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Sito telematico dedicato all'informazione, al confronto, al dibattito sui problemi connessi con il primo CONTRATTO DEI DIRIGENTI SCOLASTICI – a cura del D.S. Paolo Quintavalla  in servizio presso la Direzione Didattica 3° Circolo di Parma - In Rete dal maggio 2000 –

 

 

 

 

 

Docenti vicari
L'Anp proclama lo stato di agitazione

 

Fonte: sito web ANP – 12 giugno 2003

Siamo recentemente intervenuti con un nostro commento) sulla questione dei docenti vicari "dimenticati" nella preintesa relativa al CCNL 2002/05 del comparto scuola. Avevamo in precedenza chiesto al Governo - con una lettera indirizzata il 6 giugno scorso al Presidente del Consiglio dei Ministri - che, in sede di autorizzazione alla stipula, venga data indicazione alle parti di prevedere una forma di retribuzione per la figura del vicario e la reintroduzione della precedente indennità di funzioni superiori, che riguarda - oltretutto - anche i presidi incaricati.
Tutto lo staff di collaborazione esce indebolito dal contratto che si profila, con ovvie conseguenze negative sull'azione di direzione del capo di Istituto e sulla funzionalità della scuola; la preintesa - infatti - non prevedendo per queste figure (vicario e collaboratori) un'adeguata e certa retribuzione, di fatto costringe il dirigente a non nominarne più di due (incluso il vicario), a meno che non si voglia sostenere che dei lavoratori debbano svolgere una funzione aggiuntiva rispetto al loro profilo professionale…semplicemente gratis!

Per questi motivi, l'ANP proclama da oggi lo stato di agitazione dei docenti vicari (si veda la lettera inviata oggi al Ministro Moratti ed il contestuale comunicato stampa) e chiede a tutti gli interessati di sostenerla con le seguenti azioni:

1- invio, tramite fax, di una lettera di protesta ai Ministri interessati da parte dei vicari, dei dirigenti e degli altri docenti che con loro collaborano, il cui testo è scaricabile da questo sito
2- adesione del vicario allo stato di agitazione, da comunicarsi al dirigente della scuola mediante una comunicazione interna, di cui proponiamo il modello, da inviare anche via fax, per conoscenza, agli indirizzi indicati;
3- presa d'atto dello stato di agitazione da parte del dirigente della scuola, mediante comunicazione interna al vicario (vedi modello).


Ultimamente, sono circolate alcune “giustificazioni” delle dimenticanze contrattuali:

- si sostiene che il vicario è una figura che giuridicamente non esiste più, per cui non è possibile prevedere una retribuzione in sede contrattuale; va osservato che la funzione esiste eccome, è solo cambiata la modalità di designazione (scelta da parte del dirigente e rilascio di una delega);

- si sostiene che le figure del vicario e dei collaboratori attengono all'organizzazione degli uffici, per cui la questione va risolta in sede legislativa, ivi compreso il reperimento delle risorse per la loro retribuzione; siamo pienamente d'accordo che tutta la questione vada ridefinita in sede legislativa, istituzionalizzando queste figure. Nel frattempo, però, il contratto non può non prevedere una qualche forma di retribuzione;

- si sostiene che non c'è bisogno di normare nel contratto la retribuzione dei vicari e dei presidi incaricati, in quanto a loro si applica l'art.52 del D.lgs n. 165/2001, il quale prevede che chi svolge funzioni superiori percepisca la retribuzione spettante alla funzione svolta; va osservato che l'art.52 riguarda tutt'altra fattispecie e che il medesimo D.Lgs 165/2001 prevede che ogni emolumento debba essere corrisposto per via contrattuale, salva esplicita disposizione legislativa. Appare quindi molto dubbia l'applicabilità dell'art.52 ai presidi incaricati e ai vicari; certo, ci si può sempre rivolgere al giudice, ma è assai strano che un lavoratore per avere il suo normale stipendio, rapportato alla funzione che svolge, debba rivolgersi al giudice, anziché averne la sicurezza a seguito di chiara ed esplicita norma contrattuale; come minimo, andrebbe inserito nel contratto un riferimento preciso all'applicazione dell'art.52 del D.Lgs 165/2001;

- si sostiene che la questione della retribuzione dei vicari debba essere affrontata nel CCNL dell'Area V; se questo fosse vero, bisognerebbe fare subito i complimenti ai colleghi vicari, perché vorrebbe dire che…sono diventati dirigenti! Il D.Lgs 165/2001, art.40, comma 2 è infatti in merito chiarissimo: “I dirigenti costituiscono un'area contrattuale autonoma relativamente a uno o più comparti”. Ora è indubbio che oggi i vicari siano giuridicamente dei docenti che svolgono funzioni superiori, per cui la loro posizione (come quella dei presidi incaricati) deve essere normata dal contratto di comparto.

