Formazione
dei dirigenti delle scuole
Fonte:
sito web ANP – 30 aprile 2003
Con
Nota prot n. 2630/D/1/A del 29 aprile 2003 il MIUR
ha reso noto che è il Ministro Moratti ha emanato
la Direttiva
n.43 del 28 aprile 2003 concernente la
formazione del personale dirigente art.14 CCNL
personale area V.
I contenuti sono simili a quelli dello scorso
anno, sia per quanto riguarda i finanziamenti
(1.500.000 di Euro), sia per quanto riguarda la
loro ripartizione (prevista dal CCNL dell'area V)
tra centro e periferia. Anche quest'anno l'80%
(1.200.000 Euro) del totale del finanziamento è
stato assegnato alle Direzioni regionali. Al
centro, per gli interventi mirati soprattutto alle
innovazioni normative, resterà il 20% (300.000
Euro) del finanziamento.
E' molto importante il rilievo che viene dato
nella Direttiva all'autoformazione dei dirigenti
che, ai sensi dell'art.14 del CCNL possono
concordare con le Direzioni regionali propri
percorsi individuali di formazione.
Direzione generale per la
formazione
e l'aggiornamento del personale della scuola
Ufficio 1°
Prot.
n. 2360/D/1/A/ Roma, 29 aprile 2003
Oggetto:
Direttiva n.43 del 28 aprile 2003 concernente la
formazione del personale dirigente art.14 CCNL
personale area V.
Si
trasmette copia della direttiva indicata in
oggetto, inviata in pari data, per il tramite
dell'Ufficio Centrale del Bilancio, alla Corte dei
Conti.
Si fa riserva di comunicare gli estremi di
registrazione del provvedimento in questione non
appena restituito dal citato Ufficio di Controllo.
IL DIRETTORE GENERALE
Giuseppe Cosentino
DIRETTIVA n. 43 Roma, 28 aprile 2003
VISTO il D.L.vo 30.03.2001, n.165
"Norme generali sull'ordinamento del lavoro
alle dipendenze delle amministrazioni
pubbliche", ed in particolare l'articolo 4
comma 1 lettera b);
VISTO il Decreto Legislativo 30 luglio 1999
n.300 concernente la riforma dell'organizzazione
del governo, a norma dell'art.11 della L.15 marzo
1997, n.59;
VISTO il Decreto del Presidente della
Repubblica 6 novembre 2000, n.347 recante norme di
riorganizzazione del Ministero della Pubblica
Istruzione;
VISTO il contratto integrativo annuale
siglato in data 18 marzo 2003, concernente la
formazione e l'aggiornamento del personale docente
e A.T.A. per l'esercizio finanziario 2003;
VISTO il contratto integrativo nazionale
per il personale dell'area V della Dirigenza
scolastica, sottoscritto il 23 settembre 2002 ed
in particolare l'art.10 relativo alla formazione e
all'aggiornamento;
VISTA la Legge 27 dicembre 2002, n.289
recante le disposizioni per la formazione del
bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge
finanziaria 2003);
VISTA la Legge 27 dicembre 2002, n.290,
recante il bilancio di previsione dello Stato per
l'anno 2003 e il bilancio pluriennale per il
triennio 2003-2005;
VISTO il Decreto del Ministro dell'Economia
e delle Finanze in data 31 dicembre 2002, con il
quale sono state ripartite in capitoli le unità
previsionali di base relative al bilancio di
previsione per l'anno 2003;
VISTA la Legge 15 marzo 1997, n.59
"Delega al Governo per il conferimento di
funzioni e compiti alle regioni ed enti locali,
per la riforma della pubblica Amministrazione e
per la semplificazione amministrativa".
