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Sito telematico dedicato all'informazione, al confronto, al dibattito sui problemi connessi con il primo CONTRATTO DEI DIRIGENTI SCOLASTICI – a cura del D.S. Paolo Quintavalla  in servizio presso la Direzione Didattica 3° Circolo di Parma - In Rete dal maggio 2000 –

 

 

 

 

 

 COLLEGIO DEI DIRIGENTI SCOLASTICI

DELLA PROVINCIA DI PARMA

LE SCUOLE DEVONO ESSERE ESENTATE DAL PAGAMENTO DELLA TASSA SUI RIFIUTI

Il Collegio dei Dirigenti Scolastici della Provincia di Parma, riunito in data 26 marzo 2003,

RILEVATO           che numerose Istituzioni scolastiche sono state costrette a inserire nel Programma Annuale relativo all’esercizio finanziario 2003 il pagamento della Tassa sui rifiuti solidi urbani;

CONSIDERATO   che questo aggravio per i bilanci delle scuole, peraltro già estremamente esigui, è la conseguenza del rifiuto di una parte degli Enti Locali di sostenere tali spese, visto che anche i bilanci dei Comuni sono stati fortemente ridotti dalla recente legge finanziaria 2003;

CONSIDERATO   che la C.M. n. 11 del 20 gennaio 1999 affermava in modo inequivocabile, a proposito della TARSU: “la Presidenza del Consiglio dei Ministri in data 28/10/1998 ha reso il parere che si trasmette nel quale viene affermato che dette spese, come ogni altra spesa rientrante tra "le spese varie d'ufficio" di cui all'art. 3 della legge 11/01/1996, n.23, sono a carico degli Enti locali (Comuni o Province) obbligati alla sopportazione dei relativi oneri”;

CONSIDERATO   che l’accordo intercorso tra Ministero della Pubblica Istruzione, Ministero dell’Interno e ANCI durante la Conferenza Stato-Città e Autonomie Locali del 4 aprile 2001 secondo il quale le scuole di ogni ordine e grado devono essere esentate dal pagamento della tassa sui rifiuti solidi urbani;

CONSIDERATO   che sulla base dello stesso accordo lo Stato si è impegnato a trasferire in modo permanente ai Comuni la somma annua di 75 miliardi di lire a copertura delle tasse sui rifiuti dovute dalle scuole;

CONSIDERATO   che la nota MIUR  n. 1251 del 14 maggio 2002 confermava lo stanziamento di tale somma per l’esercizio finanziario 2002;

CONSIDERATO    che le somme impegnate dagli Istituti scolastici per il pagamento della TARSU, pur rappresentando circa il 25% del totale della tassa, risultano rilevanti e raggiungono in alcuni casi anche un terzo della dotazione finanziaria ordinaria a disposizione del singolo Istituto;

CONSIDERATO     che si creano disparità tra Istituto ed Istituto in rapporto alla disponibilità o indisponibilità del proprio Ente Locale di riferimento a sostenere l’onere della tassa sui rifiuti, con il risultato che alcune scuole si trovano esentate dal pagamento ed altre no;

DENUNCIA

  1.  l’assurdità anche concettuale di una tassa imposta dallo Stato ad un segmento dello Stato

  2.  l'incredibile balletto e rimpallo delle competenze tra Stato ed Enti Locali che, pur trascinandosi da oltre 30 anni, non è ancora stato risolto e  continua a far gravare sulle scuole oneri che non competono loro

  3.  la violazione, di fatto, del principio affermato in modo univoco dalla recente normativa in materia (a partire dalla Legge n. 23/1996 e sue applicazioni) secondo cui le scuole devono essere esentate dal pagamento della tassa sui rifiuti

CHIEDE

  1.  che venga abolita per via legislativa la TARSU a carico delle scuole, visto che assume sempre più l’aspetto di un assurdo quanto iniquo balzello

  2.  che si pervenga in via transitoria, nelle more dell’iter legislativo per l'abolizione della tassa, ad un accordo chiaro e definitivo tra Stato ed Enti Locali che stabilisca, senza possibilità di ulteriori equivoci, precise competenze e oneri coerenti;

  3.  che vengano messe a disposizione, dallo Stato e dai Comuni, le conseguenti risorse finanziarie certe, indispensabili per risolvere una volta per tutte questo incredibile problema che incide negativamente sui bilanci e sul corretto funzionamento delle scuole autonome.

*********************

·        Al Ministro dell'Istruzione, Università e Ricerca

·        Al Ministro dell’Interno

·        Ai Presidenti delle Commissioni Istruzione di Camera e Senato

·        Ai Presidenti delle Commissioni Finanze di Camera e Senato

·        Ai Deputati e ai Senatori della Circoscrizione di Parma e provincia

·        Al Direttore Generale dell'Ufficio Scolastico Regionale

·        Al Presidente Nazionale dell’ANCI

·        Al Presidente Nazionale dell’UPI

·        Al Sindaco e all’Assessore ai Servizi Educativi del Comune di Parma

·        Ai Sindaci della provincia di Parma

·        Al Presidente e all’Assessore ai Servizi Scolastici della Provincia di Parma

·        Ai Sindacati Nazionali Cgil-Cisl-Uil Scuola, Snals e ANP

·        Al Presidente della FNASA (Federazione Nazionale delle Scuole Autonome)

·        Ai Segretari Provinciali dei Sindacati della Scuola

·        Alla stampa locale

 

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