Contratto dei dirigenti: le nostre valutazioni della riunione del 7 maggio

 

Fonte: Sito Web CGIL Scuola

 

L'incontro ha permesso di arrivare ad un testo pressocché definitivo sulla parte normativa e a chiarire e precisare i vari aspetti della parte economica del contratto.

Si è lavorato sul testo aggiornato sulla base degli approfondimenti e delle proposte degli ultimi incontri e si è proceduto ad ulteriori precisazioni ed emendamenti sugli aspetti più qualificanti del contratto: dalla mobilità agli incarichi, dalla formazione alla valutazione, dalle tutele agli incarichi aggiuntivi. Sulla parte economica è prevalso l'orientamento di articolare la retribuzione su tre voci: il trattamento fondamentale (tabellare, Indennità integrativa speciale e parte fissa della retribuzione di posizione, cioè le voci stipendiali pensionabili), la Retribuzione Individuale di anzianità (R.I.A.) e la retribuzione di posizione - nella sua parte variabile - e di risultato. Sulla destinazione dei 40 miliardi - l'ulteriore somma messa a disposizione dal governo per questo contratto sulla base dei ratei in corso di maturazione delle classi stipendiali - si sono confrontati, senza tuttavia rigidità preconcette, due posizioni: una prima, presentata dall'ARAN, di destinare la somma a tutti i dirigenti scolastici in egual misura (40 miliardi diviso il numero degli addetti), indipendentemente dalla collocazione individuale rispetto alla successiva classe stipendiale; una seconda, tesa a garantire la retribuzione di anzianità maturata da ciascuno.

Sui risultati del lavoro svolto - da tutti considerati complessivamente positivi - e sulle conclusioni della trattativa, è stato steso un verbale sottoscritto dall'ARAN e dalle organizzazioni sindacali presenti al tavolo della trattativa (viene riportato a parte su questo stesso sito).

In particolare, la CGIL scuola - nel considerare sostanzialmente chiusa l'analisi del testo e nell'auspicare una rapida sottoscrizione del contratto, allo scopo di dare certezze alla categoria - ha espresso un positivo apprezzamento sia della parte normativa che di quella economica. E ciò, anche alla luce degli impegni politici assunti dal governo di procedere, con la prossima finanziaria, ad una perequazione completa, sul piano retributivo, con le altre dirigenze dell'area pubblica: obiettivo, questo, ribadito come irrinunciabile.

 

Roma, 8 maggio 2001