Dirigenti
Scolastici: I bandi di concorso
Fonte: sito web Cgil Scuola – 19 febbraio 2002
Nella riunione del 19
febbraio tra le Organizzazioni sindacali e i rappresentanti
dell’Amministrazione (dott. Zucaro, direttore generale, e dott. Pagliuso), sono
stati affrontati in particolare i seguenti punti:
1. Concorso riservato.
a)
agli anni di servizio maturati come preside incaricato (fino ad un massimo di
10)
b) agli anni di servizio prestati come collaboratore vicario (fino ad un
massimo di 3)
c) agli anni di servizio prestati come collaboratore e come funzione obiettivo
(fino ad un massimo di 0.10)
Tra
i titoli viene inserito anche quello relativo all'attività di supervisore di
tirocinio per la formazione iniziale degli insegnanti di ogni ordine di scuola
(punti 0.05 per ogni anno di servizio)
Relativamente ai titoli, la CGIL ha riproposto il riconoscimento sia del
servizio prestato presso gli IRRE in incarichi legati ai processi
dell'autonomia, sia dell’attività di docenza e di direzione nei corsi di
aggiornamento.
E, a proposito dei requisiti per l’ammissione al concorso riservato, abbiamo
rappresentato i casi dei "triennalisti" con 5 anni di servizio con
laurea, che rischiano di non essere ammessi al concorso riservato se non cade
la pregiudiziale dei 7 anni di servizio con laurea.
2. Concorso ordinario.
E’ stata presentata la seguente articolazione della procedura:
a. nella stesura di un saggio breve sulle tematiche dello sviluppo della conoscenza, della progettualità formativa, dei valori e delle pratiche giovanili legati alle trasformazioni sociali, dei principi dell'apprendimento e della qualità del servizio di istruzione;
b. nella predisposizione di un progetto su: analisi delle esigenze formative, sviluppo del personale docente e ATA, attività di promozione culturale sul territorio, processi di innovazione nella scuola dell'autonomia, P.O.F., criteri di verifica della qualità della formazione e del servizio,
e
in una prova orale articolata in due parti:
a. un colloquio di gruppo (al massimo di sei candidati) sul ruolo del dirigente scolastico, sui progetti dell'autonomia, sugli utenti della scuola e sulla "soddisfazione" del personale docente e ATA,
b. un colloquio individuale sulle tematiche degli obiettivi formativi e dei criteri di verifica, delle richieste dell'utenza e dello sviluppo della scuola, del coordinamento delle risorse, della gestione dei conflitti e della integrazione nei gruppi classe.
a. presentazione e discussione di un progetto relativo ai profili dell'autonomia tra quelli già promossi o da promuovere nelle scuola dove si è svolto il tirocinio;
b. discussione su temi di natura giuridica e finanziaria e sulle tematiche dell'organizzazione scolastica, dell'analisi del contesto e della progettazione formativa (tutti approfonditi nel corso)
c. accertamento della conoscenza della lingua inglese e della pratica informatica (identico a quello previsto per il riservato).
La
valutazione è espressa in trentesimi per ciascuna prova.
La
tabella dei titoli prevede punti fino ad un massimo di 9 per i titoli culturali
e punti fino ad un massimo di 11 per i titoli di servizio e professionali (si
riconoscono fino a 6 punti per gli anni di servizio come docente; fino a 3
punti per il servizio prestato quale preside incaricato; fino ad un massimo di
2 punti per il servizio come vicario; si riconoscono anche gli incarichi come
collaboratore o come funzione obiettivo, come rappresentante della componente
docente nella Giunta Esecutiva degli OOCC e i servizi prestati per compiti
connessi all'autonomia e in qualità di supervisori nell'attività di tirocinio
per la formazione iniziale dei docenti nei vari ordini di scuola.
3. Questioni non ancora
definite sulle quali la CGIL ha espresso le sue posizioni
-
Requisiti di partecipazione: sganciare il requisito della laurea dagli anni di
servizio, per permettere la partecipazione al concorso dei docenti di scuola
dell'infanzia, delle elementari e degli ITP delle superiori con almeno 7 anni
di servizio e con laurea conseguita nel frattempo. E' stato richiamata a questo
punto la "raccomandazione" della Camera a cui abbiamo fatto più volte
cenno.
- Numero dei candidati da ammettere al concorso ordinario: la proposta avanzata
è di allargare la platea dei candidati (da 4 a 6 volte il numero dei posti
messi a concorso).
- La struttura del saggio della prova scritta per il concorso di ammissione:
predefinirne la lunghezza per una più efficace e più "economica"
valutazione delle competenze che si intendono accertare.
- Titoli: valutare, tra quelli professionali, anche la docenza e la direzione
dei corsi di aggiornamento e il servizio prestato presso gli IRRE in incarichi
legati ai processi dell'autonomia.
L’incontro ha affrontato le
seguenti altre questioni:
-
tempi delle prove: rispetto ai quali è prevalso l'orientamento, espresso dalla
CGIL scuola e dalle altre organizzazioni, di prove nazionali con decorrenza
unica e senza diversificazioni;
- reinserimento in servizio dei presidi di ruolo che hanno lasciato l'attività
prima del concorso a preside e che chiedono di partecipare al concorso
riservato: nel merito sarà fornita una risposta nel prossimo incontro.
La prossima riunione è
stata prevista per dopo la ridefinizione delle bozze dei bandi che dovrebbero
tener conto delle osservazioni presentate dalle organizzazioni sindacali.
Roma, 19 febbraio 2002