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Sito
telematico dedicato all'informazione, al confronto, al
dibattito sui problemi connessi con il primo CONTRATTO
DEI DIRIGENTI SCOLASTICI – a cura del D.S. Paolo
Quintavalla in
servizio presso la Direzione
Didattica 3° Circolo di Parma - In Rete dal maggio 2000 –
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Aumenti,
arretrati ed altro... del CCNL scuola
Also sprach Zarathustra
(così parlò il Maestro)
Fonte:
sito web ANP – 2 luglio 2003
Finalmente
è stato svelato l'arcano: se un milione di
persone – insegnanti e ATA – sono da 17 mesi
senza contratto, se a luglio non prenderanno gli
aumenti, e tanto meno gli arretrati, un colpevole
esiste: è l'Anp (e associazioni limitrofe) che da
solo fa argine e blocca il Consiglio dei Ministri.
Potenza di una sigla!
Per fortuna, c'è chi vigila ed è pronto a
smascherare le mene reazionarie dei
"nostalgici del passato": il Maestro è
tornato fra noi e ci ha dispensato la sua parola [conoscerete
la verità e la verità vi farà liberi – NdR].
Certo, i gentili [i pagani –
Thomas Aquinas: Summa contra Gentiles - NdR]
credevano che le cause andassero cercate altrove:
per esempio in un negoziato che si è trascinato
16 mesi prima di arrivare alla conclusione; oppure
nel mese abbondante che i suoi firmatari, ed in
particolare gli epigoni del Maestro, hanno speso
nel rito delle assemblee confirmatorie; o ancora
nella fretta e nell'approssimazione con cui il buon
contratto è stato scritto e che ha costretto
i suoi autori a rimetterci mano più e più volte,
sempre nel segreto degli iniziati [ricordate il
mistero della resurrezione dell'art. 69? O la
candida ammissione – il 17 giugno - di
un'importante sacerdotessa firmataria circa la
necessità di "una revisione tecnica per
ovviare ad eventuali disattenzioni" ? – NdR]
Macché! Tutte calunnie diffuse ad arte [guai
a voi, sepolcri imbiancati! - NdR]. Il Maestro
ci dice ora come stanno le cose, additando il vero
colpevole al giusto sdegno di un milione di
lavoratori.
Fino ad oggi – potenza dell'ingenuità! – si
pensava che i contratti li facessero i sindacati
che stavano al tavolo negoziale. Dall'insegnamento
del Maestro abbiamo avuto la luce: i contratti li
fa e li disfa chi non sta neppure al tavolo: e se
non gli piace quel che gli altri hanno fatto, li
blocca sine die. Che importanza volete che
abbia se quel che l'Anp ha criticato sono gli
sconfinamenti in materie riservate alla legge!
Fissazioni di legulei! [ma voi scribi e
farisei, che avete il cuore duro … - NdR].
Non cadiamo nella trappola di credere all'Anp che
ci veniva a raccontare di voler sollevare il
problema dei vicari e dei presidi incaricati
dimenticati da lor signori; no, il suo bersaglio
era un milione di lavoratori, cui si voleva
protervamente mandare di traverso le vacanze: anzi
sottrarre loro le risorse su cui avevano contato
per portare i figli al mare. E il Consiglio dei
Ministri si è precipitato ad esaudire i desideri,
ancorché non espressi, del sindacato unico che da
solo oggi conta in Italia. [l'Anp … - che
avevate pensato? – NdR]
L'importante, si sa, è crederci … Anzi, che ci
credano gli interessati, cioè i docenti e gli ATA,
che sono stati due volte danneggiati (da un
contratto che fa acqua da tutte le parti e dai
ritardi nell'applicazione). Altrimenti potrebbero
cominciare a porsi domande imbarazzanti circa le
assicurazioni ricevute da chi a quel tavolo c'era
ed ha firmato.
Ma si sa, la fede muove le montagne … o
almeno questo è quel che spera chi, anziché
svolgere efficacemente il ruolo di rappresentanza
e tutela del personale, preferisce cercare
all'esterno capri espiatori per coprire le proprie
difficoltà. E con ciò dimostra, fra l'altro, in
quanta considerazione tenga l'intelligenza e la
sensibilità delle persone delle quali vuole
monopolizzare, quasi per diritto divino, la
rappresentanza. Vero, Maestro?
Così parlò Zarathustra …
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