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provincia di TORINO

Da tempo, nella realtà torinese, i delegati delle Associazioni e delle Organizzazioni Sindacali maggiormente rappresentative delle Dirigenza Scolastica hanno istituito un tavolo di confronto e scambio sul tema del contratto e della specifica rappresentanza della categoria.

In relazione ai ritardi nella definizione del contratto, per cui ci troviamo oggi a svolgere funzioni dirigenti senza che siano mutate le condizioni di contesto e le garanzie istituzionali per il reale esercizio del ruolo professionale, abbiamo concordemente ritenuto di convocare un’assemblea di tutti i dirigenti scolastici e di presentare insieme un documento di protesta e di rivendicazione.

Il fatto che si organizzi per la prima volta un’iniziativa comune è un evento importante: evidenzia un comune sentire che, pur all'interno delle differenze che ciascuno esprime per l’appartenenza a sigle sindacali e associative diverse, ci induce ad richiamare esigenze, richieste, preoccupazioni che pensiamo siano condivise da tutti i dirigenti scolastici.

Riteniamo ormai insostenibile la situazione di stallo che si è determinata e improcrastinabile l’emanazione dell’Atto di indirizzo e l’avvio delle trattative per il nuovo contratto volto alla definizione di un profilo della dirigenza scolastica che risolva il problema dell’inquadramento normativo, delle responsabilità, della valutazione, degli aumenti retributivi, dei rapporti interni all’Amministrazione.

Affrontare il tema della dirigenza significa affrontare aspetti centrali della conduzione culturale ed organizzativa del sistema formativo e della politica dell’istruzione.

La dirigenza scolastica si configura come un soggetto rinnovato e dotato di nuove competenze e prerogative ed è fondamentale che il tavolo negoziale riconosca competenze, retribuzione, carriera, formazione adeguate a un profilo nuovo e cruciale per sostenere e governare la complessità del sistema scolastico attuale e favorire il processo di cambiamento in atto.

Vogliamo una dirigenza autorevole e piena per garantire la realizzazione dell’Autonomia e il miglioramento della qualità del sistema formativo e la tutela del servizio pubblico di istruzione.

Per una dirigenza autorevole occorrono chiare attribuzioni giuridiche, efficaci sistemi valutativi e strumenti di valorizzazione delle competenze.

Riteniamo corretta la posizione del dirigente che fa della valutazione una delle componenti della propria professionalità. Il sistema con cui siamo stati valutati si è invece dimostrato un mero aggravio burocratico per gli esaminati, una risposta puramente formale alle esigenze di trasparenza e di rendicontazione dell’operato del dirigente. Resta poco credibile, se non illusorio, affidare lo scrutinio dell’operato di un dirigente ad una valutazione basata sulla lettura di una dichiarazione cartacea fornita dallo steso interessato. Siamo consapevoli della complessità del problema, che si inserisce su un terreno tutto da consolidare, terreno su cui insistono questioni che riguardano una pluralità di soggetti e di aspetti da valutare, differenti ma intrecciati. Non possiamo, tuttavia, che riaffermare la necessità di partire, per il futuro, da una procedura di valutazione che tenga conto anche della pratica, della pluralità delle fonti e delle occasioni, della triangolazione fra punti di osservazione diversi.

Chiediamo pertanto:

Queste richieste trovano il pieno consenso di tutta la categoria e costituiscono una piattaforma minima, essenziale e pertanto irrinunciabile di tutte le forze sindacali e professionali firmatarie.

Torino, 19 dicembre 2000

Coordinamento Unitario Dirigenti Scolastici CGIL-CISL-UIL - ANDIS – ANP

Il presente documento è stato approvato all’unanimità dall’assemblea sindacale unitaria dei dirigenti scolastici del 19 dicembre.

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