Non
solo Dirigenti
Fonte:
sito web APEF - 18 febbraio 2003
Scuola e Didattica n°
10,2003
di Sandro
Gigliotti
Nella
prima settimana del dicembre scorso l’ ANP ha
concluso la sua storia di Associazione di soli
Capi di Istituto, e si è trasformata in ”Organizzazione delle Alte Professionalità della Scuola,
comprendendovi anche il personale docente. In
particolare quello che, dato il presupposto
teorico dell’operazione, concorda sulla necessità
di introdurre al più presto uno sviluppo di
carriera per gli insegnanti.
Nei
documenti congressuali è presente il
riconoscimento della fine dell’archetipo del dirigente chiuso nella sua solitudine decisionale e
legittimato solo dalla sua posizione formale”, ed
è affermato il bisogno di una logica della reticolarità orizzontale e del management
diffuso. In altri termini, ci si rende conto
che si deve
sostituire un modello di responsabilità condivise
e di decisioni distribuite a quello
dell’accentramento decisionale e della linea di
comando gerarchica.
Il ragionamento portato avanti negli anni
scorsi da alcune associazioni di insegnanti, e
fatto proprio, oggi, dai Dirigenti, è
ineccepibile. La scuola, per funzionare, deve
sviluppare competenze e responsabilità complesse
e diffuse lungo tutti i versanti, da quello
gestionale-organizzativo a quello
progettuale-didattico. Figure di staff e di line
devono essere previste, formate e valorizzate in
un possibile sviluppo di carriera. E, sembrano
dire, se a far emergere questo quadro e ad offrire
spazio di rappresentanza adeguato non ci pensano
altri, ci pensiamo noi, anche a rischio di
rimettere in discussione la nostra stessa
Organizzazione, proprio quando aveva raggiunto una
“posizione” di assoluto rilievo.
Non
hanno torto i
Dirigenti. Che i sindacati, senza esclusione
alcuna, a tutta questa complessa problematica non
abbiano alcuna intenzione di dedicarsi, era noto
da tempo.Oggi stiamo peraltro scoprendo che anche
il nuovo contratto
ripercorre le antiche strade dell’ugualitarismo,
con buona pace di quanti (noi per primi) avevamo
sperato che il Governo avesse la forza di fare
cambiare rotta. Così non è, e ne prendiamo atto.
Auguri
dunque alla nuova Associazione, con qualche
chiosa. Sarà bene che si chiarisca al più presto
che l’operazione non servirà, fatto il pieno di
iscritti, a costituire il presupposto di nuove
sanatorie o richieste di concorsi più o meno
riservati. La qualità, le competenze, le
responsabilità non si definiscono attraverso
meccanismi elettorali, né attraverso quelli
cooptativi. Dunque né gli eletti dai Collegi dei
Docenti, né gli scelti dai Dirigenti, possono
presumere di avere, per ciò stesso, le qualità
per acquisire automaticamente
privilegi di carriera. Solo seri iter di
formazione e di accertamento di competenze
potranno definire la platea di coloro cui dovranno
essere affidate le responsabilità di
funzionamento e di sviluppo progettuale e
didattico delle scuole autonome.
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