CONSIDERATO che ai sensi dell'art.14, comma
5 del Contratto collettivo nazionale di lavoro per
il personale dell'area V della Dirigenza
scolastica sottoscritto il 1° marzo 2002, il
Ministro definisce annualmente la quota di
finanziamento destinato alla formazione dei
dirigenti scolastici;
CONSIDERATO che non risultano apposite
risorse aggiuntive iscritte in bilancio per la
formazione dei dirigenti scolastici;
VISTA la legge 10.3.2000 n.62, recante
norme per la parità scolastica e disposizioni sul
diritto allo studio e all'istruzione;
VISTA la Direttiva generale sull'azione
amministrativa e sulla gestione per l'anno 2003 -
prot.n. 231/MR del 14 gennaio 2003;
CONSIDERATO che in data 12 marzo 2003 il
Senato della Repubblica ha approvato in via
definitiva il disegno di legge recante delega al
governo per la definizione delle norme generali
sull'istruzione e dei livelli essenziali delle
prestazioni in materia di istruzione e formazione
professionale;
CONSIDERATO che, ai sensi dell'art.14 del
suindicato Contratto collettivo di lavoro per il
personale dell'area V della Dirigenza scolastica,
la formazione e l'aggiornamento costituiscono un
processo permanente, teso ad assicurare il
costante adeguamento delle competenze dirigenziali
allo sviluppo del contesto culturale, tecnologico
e organizzativo di riferimento e a favorire il
consolidarsi di una cultura di gestione orientata
al risultato ed all'innovazione;
CONSIDERATA in particolare l'esigenza di
curare e sviluppare le competenze necessarie a
ciascun dirigente, in relazione alle responsabilità
attribuitegli, per l'ottimale utilizzo dei sistemi
di gestione delle risorse umane, finanziarie,
tecniche e di controllo, finalizzato
all'accrescimento dell'efficienza ed efficacia
della struttura ed al miglioramento della qualità
dei servizi resi;
RITENUTO che le disposizioni della
direttiva devono fornire linee di indirizzo a
tutti coloro che hanno responsabilità nel
settore, tenendo conto che l'aggiornamento e la
formazione in servizio impegnano, ai diversi
livelli, in un quadro sistematico e coerente, le
scuole dell'autonomia, gli uffici scolastici
regionali e l'amministrazione centrale;
SENTITE le organizzazioni sindacali nella
riunione del 4 aprile 2003, per l'informazione
preventiva finalizzata alla trasparenza del
confronto a tutti i livelli, prevista dall'art.3
del Contratto collettivo di lavoro per il
personale dell'area V della Dirigenza scolastica
relativo al biennio 2000-2001;
emana
la seguente
DIRETTIVA
Art.
1 Campo di applicazione
La presente Direttiva stabilisce, ai sensi
dell'art.10 del Contratto integrativo nazionale
per il personale dell'area V della Dirigenza
scolastica, la quota delle risorse finanziarie da
destinare ai programmi di formazione e
aggiornamento dei dirigenti scolastici per l'a.s.
2003-2004 nonché il loro riparto tra
l'Amministrazione centrale e gli Uffici Scolastici
Regionali, sulla base del numero dei dirigenti in
servizio in ogni regione.
Definisce altresì, ai sensi dell'art.14 del
Contratto collettivo di lavoro per il personale
dell'area V della Dirigenza scolastica
sottoscritto in data 1 marzo 2002, gli obiettivi
formativi prioritari coerenti con le linee
strategiche e di sviluppo che sono funzionali al
sostegno dei processi di innovazione e di riforma.
Tutte le attività formative per i dirigenti
scolastici, ai sensi del secondo comma dell'art.10
del Contratto integrativo annuale per il personale
dell'area V della dirigenza scolastica,
sottoscritto il 23 settembre 2002, sono tese a
rafforzare comportamenti innovativi e l'attitudine
dei dirigenti scolastici a promuovere e sostenere
iniziative di miglioramento volte a caratterizzare
le istituzioni scolastiche in termini di dinamismo
e competitività.
Nella definizione di un sistema articolato e
flessibile di interventi formativi vanno
privilegiate le metodologie che valorizzano un
ruolo attivo degli stessi dirigenti in formazione,
promuovendo, attraverso un ventaglio di offerte
formative, una riflessione consapevole sulle
specifiche esperienze professionali e la
socializzazione delle esperienze migliori, in
campo nazionale ed europeo, oltre che iniziative
di autoaggiornamento.
Art. 2 Gestione delle risorse finanziarie
Le risorse complessive disponibili per la
formazione dei dirigenti scolastici sono
individuate in € 1.500.000,00 da trarsi:
·
per l'80%, pari a € 1.200.000,00, dagli appositi capitoli
esistenti presso gli Uffici scolastici regionali
per la formazione, l'aggiornamento ed il
perfezionamento di tutto il personale del comparto
scuola;
·
per il 20%, pari a € 300.000,00, dalle disponibilità
iscritte al cap. 1227 del Dipartimento per lo
sviluppo dell'istruzione quale fondo per
l'aggiornamento e la formazione del personale
della scuola.
Per
realizzare la massima coerenza e sinergia nella
fase di radicale trasformazione delle scuole in
funzione dell'autonomia e del miglioramento
dell'offerta formativa, le iniziative di
formazione organizzate per i dirigenti scolastici
delle scuole statali sono aperte anche ai
dirigenti delle scuole paritarie.
Art. 3 Interventi formativi degli Uffici
Scolastici Regionali
Nell'ambito delle risorse finanziarie attribuite
agli Uffici scolastici regionali e degli obiettivi
formativi prioritari coerenti con le linee
strategiche e di sviluppo che sono funzionali al
sostegno dei processi di innovazione e di riforma,
le linee generali per la realizzazione di
programmi di formazione e aggiornamento vengono
definite in sede di contrattazione integrativa
regionale.
La quota del fondo destinata agli Uffici
scolastici regionali, ai sensi dell'art.14, commi
5 e 6, del Contratto collettivo di lavoro per il
personale dell'area V della Dirigenza scolastica,
è finalizzata, prioritariamente, a concorrere, a
livello locale, alla realizzazione delle attività
informative/formative di cui al successivo art.5,
connesse ai processi di innovazione e di riforma e
alla concreta attuazione degli impegni derivanti
da obblighi contrattuali nonché a consentire lo
svolgimento di autonome azioni, secondo l'ambito
di competenza, anche in relazione alle medesime
finalità.
