COLLEGIO
DEI DIRIGENTI SCOLASTICI
DELLA
PROVINCIA DI PARMA
LE
SCUOLE DEVONO ESSERE ESENTATE DAL PAGAMENTO DELLA
TASSA SUI RIFIUTI
Il
Collegio dei Dirigenti Scolastici della Provincia
di Parma, riunito in data 26 marzo 2003,
RILEVATO
che numerose Istituzioni scolastiche sono
state costrette a inserire nel Programma Annuale
relativo all’esercizio finanziario 2003 il
pagamento della Tassa sui rifiuti solidi urbani;
CONSIDERATO che questo aggravio per i bilanci delle scuole, peraltro
già estremamente esigui, è la conseguenza del
rifiuto di una parte degli Enti Locali di
sostenere tali spese, visto che anche i bilanci
dei Comuni sono stati fortemente ridotti dalla
recente legge finanziaria 2003;
CONSIDERATO che la C.M. n. 11 del 20 gennaio 1999 affermava in modo
inequivocabile, a proposito della TARSU: “la
Presidenza del Consiglio dei Ministri in data
28/10/1998 ha reso il
parere che si trasmette nel quale viene
affermato che dette spese, come ogni altra spesa
rientrante tra "le spese varie
d'ufficio" di cui all'art. 3 della legge
11/01/1996, n.23, sono a carico degli Enti locali
(Comuni o Province) obbligati alla sopportazione
dei relativi oneri”;
CONSIDERATO
che l’accordo intercorso tra Ministero
della Pubblica Istruzione, Ministero
dell’Interno e ANCI durante la Conferenza
Stato-Città e Autonomie Locali del 4 aprile 2001
secondo il quale le scuole di ogni ordine e grado
devono essere esentate dal pagamento della tassa
sui rifiuti solidi urbani;
CONSIDERATO
che sulla base dello stesso accordo lo
Stato si è impegnato a trasferire in modo
permanente ai Comuni la somma annua di 75 miliardi
di lire a copertura delle tasse sui rifiuti dovute
dalle scuole;
CONSIDERATO
che la nota MIUR
n. 1251 del 14 maggio 2002 confermava lo
stanziamento di tale somma per l’esercizio
finanziario 2002;
CONSIDERATO che le somme
impegnate dagli Istituti scolastici per il
pagamento della TARSU, pur rappresentando circa il
25% del totale della tassa, risultano rilevanti e
raggiungono in alcuni casi anche un terzo della
dotazione finanziaria ordinaria a disposizione del
singolo Istituto;
CONSIDERATO che si
creano disparità tra Istituto ed Istituto in
rapporto alla disponibilità o indisponibilità
del proprio Ente Locale di riferimento a sostenere
l’onere della tassa sui rifiuti, con il
risultato che alcune scuole si trovano esentate
dal pagamento ed altre no;
DENUNCIA
-
l’assurdità
anche concettuale di una tassa imposta dallo
Stato ad un segmento dello Stato
-
l'incredibile
balletto e rimpallo delle competenze tra Stato
ed Enti Locali che, pur trascinandosi da oltre
30 anni, non è ancora stato risolto e
continua a far gravare sulle scuole
oneri che non competono loro
-
la
violazione, di fatto, del principio affermato
in modo univoco dalla recente normativa in
materia (a partire dalla Legge n. 23/1996 e
sue applicazioni) secondo cui le scuole devono
essere esentate dal pagamento della tassa sui
rifiuti
CHIEDE
-
che
venga abolita per via legislativa la TARSU a
carico delle scuole, visto che assume sempre
più l’aspetto di un assurdo quanto iniquo
balzello
-
che
si pervenga in via transitoria, nelle more
dell’iter legislativo per l'abolizione della
tassa, ad un accordo chiaro e definitivo tra
Stato ed Enti Locali che stabilisca, senza
possibilità di ulteriori equivoci, precise
competenze e oneri coerenti;
-
che
vengano messe a disposizione, dallo Stato e
dai Comuni, le conseguenti risorse finanziarie
certe, indispensabili per risolvere una volta
per tutte questo incredibile problema che
incide negativamente sui bilanci e sul
corretto funzionamento delle scuole autonome.
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Al Ministro dell'Istruzione, Università e
Ricerca
·
Al Ministro dell’Interno
·
Ai Presidenti delle Commissioni Istruzione
di Camera e Senato
·
Ai Presidenti delle Commissioni Finanze di
Camera e Senato
·
Ai Deputati e ai Senatori della
Circoscrizione di Parma e provincia
·
Al Direttore Generale dell'Ufficio
Scolastico Regionale
·
Al Presidente Nazionale dell’ANCI
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Al Presidente Nazionale dell’UPI
·
Al Sindaco e all’Assessore ai Servizi
Educativi del Comune di Parma
·
Ai Sindaci della provincia di Parma
·
Al Presidente e all’Assessore ai Servizi
Scolastici della Provincia di Parma
·
Ai Sindacati Nazionali Cgil-Cisl-Uil
Scuola, Snals e ANP
·
Al Presidente della FNASA (Federazione
Nazionale delle Scuole Autonome)
·
Ai Segretari Provinciali dei Sindacati
della Scuola
·
Alla stampa locale
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