorevole come
quella del sottosegretario all’Istruzione Valentina Aprea. Nel corso di un incontro sul tema della dirigenza scolastica svoltosi
il 24 u.s. all’interno del Meeting di Rimini la rappresentante governativa
ha, in sostanza, sostenuto e promesso:
1. che
il contratto si concluderà entro la fine di settembre;
2. che
il Governo intende mantenere fede alla promessa effettuata durante la campagna
elettorale e, pertanto, metterà a disposizione le risorse finanziarie
aggiuntive necessarie per conseguire l’allineamento con le altre dirigenze
pubbliche;
3. che
per realizzare questo scopo verranno utilizzate le leggi di assestamento di
bilancio del 2001.
4. che
verrà “riempito di sostanza” il profilo dirigenziale, non solo sul piano
economico ma anche sul piano normativo, dotandolo dei necessari strumenti di
gestione, di facoltà e poteri indispensabili per conseguire qualità, efficienza
ed efficacia del servizio delle scuole autonome.
E’ da sottolineare
con soddisfazione che gli aumenti retributivi non vengono procrastinati
all’esercizio finanziario 2002 o al secondo contratto ma verranno riconosciuti
nell’esercizio finanziario 2001, quindi all’interno della vigenza del primo
contratto. Ciò è di importanza strategica fondamentale (e non a caso
rappresentava e rappresenta il discrimine tra le posizioni dei sindacati
confederali e quelle dell’ANP) perché ci consentirà di rivendicare
l’allineamento alle retribuzioni dei dirigenti scolastici europei già nel
secondo contratto. Se avesse prevalso la posizione confederale e il contratto
fosse stato firmato il 7 maggio, invece, avremmo avuto tra 4 anni ciò che
stiamo per ottenere ora.
L’intervento del
sottosegretario Aprea rappresenta un avallo alla linea rivendicativa ferma e
coerente dell’ANP che ha speso ogni sforzo ed ogni energia e la sua
autorevolezza per conseguire questo risultato, anche in una situazione di
difficile isolamento e con l’opposizione dei sindacati dei docenti che
puntavano esplicitamente ad un contratto al ribasso, anzi dimezzato. Si
profila, quindi, una vittoria per tutta la categoria che trova finalmente, al
momento del suo ingresso nella dirigenza, il dovuto riconoscimento sociale del
proprio ruolo.
Questo esito,
ovviamente, riempie di legittimo orgoglio il compilatore di queste note che da
quasi un anno e mezzo non ha risparmiato alcuna fatica per orientare verso
questo risultato e per conseguire il massimo dei benefici per tutti, anche per
quei pochi e poveri imbecilli che non hanno esitato a coprirlo di insulti privi
di una qualsiasi argomentazione.
Adesso attendiamo
serenamente l’emanazione del terzo atto di indirizzo, come gli attenti lettori
di questo sito avranno certamente letto come auspicio nel testo scorrevole nel
corso degli ultimi tre mesi. Fonti solitamente bene
informate lo preannunciano come imminente e si spingono anche a
quantificare la cifra (168 miliardi) dei fondi aggiuntivi messi a disposizione.
Valeva sicuramente
la pena di attendere. La conclusione che si profila consente ai dirigenti
scolastici italiani di guardare con maggiore ottimismo al nuovo anno scolastico
e ai compiti che li attendono.