Tenuto conto di quanto previsto dal comma 6
dell'art. 14 del Contratto collettivo nazionale di
lavoro per il personale dell'area V della
Dirigenza scolastica, le iniziative formative sono
realizzate dalla stessa amministrazione, da altri
enti, da soggetti pubblici o da agenzie private
specializzate nel settore ed associazioni
professionali, anche d'intesa tra loro.
Interventi formativi saranno realizzati sulla base
delle nuove relazioni tra i diversi soggetti
istituzionali nell'ottica del decentramento
istituzionale, con la collaborazione di Università,
Enti di ricerca, Irre, Indire, Invalsi,
Associazioni disciplinari e professionali,
soggetti accreditati e qualificati, singole scuole
o reti di scuole.
Art. 4 Autoaggiornamento
Nella prospettiva dell'autoaggiornamento dei
dirigenti scolastici, secondo quanto previsto dal
comma 7 dell'art. 14 del Contratto collettivo
nazionale di lavoro per il personale dell'area V
della Dirigenza scolastica la partecipazione alle
iniziative di formazione, inserite in appositi
percorsi formativi, anche individuali o di gruppi
autogestiti, viene concordata dall'amministrazione
con i dirigenti interessati ed è considerata
servizio utile a tutti gli effetti.
Come prevede il successivo comma 8 del medesimo
articolo, il dirigente scolastico può
partecipare, senza oneri per l'amministrazione, a
corsi di formazione ed aggiornamento professionale
che siano comunque in linea con le finalità
precedentemente indicate; al dirigente scolastico
può essere concesso un periodo di aspettativa non
retribuita per motivi di studio della durata
massima di tre mesi nell'arco di un anno.
Qualora l'amministrazione riconosca l'effettiva
connessione delle iniziative di formazione ed
aggiornamento svolte dai dirigenti scolastici ai
sensi dell'art. 8 del citato CCNL con l'attività
di servizio e l'incarico affidatogli, può
concorrere con un proprio contributo alla spesa
sostenuta, debitamente documentata.
In sede di contrattazione integrativa regionale
possono essere definite tipologie di attività di
autoaggiornamento individuali o di gruppo per le
quali è previsto il rimborso per le spese
documentate.
Art. 5 Interventi formativi
dell'Amministrazione centrale
La quota destinata agli interventi promossi
dall'amministrazione centrale è finalizzata in
primo luogo agli impegni di attuazione degli
obblighi contrattuali, agli interventi
informativi/formativi a supporto dei processi di
riforma, con particolare riferimento ai dirigenti
scolastici delle scuole dell'infanzia e delle
scuole primarie impegnate nella fase di avvio
della riforma, e alla implementazione e diffusione
delle iniziative formative già avviate.
Ulteriori interventi formativi, da realizzare
anche con la prosecuzione di azioni in ambiente di
e-learning integrato, riguarderanno:
·
il nuovo quadro istituzionale dopo la modifica del Titolo V
della Costituzione;
·
l'autoanalisi d'istituto e l'autovalutazione;
·
la figura organizzatoria del coordinamento: competenze
relazionali, gestione delle risorse umane e
leadership;
·
i compiti dei dirigenti scolastici in relazione al
contenzioso sui rapporti di lavoro;
·
la responsabilità disciplinare, amministrativa, contabile,
civile, penale;
·
integrazione degli alunni in situazione di handicap,
dispersione e disagio giovanile, con particolare
riferimento alle problematiche organizzative.
Art.
6 Azioni di monitoraggio e di valutazione
Per verificare l'efficacia degli interventi
relativi all'a.s. 2003-2004 le azioni di
documentazione, monitoraggio e valutazione
riguarderanno prioritariamente:
·
i fabbisogni formativi;
·
i programmi di formazione e aggiornamento realizzati a
livello regionale sulla base della contrattazione
integrativa, con particolare riguardo alle azioni
di sostegno dei processi di riforma in atto o in
itinere;
·
la presenza e il funzionamento sul territorio di strutture
di servizio per il supporto professionale dei
dirigenti scolastici;
·
l'efficacia di nuovi modelli di formazione anche con
riferimento a progetti europei di partenariato.
Per
approfondire le problematiche di cui al primo
comma del presente articolo è costituita una
commissione bilaterale, ai sensi e per le finalità
dell'art.10 del Contratto collettivo nazionale di
lavoro per il personale dell'area V della
Dirigenza scolastica.
La commissione non esercita funzioni negoziali.
A norma della legge 14.1.1994, n.20, la presente
Direttiva sarà trasmessa alla Corte dei Conti per
il visto e la registrazione per il tramite
dell'Ufficio Centrale di Bilancio.
IL MINISTRO
f.to Letizia Moratti
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