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Sito telematico dedicato all'informazione, al confronto, al dibattito sui problemi connessi con il primo CONTRATTO DEI DIRIGENTI SCOLASTICI – a cura del D.S. Paolo Quintavalla  in servizio presso la Direzione Didattica 3° Circolo di Parma - In Rete dal maggio 2000 –

 

 

 

 

 

ANQUAP

Associazione Nazionale Quadri delle Amministrazioni Pubbliche

 

AL MINISTRO DELLA FUNZIONE PUBBLICA- Via V. Emanuele II, 108 - R O M A                           

AL MINISTRO  Istruz. Univ. e Ricerca Viale Trastevere, 76/a - R O M A              

AL PRESIDENTE  ARAN  - Via del Corso, 476 - R O MA

AI SEGRETARI GENERALI DEI SINDACATI CGIL-CISL-UIL-SNALS  

Comparto Scuola R O M A  

e p.c.        ALLA CIDA  – Funz. Pubblica  - Via Nazionale, 75 - R O M A

AGLI ORGANI DI INFORMAZIONE

OGGETTO : La categoria quadri esiste anche nel comparto scuola.

 

            Aran e OO.SS. (CGIL-CISL-UIL-SNALS) hanno sottoscritto, in data 8/4 u.s., l’accordo definitivo di interpretazione autentica che nega ai Direttori S.G.A. delle istituzioni scolastiche ed educative il riconoscimento della categoria di quadro.

            Di contrario avviso è il tribunale di Lodi, che con sentenza 479/2001 ( motivazioni depositate il 20/2/2003)ha accolto il ricorso del Direttore S.G.A. Cantagallo Adriana e accertato il “diritto della ricorrente ad essere inquadrata nella categoria di quadro a decorrere dal 1/9/2000”.

            Attraverso un ragionamento logico-sequenziale, tutto fondato su questioni unicamente di diritto, il giudice del tribunale di Lodi dimostra l’applicabilità dell‘art. 2095 c.c. e dellla L. 190/85 ai rapporti di lavoro nel pubblico impiego, nonché l’immediata efficacia precettiva delle norme medesime.

            Stante la rilevanza della decisione giudiziale e le conseguenze che può comportare, si invitano i soggetti in indirizzo a riconsiderare la questione e, comunque, a tenerne doveroso conto nella definizione della tornata contrattuale in corso.

            Si ricorda che sull’argomento l’Associazione scrivente ha avviato il tentativo di conciliazione su tutto il territorio nazionale ed è in procinto di depositare migliaia di ricorsi nei tribunali di tutta Italia.

            Ragionevolezza, buon senso e rispetto di un diritto di derivazione legale impongono ai decisori politici e ai soggetti della contrattazione collettiva di prevedere contrattualmente il riconoscimento della categoria di quadri e di definire un’area autonoma di contrattazione.

Distinti saluti

  11 Aprile 2003      

IL PRESIDENTE - Giorgio GERMANI

   

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