DirScol:
1 ora di sciopero il 12 novembre
Fonte: sito web Cisl Scuola - 30-10-2001
Insieme a tutti i lavoratori della scuola
e di tutti i Comparti Pubblici
per il comune obiettivo del recupero dell'inflazione
Il Coordinamento Nazionale CISL SCUOLA invita i Dirigenti Scolastici a scioperare
lunedì 12 novembre p.v. nella prima ora di servizio insieme a tutti i
lavoratori della scuola e di tutti i Comparti Pubblici per il comune obiettivo
del recupero dell'inflazione.
Si tratta di un obiettivo concreto, specifico, chiaramente identificabile in
una vertenza nella quale si intrecciano ragioni e motivazioni disparate che,
anche a causa della frammentazione delle iniziative vertenziali, non facilmente
ricomponibili in un'organica piattaforma rivendicativa sindacale, rischiano di
creare confusione, sconcerto e disorientamento nella Categoria e scarsissima
presa nell'opinione pubblica.
* * * * *
Sull'argomento, riportiamo una nota del Coordinatore Nazionale dei Dirigenti
Scolastici CISL SCUOLA.
La fase finale del negoziato per il contratto dei dirigenti scolastici è
coincisa con l'apertura della vertenza generale sulla scuola, a sua
volta inserita nella più ampia vertenza confederale sull'impianto e sui
contenuti della Finanziaria.
Dando dimostrazione concreta di effettiva unità, le Delegazioni CGIL
CISL e UIL Scuola al tavolo negoziale della V Area Dirigenziale, hanno saputo
tener separato il rinnovo contrattuale dei DirigentiScolastici (unica categoria
professionale del Pubblico Impiego ancora sprovvista di contratto per il
biennio 1999/2000) dalla vertenza generale sia di livello categoriale che
confederale.
Questa forte tenuta unitaria, a nostro avviso, ha rappresentato una condizione
non indifferente rispetto all'esito positivo (è questo quanto meno il dato che
sta emergendo dalle numerose assemblee nei Territori) del negoziato.
Sia ben chiaro: i Dirigenti Scolastici non si "chiamano fuori" dalla
vertenza scuola né tanto meno da quella confederale.
Siamo molto interessati all'evoluzione politico- parlamentare di una vicenda
che ci riguarda direttamente come cittadini, come uomini di scuola, come
lavoratori proiettati verso una nuova stagione contrattuale che come primo e
inderogabile obiettivo generale rivendica, in questo momento, il rispetto dei
Patti per il Lavoro e quindi la tutela del salario reale rispetto
all'inflazione.
In questa fase molto convulsa e complicata della situazione politico-sindacale,
dobbiamo avere la capacità di un'attenta valutazione dei problemi sul tappeto,
selezionando le ragioni della vertenza e correlando i comportamenti sindacali
agli obiettivi specifici del conflitto ed alla mobilitazione proclamata in
origine unitariamente.
L'impegno alla revisione dell'art. 13 della Finanziaria - assunto
dall'Amministrazione a nome del Governo, in sede di conciliazione, e che
abbiamo avuto modo di verificare concretamente nel "maxi-emendamento"
predisposto questa sera - ci ha indotto, insieme alla UIL Scuola ed allo Snals,
a recedere dallo sciopero di Categoria contro questo specifico aspetto della
Finanziaria, in quanto abbiamo valutato che il nuovo testo elimina la quasi
totalità delle riserve che ci avevano unitariamente portato alla mobilitazione.
Restano ferme, invece, le riserve poste dalle nostre Confederazioni circa
l'insufficienza degli stanziamenti previsti per i rinnovi contrattuali del
Pubblico Impiego finalizzati alla copertura del salario reale e al reintegro
del differenziale tra inflazione reale e programmata.
Per questo abbiamo mantenuto lo sciopero di un'ora, insieme a tutti i
lavoratori dei comparti pubblici, al quale dunque, come Coordinamento
Nazionale, invitiamo i Colleghi ad aderire.
Gli obiettivi di uno sciopero devono essere chiari e non confondere per
"sommatoria" in un unico calderone, di difficile "lettura"
se non per i diretti interessati, questioni e ragioni che appartengono a
settori particolari di lavoratori.
Il nostro timore è che l'esserci differenziati oggi (inserendo nella
vertenza-separata questioni che non sono direttamente riconducibili alla
Finanziaria, e che appartenevano alla comune "Agenda" dei
Coordinamenti dei Dirigenti Scolastici) renderà più difficile domani (che è già
prossimo) recuperare le ragioni di una unità che, per essere un "valore
aggiunto" dell'azione sindacale (vertenziale, concertativa e contrattuale)
non può essere messa in discussione e liquidata, tanto più in un momento
difficile e delicato come quello che stiamo vivendo in questi giorni.
Per chiarezza: l'obiettivo della piena perequazione retributiva dei
Dirigenti Scolastici costituisce una rivendicazione seria, convinta e
irrinunciabile della CISL SCUOLA.
Ma siamo certi che siano proprio questi il momento e la modalità per porre in
termini credibili la questione nell'ambito della vertenza generale categoriale
e confederale ?