Concorso
riservato e code contrattuali
Esiti della riunione al MIUR
Anp
- 7
febbraio 2003
La riunione
prevista per oggi verteva su due questioni:
concorso riservato e code contrattuali, queste
ultime puntualmente segnalate dalla lettera
del presidente Giorgio Rembado al Ministro
dell'Istruzione del 4 febbraio scorso. Con
l'occasione, l'Amministrazione ha voluto anche
trattare l'argomento del rientro in servizio di
presidi e direttori didattici collocati in
pensione prima dell'attribuzione della dirigenza.
In riferimento alle questioni ancora aperte la
situazione è la seguente:
1.
concorso
riservato.
L'amministrazione ha dichiarato di non essere
ancora in grado di sciogliere il dubbio circa la
necessità o meno della riapertura dei termini per
le domande dei candidati. La riapertura sarebbe
determinata dalla modifica del Bando di concorso
qualora si decidesse di tener conto di due
problemi recentemente emersi:
o
una diversa modalità di calcolo
(nazionale anziché regionale) dell'incremento del
10% del numero dei candidati da ammettere ai corsi
di formazione, fermo restando il numero di 1.500
posti da attribuire;
o
la necessità di tener conto, per
quanto riguarda il Friuli-Venezia Giulia, anche
dei posti da assegnare alle scuole slovene;
Ad ogni modo l'Anp non condivide la pratica
del rinvio su questioni così importanti e farà
il possibile per accelerare la decisione in
merito.
2.
rientro in
servizio.
Con recente
decreto dirigenziale i presidi e direttori
didattici attualmente in servizio senza la
qualifica dirigenziale (per non aver a suo tempo
completato la frequenza dei corsi di formazione
dirigenziale) sono stati ammessi a seguire i corsi
che saranno istituiti in occasione del prossimo
concorso riservato. In precedenza aveva già
accolto positivamente le domande di rientro in
servizio dei dirigenti scolastici pensionati Ora
l'Amministrazione ha deciso di sciogliere – par
di capire in senso positivo - anche la questione
relativa ai presidi e direttori didattici già
collocati in pensione che hanno chiesto la
riammissione in servizio. A tal proposito sarà
inviata nei prossimi giorni una richiesta di
parere al Dipartimento della Funzione Pubblica. Il
rientro in servizio sarà comunque subordinato
alla frequenza dei corsi di formazione
dirigenziale;
3.
code
contrattuali.
L'Amministrazione ha accolto tutte le richieste
dell'Anp, sia quelle segnalate con la recente
lettera al Ministro, sia quelle tecnicamente
più dettagliate contenute nella memoria inviata
direttamente alla Direzione Generale del
Personale, a seguito di accordi presi nel precedente
incontro del 22 gennaio 2003.
In particolare il dott. Zucaro, direttore generale
del personale, si è impegnato ad emanare in tempi
rapidi una nota per i Dirigenti degli U.S.R.
contenente precise indicazioni sui tempi e le
procedure da applicare sia per gli inquadramenti
relativi alla retribuzione tabellare, sia a quelli
relativi alla retribuzione di posizione e di
risultato.
Inoltre, per quanto riguarda l'assicurazione
(art.36, CCNL/02), l'Amministrazione ha riferito
che il Ministero dell'Economia ha chiesto
all'Avvocatura dello Stato un parere per
sciogliere i dubbi circa la legittimità della
norma contrattuale in questione (resoconto
della riunione del 3 febbraio scorso). Su
richiesta delle OO.SS. l'Amministrazione ha
convenuto sulla necessità di attivare tale
istituto contrattuale per tutti i dirigenti
pubblici in tempi rapidi e si è impegnata a
intervenire immediatamente sul Ministero
dell'Economia.
Quindi, sono state affrontate altre due questioni
di sofferenza:
o
la prima legata alla richiesta dell'Anp,
condivisa da tutte le altre OO.SS., di
interpretazione autentica dell'art.26, comma 1,
del CCNL/02, riguardante l'elencazione non
esaustiva degli incarichi aggiuntivi previsti per
legge. A questo proposito l'Anp ha sottolineato
che alla richiesta deve essere dato riscontro
inviando all'Aran un atto di indirizzo in
proposito, soprattutto perché tale
interpretazione autentica non comporta spese
aggiuntive. Per quanto riguarda gli altri commi
dell'art.26, l'Amministrazione si è impegnata ad
intervenire con l'Ufficio Affari Economici del
MIUR, perché emani anche su questo punto, oltre
che sugli inquadramenti, precise indicazioni alle
direzioni regionali;
o
la seconda relativa alla
applicazione della normativa sulla sicurezza e
alle responsabilità dirigenziali connesse. I
dirigenti degli USR devono convocare le OO.SS. dei
dirigenti delle scuole a livello regionale secondo
quanto previsto dall'art. 7, comma 2 (materie di
contrattazione a livello regionale). Sulla vicenda
l'Amministrazione si è impegnata sia a costituire
un osservatorio nazionale sulle problematiche
della sicurezza, sia a porre la questione
all'attenzione dei dirigenti degli U.S.R. in
occasione della prossima conferenza di servizio.
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