VERSO UNA POSITIVA CONCLUSIONE DEL CONTRATTO.

SI PROFILA, GRAZIE ALL’ANP, UNA VITTORIA PER LA CATEGORIA.

 

Editoriale n. 32 del 26 agosto 2001

 

di Paolo Quintavalla

 

Finalmente è arrivata la buona notizia che aspettavamo da mesi: il contratto si concluderà con esito positivo entro la fine di settembre. Questa volta non si tratta di indiscrezioni giornalistiche, sia pure non smentite, come nel caso dell’ormai famoso articolo del “Sole 24 Ore” di un mese fa che annunciava la disponibilità del governo a mettere sul piatto della trattativa 160 miliardi aggiuntivi. Questa volta la conferma proviene da una fonte diretta ed autorevole come quella del sottosegretario all’Istruzione Valentina Aprea. Nel corso di un incontro sul tema della dirigenza scolastica svoltosi il 24 u.s. all’interno del Meeting di Rimini la rappresentante governativa ha, in sostanza, sostenuto e promesso:

1.   che il contratto si concluderà entro la fine di settembre;

2.   che il Governo intende mantenere fede alla promessa effettuata durante la campagna elettorale e, pertanto, metterà a disposizione le risorse finanziarie aggiuntive necessarie per conseguire l’allineamento con le altre dirigenze pubbliche;

3.   che per realizzare questo scopo verranno utilizzate le leggi di assestamento di bilancio del 2001.

4.   che verrà “riempito di sostanza” il profilo dirigenziale, non solo sul piano economico ma anche sul piano normativo, dotandolo dei necessari strumenti di gestione, di facoltà e poteri indispensabili per conseguire qualità, efficienza ed efficacia del servizio delle scuole autonome.

E’ da sottolineare con soddisfazione che gli aumenti retributivi non vengono procrastinati all’esercizio finanziario 2002 o al secondo contratto ma verranno riconosciuti nell’esercizio finanziario 2001, quindi all’interno della vigenza del primo contratto. Ciò è di importanza strategica fondamentale (e non a caso rappresentava e rappresenta il discrimine tra le posizioni dei sindacati confederali e quelle dell’ANP) perché ci consentirà di rivendicare l’allineamento alle retribuzioni dei dirigenti scolastici europei già nel secondo contratto. Se avesse prevalso la posizione confederale e il contratto fosse stato firmato il 7 maggio, invece, avremmo avuto tra 4 anni ciò che stiamo per ottenere ora.

L’intervento del sottosegretario Aprea rappresenta un avallo alla linea rivendicativa ferma e coerente dell’ANP che ha speso ogni sforzo ed ogni energia e la sua autorevolezza per conseguire questo risultato, anche in una situazione di difficile isolamento e con l’opposizione dei sindacati dei docenti che puntavano esplicitamente ad un contratto al ribasso, anzi dimezzato. Si profila, quindi, una vittoria per tutta la categoria che trova finalmente, al momento del suo ingresso nella dirigenza, il dovuto riconoscimento sociale del proprio ruolo.

Questo esito, ovviamente, riempie di legittimo orgoglio il compilatore di queste note che da quasi un anno e mezzo non ha risparmiato alcuna fatica per orientare verso questo risultato e per conseguire il massimo dei benefici per tutti, anche per quei pochi e poveri imbecilli che non hanno esitato a coprirlo di insulti privi di una qualsiasi argomentazione.

Adesso attendiamo serenamente l’emanazione del terzo atto di indirizzo, come gli attenti lettori di questo sito avranno certamente letto come auspicio nel testo scorrevole nel corso degli ultimi tre mesi. Fonti solitamente bene informate lo preannunciano come imminente e si spingono anche a quantificare la cifra (168 miliardi) dei fondi aggiuntivi messi a disposizione.

Valeva sicuramente la pena di attendere. La conclusione che si profila consente ai dirigenti scolastici italiani di guardare con maggiore ottimismo al nuovo anno scolastico e ai compiti che li attendono.