L'analisi di queste “giustificazioni “ rafforza la convinzione che sia necessario sanare le "dimenticanze" contrattuali da noi evidenziate; di qui, la proclamazione dello stato di agitazione a sostegno di questa rivendicazione.
Deve essere ben chiaro che lo stato di agitazione non è attuato contro il dirigente o contro gli altri docenti; si possono creare dei disagi, com'è inevitabile per ogni forma di lotta, ma invitiamo caldamente i dirigenti e i docenti a sostenere i vicari nelle loro rivendicazioni, perché qui sono in gioco non solo le legittime aspettative di una categoria che svolge un ruolo insostituibile nelle scuole, ma anche quelle di tutte le alte professionalità docenti, la possibilità per i dirigenti di svolgere le loro funzioni secondo quanto stabilito dalla legge, nonché la funzionalità della scuola dell'autonomia. Per questo invitiamo i vicari, i dirigenti e gli altri docenti del loro staff a continuare la loro collaborazione in un clima di reciproca fiducia, anche in questa occasione.

Roma, 12 giugno 2003

Dott.ssa Letizia Brichetto Moratti

Ministro dell'Istruzione, Università e Ricerca  

Avv. Luigi Mazzella

Ministro per la Funzione Pubblica 

On. Valentina Aprea

Sottosegretario di Stato MIUR

Avv. Michele Dipace

Capo di Gabinetto MIUR

Dott. Pasquale Capo

Capo Dipartimento MIUR

LORO SEDI

Oggetto:           Stato di agitazione docenti "vicari" delle istituzioni scolastiche.

 

E' noto alle SS.LL. che il recente accordo sul CCNL del comparto Scuola per il periodo 2002-2005 omette ogni riferimento alla figura del vicario e, conseguentemente, al compenso spettante per il suo impegno professionale. Riduce inoltre, di fatto, i collaboratori che il dirigente può designare da tre (due più il vicario) a due (uno dei quali si presume, ma non è detto, eserciterà appunto le funzioni di sostituzione del dirigente in caso di assenza o impedimento). Si registrano così: un aumento dei carichi di lavoro individuali, una mortificazione professionale per i vicari – dimenticati in tutto il testo contrattuale – ed uno stato di incertezza quanto alla misura e perfino alla possibilità della retribuzione (le RSU potrebbero, per questioni di principio, non accettare di concordarla con il dirigente).

Tale situazione è del tutto anomala e non può lasciare indifferente questa organizzazione sindacale, che  rappresenta e tutela un rilevante numero di docenti che svolgono le funzioni vicarie del dirigente. Sulla materia, l'Anp ha anche inviato alcuni giorni fa all'attenzione delle SS.LL. un analitico documento in cui vengono illustrati i diversi profili di illegittimità da cui, a nostro avviso, è inficiata l'ipotesi contrattuale: profili sui quali viene richiesto l'autorevole intervento delle SS.LL. per invitare le parti alla riconsiderazione delle previsioni attuali.

A sostegno di tale richiesta, l'Anp proclama lo stato di agitazione dei docenti incaricati di sostituire il dirigente durante gli esami ed il prossimo periodo estivo. Tale agitazione si concretizzerà nell'astensione da tutti gli atti di competenza del dirigente che abbiano rilevanza esterna all'istituzione scolastica, mentre saranno normalmente assicurate tutte le funzioni interne ed il regolare andamento di scrutini ed esami. A titolo di esempio, potranno non essere svolte le attività di relazioni sindacali, di colloqui e relazioni interistituzionali, di assunzione di obblighi di spesa, ecc.

Il Presidente nazionale

Giorgio Rembado

Comunicato stampa

 L’Anp/CIDA proclama lo stato di agitazione dei docenti vicari

 

L’Anp/CIDA ha proclamato oggi lo stato di agitazione dei docenti vicari, quelli, cioè, incaricati dal dirigente della scuola di sostituirlo in caso di sua assenza.

L’agitazione - comunicata mediante una lettera indirizzata (vedi allegato) ai Ministri dell’Istruzione e della Funzione Pubblica - è motivata dall’omissione, nella recente preintesa sul contratto nazionale di lavoro del comparto scuola, di qualunque riconoscimento economico delle funzioni svolte dai docenti vicari, che pure erano riconosciute e retribuite con un’apposita indennità nel vigente (ormai ancora per poche settimane) contratto di lavoro.

