Dissensi in casa Cgil
sulle posizioni
espresse da Panini
Fonte: Sito
web Pavone Risorse
(28.06.2001)
Un gruppo di dirigenti scolastici di Torino e provincia (tutti
iscritti alla Cgilscuola) ci ha inviato questa lettera aperta indirizzata agli
organismi direttivi nazionali. La lettera è una implicita conferma di quanto
avevamo scritto il 9 giugno all'indomani delle
dichiarazioni di Enrico Panini.
LETTERA
APERTA
AL SEGRETARIO NAZIONALE E AI COMPONENTI
L’ESECUTIVO NAZIONALE DIRIGENTI
SCOLASTICI CGILSCUOLA
In un documento approvato il 14 giugno 2001 l’esecutivo nazionale
dei dirigenti scolastici cgil "rivendica" il mantenimento delle
risorse già individuate dal precedente governo per il contratto dei dirigenti
scolastici,nonché l’individuazione "già"nel prossimo DPEF delle
risorse necessarie alla perequazione con le altre dirigenze pubbliche.
Risulta ai sottoscritti dirigenti scolastici iscritti alla cgil
scuola che lo stesso sindacato non abbia mai quantificato in termini numerici
precisi l’entità degli aumenti richiesti per il primo contratto dei dirigenti
scolastici,limitandosi fin dall’inizio,in tutti i documenti ufficiali,a
richiedere genericamente la perequazione con le altre dirigenze
pubbliche.Stesso atteggiamento è stato ad onor del vero tenuto anche dalle
altre OO.SS.,A.N.P.a parte che quantificava inizialmente le proprie richieste
in 300 miliardi,rivelatisi poi ampiamente insufficienti ai fini della,pur
condivisa,perequazione.
I sottoscritti dirigenti scolastici hanno condiviso, facendo
appello a ingenti dosi di sano realismo,la scelta di "chiudere"il
contratto prima della scadenza elettorale a fronte di aumenti netti non
inferiori alle 850-900 mila lire medie mensili e della reiterata e manifesta
indisponibilità del governo in carica a reperire nuove risorse,prendendo
atto,d’altro canto,dell’impegno alla piena perequazione entro il successivo
contratto.Trovano invece del tutto sorprendente che sia ora lo stesso sindacato
a "rivendicare",in aperta contraddizione con le sue stesse precedenti
richieste,aumenti retributivi che a malapena ci collocano a metà strada fra la
nostra attuale retribuzione e quella degli altri dirigenti pubblici precisando,per
bocca nientedimeno del segretario nazionale,che aumenti superiori a quelli già
concessi dal precedente governo porterebbero alla"riapertura della
contrattazione per tutto il personale della scuola".
Delle due l’una:o i responsabili della cgil scuola sbagliavano
prima quando richiedevano la perequazione in questo contratto o sbagliano
adesso quando sostengono che la stessa perequazione sarebbe "contraria ad
ogni regola sulla contrattazione".
Sostiene il segretario nazionale che docenti e personale ATA hanno
dovuto "segnare il passo" e che dovranno attendere il prossimo
contratto per accedere a retribuzioni "europee".
Anche i sottoscritti dirigenti scolastici sono disposti ad
attendere il prossimo contratto per accedere a retribuzioni pari a quelle dei
loro colleghi europei(si informi bene il segretario nazionale sui loro
importi,così come sulle rispettive mansioni e responsabilità).Chiedono
intanto,più modestamente, l’allineamento ai dirigenti pubblici di seconda
fascia,convinti di svolgere una funzione professionale che presenta oggi
livelli di complessità e di responsabilità superiori a quelle di molti di loro.
O ritiene il segretario nazionale che non sia abbastanza
"dirigenziale"gestire le scuole "autonome"in una fase in
cui vengono meno i supporti dei provveditorati agli studi e non ci sono ancora
quelli delle direzioni regionali;o coordinare e guidare la realizzazione dei
POF,destreggiandosi fra una moltitudine di organi collegiali,praticamente senza
una lira e con l’infernale meccanismo dei "flussi di cassa";o ancora
avere le responsabilità del "datore di lavoro" ai sensi della L 626
in un rapporto di sostanziale dipendenza da Enti Locali quasi mai in grado di
far fronte ai propri impegni?(O non sono forse altre le figure professionali
che richiedono di qualche adeguamento per allinearsi ai pur auspicabili
"standards" europei,vedi orari di lavoro,tempi e qualità della
progettazione e dell’aggiornamento,valutazione della propria prestazione
professionale,da cui la fin troppo facile battuta che fino ad ora c’è stato chi
ha avuto gli aumenti senza valutazione e chi la valutazione-e che valutazione!-
senza gli aumenti?).
Si tranquillizzino il segretario e i nostri rappresentanti
dell’esecutivo nazionale:noi,a differenza loro par di capire,non abbiamo mai
creduto alle promesse dell’ex opposizione e,ora come allora,siamo anche
realisticamente e con un po’ di rassegnazione disposti ad accettare gli aumenti
già concordati, una volta accertata l’impraticabilità di più eque
soluzioni.Confessiamo che avremmo preferito approdare a questa malinconica
conclusione per colpa di un governo graniticamente chiuso nel proprio
rifiuto,magari facendo appello alla "voragine"lasciata nei conti
pubblici dal centrosinistra.
E’ invece il nostro sindacato che mette le mani avanti,ruba il
mestiere alla controparte e minaccia la mobilitazione generale nella
malaugurata ipotesi in cui i nostri aumenti contrattuali superassero la soglia
della "mezza dirigenza".
In assenza di adeguate spiegazioni non ci resterebbe che prenderne
atto e trarne,con profondo rammarico,le inevitabili conseguenze.
TORINO 25 giugno 2001
Per aderire inviare un messaggio di posta elettronica
all'indirizzo lettera.aperta@libero.it
Nel messaggio indicare chiaramente: nome e cognome,sede di
servizio ed eventuale iscrizione alla Cgilscuola
Nicola Puttilli iscritto dal 1974
Loredana Ferrero 1975
M.Luisa Mattiuzzo 1975
Giovanna Cumino 1975
Vivina Forgia 1976
Bruno Piovano 1975
Mara Bufano 1974
Nadia Blardone 1974
Angelo Calà 1972
Emilio Gamna 1974
Maria Rabbone 1975
Marilena Tafuro 1975
Antonio Campione 1972
Rosa Armocida 1972
Paolo Nota 1980