Intervista
a Giorgio Rembado de «IlSole24Ore»
1.500 presidi incaricati daranno le
dimissioni
Fonte: sito web ANP – 6 aprile 2002
Giorgio Rembado è
stato intervistato da Marco Ludovico del «IlSole24Ore»,
in merito alla situazione venutasi a creare in seguito al blocco dei bandi di
concorso per il reclutamento dei dirigenti delle istituzioni scolastiche.
L'intervista, che compare sul numero oggi in edicola del quotidiano citato, è
utile per chirire molti aspetti di questa incredibile vicenda.
SOLE 24 ORE - PAGINA 10 -- Sabato 6 aprile 2002 - N.93
Stop alla Moratti: slitta il
concorso per 3.500 dirigenti - Il sindacato: 1.500 incaricati daranno le
dimissioni
Ma
il Tesoro blocca l'assunzione dei presidi
(NOSTRO SERVIZIO)
ROMA Stop di Tremonti
all'assunzione di 3.500 nuovi presidi. Due giorni fa il ministero dell'Economia
ha chiesto al Dipartimento della Funzione Pubblica «di soprassedere», per ora,
alla selezione dei nuovi dirigenti scolastici. Una doccia fredda per il
dicastero dell'Istruzione, che aveva i bandi di concorso ormai pronti da
pubblicare in Gazzetta Ufficiale. In rivolta l'Anp (l'associazione nazionale
presidi): «Chiederemo ai 1.500 docenti incaricati di sostituire i presidi
titolari, di dare le dimissioni dalla loro funzione» annuncia il presidente
dell'associazione, Giorgio Rembado.
E' dal 1990 che non si fa un concorso di questo genere. Nei mesi scorsi a Viale
Trastevere erano state superate, a fatica, le difficoltà per la definizione delle
norme di reclutamento. E il bando gli interessati sono decine di migliaia - era
atteso da un giorno all'altro. Poi, l'altolà a sorpresa dello staff del
ministro dell'Economia. È soprattutto un segnale politico, in un momento di
particolare attenzione ai conti pubblici. AI ministero dell'Istruzione, che ha
ricevuto nella serata di giovedì scorso lo stop di Tremonti, c'è malumore. E
non è escluso che il ministro Letizia Moratti sollevi il caso in uno dei
prossimi Consigli dei Ministri. Il presidente dell'Anp sostiene che « la
decisione di via XX settembre non ha senso, perché non produce alcun risparmio.
Ai docenti che sostituiscono il dirigente viene pagata la differenza di
trattamento tra il loro stipendio e quello del preside. Ma allora, dove sta il risparmio?».
All'Economia tuttavia si ritiene che alcuni meccanismi di spesa (trascinamenti,
anzianità). potrebbero essere evitati, rinunciando per ora all'assunzione di
3.500 nuovi dirigenti scolastici. Durissima la contestazione di Rembado: «Un
problema finanziario non c'è. Forse allora si tratta di un segnale
dell'Economia per ridurre ulteriormente gli istituti. Ma sarebbe assurdo, visto
che negli ultimi anni le scuole sono state ridotte da 16mila a 10.800, con la
conseguente riduzione dei capi di istituto».
Il presidente dell'Anp, inoltre, ricorda che i pensionamenti tra i presidi
viaggiano «al ritmo di 800 l'anno: per questo, più si attende a fare il nuovo
reclutamento, più posti sarà necessario coprire. Già adesso, secondo noi, ne
occorrono 4mila e non 3.500». Rembado invierà un documento di protesta al
presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, ai ministri Tremonti, Moratti e
Franco Frattini (Funzione Pubblica). Intanto, sul riordino dell'Istruzione
parte la campagna di comunicazione di Viale Trastevere. Nelle prossime
settimane saranno diffusi fra le famiglie italiane milioni di opuscoli
informativi sul progetto di riforma approvato dal consiglio dei ministri.
Un'iniziativa che coincide con l'avvio dell'iter parlamentare del ddl, previsto
per martedì al Senato. Al centro delle attenzioni ministeriali ci saranno
innanzitutto le famiglie. Con questa azione di comunicazione il ministro
dell'Istruzione intende rispondere alle critiche ricevute in questi mesi,
ritenute spesso «ingiustificate se non pretestuose, e alle informazioni errate
e fuorvianti» che sarebbero state diffuse nei momenti più caldi della polemica
politica.
MARCO LUDOVICO