Incontro
al MIUR: code contrattuali, valutazione, contratto
2002-2005
Fonte:
sito web Cgil Scuola – 16 aprile 2003
Il
giorno 16 4 2003 si è svolto il previsto incontro
al MIUR sulle problematiche relative alle code
contrattuali, alla valutazione dei Dirigenti
Scolastici e al contratto.
Code
contrattuali
I
rappresentanti dell’Amministrazione hanno
informato che, a seguito delle continue
sollecitazioni di tutte le Organizzazioni
Sindacali, le Direzioni Generali del Personale e
degli Affari Economici del MIUR si sono
appositamente incontrate e hanno predisposto una
nota chiarificatrice a beneficio delle Direzioni
Regionali circa le modalità applicative del
Contratto relative
alla costituzione dei fondi regionali, ai
conguagli retributivi, agli incarichi aggiuntivi
ecc.
La nota è in bozza e sarà
illustrata alle Organizzazioni Sindacali alla
presenza dei rappresentanti anche della Direzione
degli Affari economici quanto prima.
La CGIL Scuola ha fatto
presente che esistono anche problemi relativi ai
calcoli pensionistici non correttamente applicati
dagli Uffici del MIUR.
Su tali aspetti le parti
concordano di incontrarsi nella mattinata di
domani per esaminare anche la nota, in sede di
informazione, predisposta dal MIUR.
Valutazione
e retribuzione di risultato
Sulla
valutazione il MIUR ha presentato alle OO.SS., ai
sensi degli articoli 4 e 5 del CCNL del 1 marzo
2002, una nota informativa che sostanzialmente
riassume la proposta di valutazione già
illustrata in precedenza. Sul documento si è
sviluppata una discussione di merito che potrebbe
concludersi con un confronto di concertazione (la
concertazione è istituto contrattuale che si può
anche concludere senza accordo fra le parti ma
semplicemente facendo registrare le posizioni
delle stesse).
Sono
emersi molti punti di criticità: il soggetto che
fissa gli obiettivi annuali (diversi da quelli
dell’incarico del Direttore Generale) potrebbe
essere “plurale” (il Dirigente Scolastico e il
valutatore di prima istanza), l’esito della
valutazione dovrebbe concludersi a tre uscite (da
migliorare, apprezzabile, eccellente), il giudizio
“da migliorare” dovrebbe non attribuire
nessuna retribuzione di risultato,
il rapporto tra la valutazione analitica
(quella attribuita ai sei campi di attività) e
quella sintetica (giudizio finale) non è chiaro
ecc.
La
CGIL Scuola, dopo aver ricordato che esiste e non
può passare sotto silenzio la questione di prima
grandezza che è costituita dal Contratto 2002-
2005 e che è cosa non disgiunta e non
disgiungibile anche dalla tematica della
valutazione, in merito alla valutazione stessa ha
espresso i suoi orientamenti che verranno
sostenuti e meglio precisati nelle sedute di
confronto successive.
Il
documento e la proposta della Bicocca possono
costituire utile base di sperimentazione. Essa,
proprio in quanto tale, non può dare esiti
professionali ed economici
differenziati. Per questo la valutazione
deve concludersi con due esiti: negativo (e si
avviano le procedure di garanzia previste dal
Contratto) e positivo: da ciò consegue per il
solo giudizio positivo l’attribuzione della
retribuzione uguale per tutti. Ciò non vuol dire
che l’Amministrazione non possa (in sede
scientifica e non professionale/retributiva)
utilizzare le valutazioni per testare lo strumento
che si sta sperimentando. Tutto ciò in attesa del
nuovo Contratto che andrà riscritto, per la
tematica specifica della valutazione, al fine di
adeguarlo alla situazione normativa nuova
determinata dalla legge Frattini e che ha mutato
la natura del valutatore di seconda istanza.
Su
tale argomento il confronto proseguirà il 23
aprile.
Contratto
2002-2005.
La CGIL Scuola ha fatto
presente, come abbiamo sopra accennato, che rimane
aperta la grave questione del Contratto 2002-2005
dei Dirigenti Scolastici che non può ritenersi
conclusa con l’incontro del 26 marzo.
Occorrono parole chiare
sulle risorse contrattuali e sull’Atto di
Indirizzo, senza considerare concluso il confronto
con il 26 marzo, ma anche senza considerarlo
indefinitamente aperto, dal momento che incombono
scadenze istituzionali, quali il varo del
Documento di Programmazione Economica e
Finanziaria, nell’ambito del quale devono
trovare posto gli impegni programmatici di spesa
per il Contratto dei Dirigenti Scolastici
L’Amministrazione deve
in tempi stretti pronunciarsi sulle risorse da
chiedere per l’equiparazione retributiva alle
altre Dirigenze di Stato e
per l’emanazione dell’Atto di
indirizzo.
La sospensione della
questione e il comportamento evasivo
dell’Amministrazione non facilita
i rapporti con la Dirigenza Scolastica
italiana e non agevola le relazione sindacali.
Su questo
l’Amministrazione ha puntualizzato di aver messo
nella sua agenda l’iniziativa specifica di
merito.
Roma, 16 aprile 2003
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