EDITORIALE n. 8 del 16 ottobre 2000

FINALMENTE UN PUNTO FERMO.

MA NON BASTA

di Paolo Quintavalla

Adesso finalmente abbiamo un punto fermo a cui riferirci. Adesso sappiamo quanto il Governo ha stanziato per il primo contratto dei DD.SS. nella finanziaria 2001. Qualcuno malintenzionato ed ignorante (nel senso etimologico del termine), affetto dal vizio infantile dell'ideologia griderà allo scandalo per i 200 miliardi assegnati alla categoria. Faranno degli inutili e fuorvianti raffronti con le retribuzioni delle altre categorie del comparto scuola, dimenticando la diversa natura dei carichi di lavoro, delle responsabilità e della diversa misura delle ore annuali di servizio.

Si tratta di un primo risultato il cui merito, senza dubbio, va ascritto in massima parte alla chiarezza e alla determinazione con cui l'ANP ha impostato la parte economica della rivendicazione contrattuale. Non possiamo, intanto, dimenticare il fatto che tutti gli altri sindacati della scuola non abbiano nemmeno quantificato, nei tanti comunicati e documenti ufficiali che pure sono stati dedicati al Contratto dei docenti e allo sciopero recente, l'entità degli aumenti rivendicati per i dirigenti scolastici.

Confesso che ero pessimista e che mi aspettavo un'offerta sul piatto ancora più misera e ridotta. Si vede che i ministri interessati hanno avuto appena un po' di pudore e che, alla fine, ha prevalso un filo di razionalità rispetto ai calcoli economici e politici che sembrano penalizzare i DD.SS. in questo momento. La somma che in sé può sembrare cospicua o, almeno, non trascurabile risulta, tuttavia, insufficiente rispetto all'entità delle nuove funzioni dirigenziali che siamo chiamati ad esercitare.

Possiamo legittimamente porci alcune domande:

Vale appena il caso di ricordare che la nostra legittima rivendicazione è autonoma rispetto alle rivendicazioni delle altre categorie del comparto scuola. Siamo, tuttavia, sinceramente solidali con le aspirazioni altrettanto legittime dei docenti e del personale ATA. Siamo convinti che non sia rinviabile il processo di adeguamento dei loro stipendi con gli stipendi del personale della scuola europeo.

Una citazione a parte merita la vicenda degli ex Responsabili amministrativi ora Direttori dei Servizi Generali e Amministrativi che dal 1° settembre si trovano a svolgere nuovi gravosi compiti, soggetti a nuove responsabilità senza che il loro ruolo specifico, attribuito sul piano giuridico, sia coerentemente riconosciuto sul piano economico. La Finanziaria 2001 si è semplicemente… dimenticata di loro! Entrano a far parte del ruolo direttivo… per ora senza un quattrino! Occorre porre rimedio a questa palese e clamorosa ingiustizia. Per questo ho sentito il dovere di dare spazio, all'interno di questo sito, alle posizioni della loro Associazione, la FNACA, in merito al contratto.

Per quanto riguarda il contratto dei DD.SS. un punto fermo iniziale, tuttavia, non basta. Permangono ancora molti dubbi e molte inquietudini e sta crescendo la frustrazione della categoria.

Quanto tempo dovremo ancora aspettare per l'emanazione dell'Atto di indirizzo del Governo all'Aran? E' tollerabile che dopo oltre un anno manchi ancora questo indispensabile documento, fondamentale per avviare le procedure della trattativa contrattuale?

E come si penserà di riempire concretamente di contenuti sul piano normativo (quali poteri, visto che le responsabilità ci sono state tutte assegnate) la nuova figura giuridica del dirigente scolastico?

Si tratta di scelte ineludibili e non più rinviabili che dovranno vedere tutti i dirigenti scolastici impegnati nella difesa non solo di coerenti aspettative di ruolo e di legittimi interessi ma anche dell'ideale di una dirigenza impegnata nell'innovazione del sistema scolastico e nella realizzazione dell'Autonomia.

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