Riammissione
in servizio dei presidi in quiescenza: una svolta
positiva
Cgil
Scuola - 4
febbraio 2003
Da
molto tempo la CGIL Scuola, su sollecitazione di
molti Presidi e Dirigenti Scolastici interessati,
non ha mancato di porre all’attenzione
dell’Amministrazione in ogni sede di confronto
la questione della riammissione in servizio dei
Presidi e Dirigenti Scolastici andati in pensione.
In
sede di Consiglio Nazionale della Pubblica
Istruzione, in sede di confronto contrattuale,
nella stessa piattaforma unitaria dei Dirigenti
Scolastici la CGIL Scuola ha preso posizione
favorevole e ha sostenuto la rivendicazione di una
legittimità della riammissione in servizio dei
Direttivi e Dirigenti che, in posizione di
quiescenza, avessero chiesto di tornare in
servizio.
Dopo
molti rifiuti, nonostante le pronunce favorevoli
del CNPI e nonostante l’emanazione di sentenze
favorevoli di alcuni tribunali territoriali,
l’Amministrazione sta prendendo atto che non può
continuare a sostenere la linea del rifiuto
pregiudiziale.
Negli
ultimi incontri al MIUR l’Amministrazione ha
annunciato che è in procinto di far cadere la
riserva che aveva sempre mantenuto, nonostante le
nostre ripetute richieste, circa la riammissione
in servizio dei Presidi in quiescenza, anche in
considerazione del fatto che numerose sono le
scuole, per la mancata emanazione del bando di
concorso ordinario,
prive di titolari.
La
riammissione in servizio continuerebbe ad essere
preclusa per i Dirigenti Scolastici andati in
pensione. Questo perché, secondo
l’Amministrazione che ha chiesto un parere in
merito alla Funzione Pubblica, l’istituto della
riammissione non è stato finora praticato per la
Dirigenza dello Stato. A tale proposito la CGIL
Scuola chiede invece che essa venga prevista anche
per la Dirigenza Scolastica e in ogni caso nella
piattaforma contrattuale dell’Area V, presentata
unitariamente con CISL e UIL scuola, ha avanzato
questa rivendicazione.
Roma
4 febbraio 2003
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