Incontro con il ministro Moratti del 21
febbraio
Fonte: sito web ANP - 22 febbraio 2002
Ieri, 21 febbraio, si è svolto un confronto fra il Ministro Moratti -
assistito dai vertici del Ministero - e i segretari generali dei sindacati
rappresentativi della scuola. All'ordine del giorno, le diverse questioni di
interesse sindacale connesse con l'attività governativa nel settore
dell'istruzione.
I temi ricorrenti negli interventi sono stati quelli del CCNL 2002-2005 e delle
relative risorse (da tutti giudicate insufficienti), delle riduzioni di
organico previste dal decreto recentemente firmato, del disegno di legge delega
governativo per la riforma del sistema scolastico e delle relazioni sindacali
nel loro complesso.
Il presidente dell'Anp, Giorgio Rembado, ha per parte sua richiamato
l'attenzione su quattro punti:
·
il contratto 2000-2001 dei dirigenti delle
scuole, tuttora all'esame della Corte dei Conti e quindi non ancora produttivo
di effetti, malgrado siano ormai trascorsi i quaranta giorni dalla firma del
pre-accordo previsti dalla legge come limite massimo per la certificazione;
·
il nuovo contratto che dovrebbe decorrere dal 1°
gennaio 2002, per il quale non esistono risorse economiche già individuate.
Rembado ha quindi dichiarato l'indisponibilità dell'Anp a discutere di un
contratto solo normativo, riconfermando che non sarà possibile nessun accordo
che non assicuri la piena equiparazione retributiva fra i dirigenti dell'area I
e quelli dell'area V. Al riguardo, ha anche dichiarato che resta impregiudicata
la questione della collocazione dell'area stessa, ma che comunque è fuori
discussione ogni ipotesi di confusione concettuale rispetto al comparto;
·
il bando di concorso per il reclutamento dei
futuri dirigenti delle scuole, che da troppo tempo viene dato per imminente,
senza che alle parole seguano i fatti. Ricorda l'impegno preso dai vertici del
Ministero perché i bandi siano in Gazzetta Ufficiale entro il 28 febbraio;
·
le procedure di reclutamento dei docenti supplenti
annuali, nonostante gli sforzi del Ministro - di cui gli va dato atto - non
sono state neppure quest'anno tempestive e sono state poi rimesse in
discussione, quando si erano appena assestate, dalla tardiva pubblicazione
delle graduatorie definitive da parte dell'Amministrazione. Occorre prendere da
subito misure più coraggiose ed incisive per il prossimo anno scolastico, se
non si vuole trovarsi di nuovo nelle difficoltà consuete.
Rispondendo ai vari interventi, il Ministro ha fornito assicurazioni soprattutto
in relazione al metodo di lavoro che si propone di seguire, mentre ha rinviato
a sedi tecniche o parlamentari le diverse questioni di merito sollevate dagli
intervenuti. In particolare, ha assicurato il suo interessamento per la
sollecita conclusione della vicenda contrattuale e per l'emanazione dei bandi
di concorso.