Lettera
di Rembado al Ministro
sui ritardi nell'applicazione del contratto dei
dirigenti
Anp
- 4
febbraio 2003
Continuano
a pervenire da tutte le regioni segnalazioni circa
la perdurante inerzia degli uffici centrali e
periferici dell'Amministrazione nell'applicazione
del contratto collettivo e di quelli integrativi -
nazionale e regionali -, con la conseguente
mancata corresponsione dell'indennità di
posizione, ed altri ritardi.
Dopo numerosi solleciti in sede periferica ed in
sede nazionale, il presidente dell'Anp ha
indirizzato al Ministro dell'Istruzione una
lettera di protesta e di sollecito, che qui
riportiamo.
Roma,
3 febbraio 2003
Al Signor Ministro
Istruzione, Università e Ricerca
Dott.ssa Letizia Brichetto Moratti
Al Signor Capo di Gabinetto
Dott. Michele Dipace
Viale Trastevere, 76/a
00153 Roma
Oggetto: applicazione
CCNL dirigenti delle istituzioni scolastiche.
Come è noto alle SS.LL., il
contratto collettivo di lavoro dei dirigenti delle
istituzioni scolastiche è stato firmato
definitivamente il 1° marzo 2002, mentre quello
integrativo nazionale si è concluso nel settembre
scorso. A distanza di sei mesi da quest'ultimo e
di quasi un anno dal primo, se ne deve registrare
la persistente ed inspiegabile disapplicazione in
parecchi istituti qualificanti:
·
non è stata data attuazione alla
previsione relativa all'assicurazione sui rischi
professionali dei dirigenti;
·
non sono stati chiariti importanti
aspetti relativi ai compensi spettanti per gli
incarichi aggiuntivi (e non è stato dato seguito,
in violazione del contratto, ad una richiesta di
interpretazione autentica, avanzata da questa
organizzazione sindacale fin dal giugno scorso);
·
nessuno degli uffici scolastici
regionali ha ancora completato l'inquadramento
giuridico dei dirigenti delle scuole nel nuovo
sistema retributivo ed alcuni non hanno neppure
iniziato le procedure relative;
·
il trattamento economico
fondamentale continua ad essere corrisposto sotto
forma di acconto ed in misura incompleta, il che
fra l'altro ha avuto e continua ad avere pesanti
riflessi sul trattamento pensionistico dei
dirigenti cessati dal servizio nel 2001 e nel
2002;
·
l'indennità di posizione, che
dovrebbe essere corrisposta mensilmente, non è
stata ancora liquidata a nessuno degli aventi
diritto, in nessuna regione. In qualche regione
non risulta ancora neppure attuata la
determinazione delle misure spettanti a seconda
delle fasce di complessità;
·
quasi tutti gli uffici regionali non
sono neppure in grado di indicare una scadenza
attendibile per il completamento delle operazioni.
Ne consegue che - quando i decreti di
inquadramento perverranno alle Direzioni
Provinciali del Tesoro - queste ultime
sospenderanno con effetto immediato la
corresponsione della parte fissa della ex-indennità
di direzione (non più spettante fin dal gennaio
2001) e provvederanno al recupero di quanto nel
frattempo versato; mentre la retribuzione di
posizione - che spetta dalla stessa data - non è
stata ancora calcolata e non si sa quando verrà
corrisposta. Il risultato sarà una diminuzione
netta della retribuzione, aggravata dall'onere del
recupero.
Questa
organizzazione sindacale - la più rappresentativa
della categoria - non può rimanere indifferente
di fronte alla perdurante disapplicazione di
aspetti sia normativi che retributivi del
contratto a suo tempo sottoscritto; né può
ritenersi soddisfatta della reiterata apertura di
"tavoli tecnici" nelle diverse sedi
nazionali e regionali, che non hanno finora
sortito alcun risultato concreto se non quello di
fornire argomenti per ulteriori rinvii ed
approfondimenti.
Intende pertanto sollecitare un intervento del
vertice politico dell'Amministrazione per dare un
chiaro indirizzo agli uffici interessati per la più
sollecita e puntuale applicazione di tutti gli
istituti contrattuali vigenti, per far sì che ai
doveri ed alle responsabilità ormai da tempo
trasferiti sui dirigenti delle scuole faccia
riscontro l'attuazione dei paralleli impegni
datoriali in materia di retribuzione e di tutele
normative.
Giorgio
Rembado
Presidente nazionale Anp
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