Il
Manifesto delle alte professionalità docenti
della scuola
Manifestazione nazionale
Fonte:
sito web ANP – 7 maggio 2003
Si è svolta oggi,
7 maggio 2003, a Roma la Manifestazione nazionale
per la presentazione del Manifesto delle alte
professionalità docenti della scuola.
La sala del Centro Congressi di via dei Frentani a
Roma ha visto una nutrita partecipazione di
docenti e dirigenti provenienti da tutte le
regioni, oltre 500 partecipanti ad un evento
destinato a modificare profondamente sul piano
qualitativo e quantitativo la rappresentanza delle
alte professionalità docenti della scuola
italiana.
Mentre ci riserviamo di intervenire con ulteriori
approfondimenti nei prossimi giorni, vogliamo
rendere disponibili:
Manifesto
delle alte professionalità docenti della scuola
Noi crediamo che la scuola della Repubblica – in tutte le sue
forme ed in tutte le sue articolazioni generali e
locali – debba essere al servizio dei cittadini
e debba ispirarsi ai principi della qualità,
della sussidiarietà, della solidarietà e
dell'equità.
Noi affermiamo che è venuto il tempo in cui i poteri pubblici
riconsiderino il proprio rapporto con
l'istruzione, assumendo finalmente ruolo e
funzioni di servizio e di supporto alle necessità
di ciascuno e rinunciando ad imporre modelli
pedagogici e formativi artificiosamente uniformi e
predefiniti.
Noi riteniamo che la scuola dei cittadini può solo essere la
scuola dell'autonomia, in sintonia con il
territorio, l'unica in grado di farsi carico della
qualità e dell'eccellenza, come del disagio e
della differenza educativa; ed indichiamo come
raggiungibile e doveroso l'obiettivo di una
formazione che consenta a ciascun individuo il
pieno sviluppo delle proprie potenzialità
cognitive, umane e professionali.
Noi sappiamo che le scuole autonome richiedono il concorso delle
migliori risorse professionali, in ragione della
complessità e della differenziazione dell'offerta
formativa: e che, di conseguenza, esigono nuove
modalità di accesso alla professione docente,
costante valutazione delle prestazioni, chiara
definizione delle funzioni e dei livelli di
impegno e delle responsabilità, giusto
riconoscimento del merito e della partecipazione
di ciascuno al risultato collettivo.
Noi dichiariamo che questo passaggio esige la definizione della
funzione docente come una funzione professionale,
connotata dalla progettazione competente e
responsabile di servizi di qualità.
Noi constatiamo che la definizione di nuovi ruoli professionali,
basati su competenze formate e certificate, è una
necessità non prorogabile: ma sappiamo anche che
nessuno dei soggetti che oggi detengono il potere
di rappresentanza o di decisione è in grado di
fare i passi necessari, per mancanza di visione o
di coraggio politico o ancora per radicale
incapacità di cogliere la portata del cambiamento
richiesto e di adeguarvi le proprie strategie.
E' per questo che noi – dirigenti ed alte professionalità della
scuola – scendiamo in campo oggi, uniti
all'interno di un nuovo soggetto politico e
sindacale, in difesa della scuola dei cittadini e
per garantirne la qualità e lo sviluppo.
Noi chiediamo a tutti i docenti che condividono questo progetto di
unirsi a noi per ottenere un intervento normativo
che preveda:
·
nuovi meccanismi di accesso alla professione,
collegati alla formazione iniziale ed
interconnessi con la funzione centrale che le
scuole autonome devono acquisire nel sistema;
·
l'individuazione delle figure di alta
professionalità docente;
·
lo sviluppo di una reale carriera all'interno
della professione docente;
·
l'istituzione di una separata area
contrattuale.
Noi rifiutiamo le
accuse scontate e strumentali di voler dividere la
categoria, come pure l'opportunismo, mascherato da
pragmatismo, di chi considera le nostre analisi
come espressione di un'utopia e se ne fa un alibi
per non avviare alcun cambiamento.
Noi affermiamo che il
vero realismo consiste oggi nel saper guardare al
di là delle apparenze e dei luoghi comuni; nello
scegliere di volere le condizioni perché gli
obiettivi di miglioramento si realizzino; nel
rifiutare di trasformare la scuola – e le donne
e gli uomini che vi operano – in soggetti
inconsapevoli di conservazione sociale.
Dirigenti, docenti,
alte professionalità della scuola: il tempo dei
rinvii e della delega è finito. Riprendete in
mano il vostro futuro: agite ed impegnatevi
insieme a noi per una crescita professionale e
personale di cui andare, oggi e domani,
consapevolmente orgogliosi.
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