A
rischio gli esoneri ai docenti vicari
Iniziativa politica dell'Anp
Anp
- 5
febbraio 2003
Voci
ricorrenti danno per imminente un intervento - la
cui natura è tuttora da determinare - per abolire
gli esoneri e semiesoneri dei collaboratori
vicari. Si tratterebbe di un mezzo per recuperare
almeno parte dei 12500 posti da tagliare in
organico per effetto delle recenti disposizioni
della Finanziaria.
E' difficile peraltro non cogliere in questa
iniziativa almeno due altri aspetti: una
sostanziale indifferenza per la qualità del
servizio, che verrebbe sacrificata ancora una
volta in nome di logiche meramente contabili; ed
un ulteriore passo verso l'isolamento della figura
del dirigente, dopo la limitazione a due dei
collaboratori che gli è dato designare e
ricompensare con i fondi contrattuali.
Questa tendenza, se risultasse confermata,
avvalorerebbe ancor di più la giustezza della
recente scelta congressuale dell'Anp, che ha
deciso di percorrere una strada opposta,
allargando il fronte delle solidarietà
professionali e sindacali all'interno della
scuola, proprio per contrastare il disegno di
impoverimento dell'autonomia attraverso la
sterilizzazione della capacità di intervento del
dirigente.
E' vero che nulla è ancora ufficialmente deciso:
ma l'Anp ha compiuto - con la lettera al Ministro
che di seguito si riporta - un deciso passo
politico per bloccare sul nascere un disegno che
si profila come potenzialmente assai pericoloso
per la qualità del servizio non meno che per le
condizioni di lavoro dei dirigenti e delle alte
professionalità della scuola.
Roma,
5 febbraio 2003
Al Signor Ministro
Istruzione, Università e Ricerca
Dott.ssa Letizia Brichetto Moratti
Al Signor Capo di Gabinetto
Dott. Michele Dipace
Viale Trastevere, 76/a
00153 Roma
Oggetto: Collaboratori
del dirigente con delega di funzioni vicarie.
Esoneri e semi-esoneri.
Questa
organizzazione sindacale registra con preoccupata
attenzione le ricorrenti voci secondo cui
l'Amministrazione starebbe per decidere
l'abolizione degli esoneri e semi-esoneri per i
docenti collaboratori del dirigente con delega di
funzioni vicarie, attualmente previsti dall'art.
459 del Testo unico 297/94.
Una tale misura, se effettivamente adottata,
avrebbe effetti gravemente destabilizzanti sul
funzionamento delle scuole. Basti pensare che
l'esonero viene di regola accordato solo in
presenza di almeno cinquanta classi e comunque non
meno di quarantuno in casi particolari. Si tratta
quindi di scuole che presentano rilevanti aspetti
di complessità, non foss'altro che in ragione
della loro dimensione (che, quasi automaticamente,
comporta anche la dislocazione su più plessi).
Quali che siano le motivazioni che possono aver
fatto sorgere tale proposta, esse non possono
avere la precedenza sulla esigenza di garantire
alle scuole le condizioni organizzative minime per
la propria quotidiana attività.
L'Anp - che annovera ormai fra i propri iscritti
non pochi dei docenti coinvolti - è a doppio
titolo interessata alla questione: sia per la
tutela dei docenti vicari (sui quali verrebbe a
gravare un ingiusto sovraccarico di lavoro) che
per quella dei dirigenti delle scuole (ai quali
verrebbe di fatto sottratto un altro strumento di
gestione, con gravi ripercussioni sulla qualità
del servizio).
Intende quindi esprimere la più ferma contrarietà
rispetto a tale ipotesi e chiede un sollecito
intervento del Ministro, in tutte le sedi
politiche e contrattuali, al fine di bloccare ogni
iniziativa che vada nella direzione indicata e per
sviluppare invece tutte quelle misure che
consentano al governo delle scuole di acquistare
maggiore efficienza ed efficacia formativa ed
organizzativa.
E' gradita l'occasione per porgere distinti
saluti.
Giorgio
Rembado
Presidente nazionale Anp
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