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Sito telematico dedicato all'informazione, al confronto, al dibattito sui problemi connessi con il primo CONTRATTO DEI DIRIGENTI SCOLASTICI – a cura del D.S. Paolo Quintavalla  in servizio presso la Direzione Didattica 3° Circolo di Parma - In Rete dal maggio 2000 –

 

 

 

 

 

 

Contratto integrativo Dirigenti Scolastici Trentino

 

Fonte: sito web Cgil Scuola – 11 aprile 2003

Facendo seguito alla pubblicazione del Contratto Collettivo Provinciale 2000-2001 riportiamo il conseguente Contratto Collettivo Integrativo della stessa Provincia di Trento della Dirigenza Scolastica.

Segnaliamo in particolare alcuni dati di grande interesse dell’Integrativo trentino.

Innanzitutto la definizione di 6 fasce per la retribuzione di posizione (si è discusso perfino di individualizzare scuola per scuola la retribuzione di posizione per evitare disparità di trattamento fra scuole di poco diverse fra loro). In secondo luogo la considerazione fra i dati di complessità del numero di alunni e del personale anche dell’educazione degli adulti. In terzo luogo la determinazione di una retribuzione di posizione significativa equiparata alle altre Dirigenze della Provincia.

Naturalmente ciò è stato possibile grazie al fatto che la Provincia di Trento dispone di risorse autonome per i Contratti dei suoi dipendenti e ha fatto la scelta (scelta che il Governo Nazionale ha promesso di fare perfino in campagna elettorale e che ha ribadito in un atto di indirizzo senza mantenere l’impegno) di mettere le risorse adeguate sul tavolo contrattuale. Basti guardare a tale proposito i Contratti precedenti alla stessa acquisizione della Dirigenza: i Direttori e Presidi della Provincia distanziavano di molte lunghezze i colleghi del resto del Paese.

Da questo punto di vista appaiono paralogistiche le affermazioni di un Sindacato, che si attribuisce il merito dell’equiparazione retributiva ai Dirigenti amministrativi provinciali, come se le risorse per l’equiparazione fossero state messe sul tavolo da questo Sindacato e non dalla Provincia .

La CGIL Scuola ha proficuamente lavorato, peraltro, per costituire l’Area specifica della Dirigenza Scolastica di Trento ostacolando e non condividendo né la posizione di chi voleva far sparire i Dirigenti delle scuole facendoli confluire fra i Dirigenti amministrativi provinciali e annullando perfino la qualifica di "scolastico", né la posizione di chi si opponeva tout court alla stessa costituzione della specifica autonoma area dei Dirigenti di scuola. L’esito, che abbiamo condiviso e sottoscritto, è stata la costituzione, una volta ottenuta la qualifica dirigenziale, dell’autonoma specifica Area della Dirigenza Scolastica. Questo era prima impossibile dal momento che, come Direttivi, i Direttori e i Presidi erano inquadrati contrattualmente nel comparto scuola.

Ciò consentirà di sviluppare e difendere l’autonomia della scuola e dei suoi Dirigenti altrimenti interdetta da diverse soluzioni omologanti.

Roma, 11 aprile 2003

 

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