O.M. incarichi di presidenza:
un caso di necrofilia organizzativa

 

Fonte: sito web ANP - 25 marzo 2002

 

E' stata consegnata oggi, 25 marzo, una nuova versione dell'informativa alle OO.SS. sull'annuale ordinanza relativa agli incarichi di presidenza. Contrariamente alle disponibilità manifestate in occasione del precedente incontro, svoltosi oltre un mese fa, l'Amministrazione ha annunciato che sarà riproposto il testo dello scorso anno, con minime modifiche di dettaglio.
Sono state così ritirate - con clamoroso ripensamento postumo - le innovazioni richieste concordemente dalle organizzazioni sindacali e sulle quali l'Amministrazione aveva inizialmente dichiarato il proprio accordo di massima:

·         possibilità per i maestri laureati di presentare domanda nel corrispondente settore formativo

·         graduatorie regionali, con precedenza di nomina nella provincia di residenza (i ruoli dei dirigenti sono regionali)

·         graduatorie distinte unicamente per settori formativi (scuola di base e scuola superiore) e non anche per tipologie di istituti superiori (la normativa in materia di incarichi prevede che si facciano distinte graduatorie per ogni tipologia per la quale vi è un distinto concorso: ed i concorsi ormai si fanno solo per settori formativi)

Da questa brusca inversione di tendenza derivano alcune conseguenze paradossali:

·         i maestri elementari laureati possono partecipare al concorso per diventare dirigenti, ma non possono fare domanda per l'incarico

·         gli incaricati triennalisti potrebbero non trovare un posto utile nella propria provincia ed essere costretti a tornare all'insegnamento pur in presenza di altri posti disponibili nella regione. In conseguenza, la loro nomina come vincitori non potrebbe decorrere da gennaio 2003 per mancanza di una sede provvisoria da assegnare

·         gli incaricati triennalisti - ma anche tutti gli altri - potranno partecipare al concorso delle superiori ed essere nominati da gennaio su qualunque tipologia di istituti: ma non potranno aspirare ad ottenere un incarico se non nella tipologia precedentemente consentita dalla loro classe di concorso o di abilitazione

Si conferma così ciò che era largamente noto: l'amministrazione è incapace di sperimentare ed introdurre soluzioni nuove. Sappiamo oggi - al di là di ogni possibile dubbio - che non è neppure capace di applicare fino in fondo le sue stesse leggi.
Ormai da due anni i dirigenti accedono alla guida delle diverse istituzioni scolastiche di secondo grado senza distinzione di tipologia; ed è vigente il contratto che attua per i loro ruoli la dimensione regionale. Ma di tutto questo il Ministero che li gestisce sembra incapace di rendersi conto, unico soggetto in tutta Italia ad aggrapparsi testardamente a difesa di un assetto organizzativo dichiarato estinto per legge.