Riforma degli organi collegiali
audizione alla VII Commissione della Camera

Fonte: sito web ANP - 30 gennaio 2002

 

Si è svolta - oggi 30 gennaio 2002 alle ore 14,30 - l'audizione presso la VII Commissione della Camera (Istruzione e Cultura), avente per oggetto la riforma degli organi collegiali. Erano invitati, oltre all'Anp, i maggiori sindacati rappresentativi della scuola. Su invito del presidente della Commissione, on. Adornato, Giorgio Rembado ha esposto analiticamente il punto di vista dei dirigenti delle scuole. Lo stesso hanno fatto, dai loro rispettivi punti di vista, gli altri intervenuti. Al termine dell'audizione è stata depositata presso la Commissione una memoria scritta. Il presidente Adornato ha ringraziato del contributo e si è riservato di acquisire ulteriormente pareri e proposte durante l'iter parlamentare del provvedimento, per il quale si prevedono tempi relativamente brevi.

Riforma organi collegiali della scuola:
il punto di vista e le proposte dell'Anp
(audizione alla VII Commissione della Camera in data 30 gennaio 2002)

Il punto di vista

L'Associazione - che raccoglie l'adesione della maggioranza dei dirigenti delle istituzioni scolastiche - non ritiene di dover esprimere specifici giudizi sulle singole proposte di legge presentate alle Camere. Considera invece opportuno rifarsi ai principi sulla base dei quali andrebbero operate, a suo avviso, le scelte legislative in materia:

  1. rispetto dell'autonomia delle istituzioni scolastiche (esplicitamente richiamata nella nuova formulazione dell'art. 117 della Costituzione)
  2. efficacia nell'azione dei diversi organi da prevedere
  3. efficienza nei loro rapporti con i soggetti giuridici e sociali esterni alle scuole
  4. rendicontabilità rispetto agli obiettivi assegnati

a. rispetto dell'autonomia

·  consiglio di amministrazione

·  collegio dei docenti

·  organi di valutazione degli studenti

·  nucleo di valutazione della qualità del servizio


b. efficacia nell'azione degli organi


c. efficienza nei rapporti con altri soggetti esterni


d. rendicontabilità in relazione agli obiettivi assegnati

 

Qualche proposta

a. consiglio di amministrazione

Il limite per gli studenti (la maggiore età) si giustifica se l'organo deve assumere reali responsabilità di governo e non rimanere solo sede di esternazione e di dibattito svincolato dall'esercizio di poteri.
La presenza non solo simbolica (quindi, non limitata ad un membro) della committenza serve se l'organo deve essere un consiglio di amministrazione, cioè un organo di indirizzo e di governo: se rimane un organo di rappresentanza politica, non serve cambiargli il nome.
La presidenza va comunque affidata al rappresentante della committenza (ed in tale qualità potrebbe operare il dirigente); la verbalizzazione al direttore dei servizi generali ed amministrativi.

b. collegio dei docenti


c. organi di valutazione degli studenti


d. nucleo di valutazione della qualità del servizio