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Sito telematico dedicato all'informazione, al confronto, al dibattito sui problemi connessi con il primo CONTRATTO DEI DIRIGENTI SCOLASTICI – a cura del D.S. Paolo Quintavalla  in servizio presso la Direzione Didattica 3° Circolo di Parma - In Rete dal maggio 2000 –

 

 

 

 

 

Non solo Dirigenti

Fonte: sito web APEF - 18 febbraio 2003

Scuola e Didattica n° 10,2003 

 di Sandro Gigliotti

Nella prima settimana del dicembre scorso l’ ANP ha concluso la sua storia di Associazione di soli Capi di Istituto, e si è trasformata in ”Organizzazione delle Alte Professionalità della Scuola, comprendendovi anche il personale docente. In particolare quello che, dato il presupposto teorico dell’operazione, concorda sulla necessità di introdurre al più presto uno sviluppo di carriera per gli insegnanti.

Nei documenti congressuali è presente il riconoscimento della fine dell’archetipo del dirigente chiuso nella sua solitudine decisionale e legittimato solo dalla sua posizione formale”, ed è affermato il bisogno di una  logica della reticolarità orizzontale e del management diffuso. In altri termini, ci si rende conto che si deve sostituire un modello di responsabilità condivise e di decisioni distribuite a quello dell’accentramento decisionale e della linea di comando gerarchica.

  Il ragionamento portato avanti negli anni scorsi da alcune associazioni di insegnanti, e fatto proprio, oggi, dai Dirigenti, è ineccepibile. La scuola, per funzionare, deve sviluppare competenze e responsabilità complesse e diffuse lungo tutti i versanti, da quello gestionale-organizzativo a quello progettuale-didattico. Figure di staff e di line devono essere previste, formate e valorizzate in un possibile sviluppo di carriera. E, sembrano dire, se a far emergere questo quadro e ad offrire spazio di rappresentanza adeguato non ci pensano altri, ci pensiamo noi, anche a rischio di rimettere in discussione la nostra stessa Organizzazione, proprio quando aveva raggiunto una “posizione” di assoluto rilievo.

Non hanno torto i Dirigenti. Che i sindacati, senza esclusione alcuna, a tutta questa complessa problematica non abbiano alcuna intenzione di dedicarsi, era noto da tempo.Oggi stiamo peraltro scoprendo che anche il nuovo contratto  ripercorre le antiche strade dell’ugualitarismo, con buona pace di quanti (noi per primi) avevamo sperato che il Governo avesse la forza di fare cambiare rotta. Così non è, e ne prendiamo atto.

 Auguri dunque alla nuova Associazione, con qualche chiosa. Sarà bene che si chiarisca al più presto che l’operazione non servirà, fatto il pieno di iscritti, a costituire il presupposto di nuove sanatorie o richieste di concorsi più o meno riservati. La qualità, le competenze, le responsabilità non si definiscono attraverso meccanismi elettorali, né attraverso quelli cooptativi. Dunque né gli eletti dai Collegi dei Docenti, né gli scelti dai Dirigenti, possono presumere di avere, per ciò stesso, le qualità per acquisire automaticamente privilegi di carriera. Solo seri iter di formazione e di accertamento di competenze potranno definire la platea di coloro cui dovranno essere affidate le responsabilità di funzionamento e di sviluppo progettuale e didattico delle scuole autonome.

 

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