Ritenendo che questa ed altre omissioni presenti nella preintesa - che contiene inoltre ulteriori limitazioni all’azione del dirigente della scuola - indeboliscano sostanzialmente la funzionalità, l’efficienza e l’efficacia dell’azione delle scuole autonome, l’Anp/CIDA chiede ai Ministri competenti di rimuoverle. A sostegno della sua richiesta, invita i docenti vicari ad attuare, come forma di protesta, l’astensione - in assenza del dirigente - da tutti gli atti che abbiano rilevanza esterna alla scuola, come le relazioni sindacali, i colloqui e le relazioni interistituzionali, l’assunzione degli obblighi di spesa etc., assicurando peraltro tutte le funzioni interne ed il regolare andamento di scrutini ed esami.

Roma, 12 giugno 2003

(Su carta intestata della scuola)

Dott.ssa Letizia Brichetto Moratti

Ministro dell'Istruzione, Università e Ricerca

(fax n. 06 5813515)

 

On. Valentina Aprea

Sottosegretario di Stato MIUR

(fax n. 06 58492012)

 

Avv. Luigi Mazzella

Ministro per la Funzione Pubblica

(fax n. 06 68997433)

 

e, p.c. all’Anp/CIDA (fax n. 06 4871976)

 

LORO SEDI

Oggetto: Docenti vicari e collaboratori delle istituzioni scolastiche. Stato di agitazione.

La funzione del docente vicario è riconosciuta dall’ordinamento e lo stato investe anche risorse non indifferenti nelle scuole più complesse (esoneri totali o parziali) per assicurare l’esercizio della funzione; d’altra parte, crediamo che faccia parte dell’esperienza comune la percezione dell’utilità di tale figura per la funzionalità delle istituzioni scolastiche autonome.

Se quanto detto è vero, suscita meraviglia e sconcerto che il recente accordo sul CCNL del comparto Scuola per il periodo 2002-2005 ometta ogni riferimento alla figura del vicario e alle altre figure (responsabili di plesso, succursale, sezione staccata) che, in collaborazione con il dirigente, assicurano la gestione dell’istituzione scolastica. In particolare, non si fa cenno  al compenso spettante per il loro impegno professionale: si parla solo di due collaboratori (uno dei quali si presume, ma non è detto, eserciterà appunto le funzioni di sostituzione del dirigente in caso di assenza o impedimento). Solo questi possono essere retribuiti, mentre nel precedente contratto erano due più il vicario; la retribuzione, per di più, è aleatoria, in quanto è sottoposta alla contrattazione con le RSU e le risorse vanno attinte dal fondo di istituto, mentre il precedente CCNL prevedeva uno stanziamento ad hoc per il vicario.

Per i vicari e i collaboratori, si tratta di una vera e propria mortificazione professionale; per la scuola dell’autonomia, di un ulteriore attacco alla sua stessa funzionalità, data la complessità e le dimensioni che tutte le scuole ormai hanno; né va dimenticato che nelle scuole c’è una responsabilità precisa, in base al Codice Civile, in merito alla tutela dei minori, con tutta la mole di lavoro - e di responsabilità – che ne consegue e che  dovrebbe essere sopportata dal dirigente, più due soli collaboratori.

Per le ragioni sopra esposte, i sottoscritti, rispettivamente dirigente, docente vicario, collaboratori  del dirigente,  dichiarano di condividere le motivazioni dello stato di agitazione dei docenti vicari proclamato dall’ANP/CIDA ed invitano i destinatari della presente lettera a fare quanto possibile perché in sede di stipula definitiva del CCNL sia assicurato il pieno riconoscimento delle figure dei docenti collaboratori del dirigente, a cominciare da chi esercita la funzione vicaria.

    IL DOCENTE VICARIO                        IL DIRIGENTE                     I DOCENTI COLLABORATORI

 

Al Dirigente de…………………………………………………………………

           

E,p.c.,          Al Dirigente dell’Ufficio Scolastico Regionale (fax n. ………………………….)

                     Al Ministro dell’Istruzione,Università e Ricerca (fax n. 06 5813515)

                     Al Sottosegretario di Stato all’Istruzione  On.Valentina Aprea  (fax n. 06 58492012)

                     Al Ministro per la Funzione Pubblica (fax n. 06 68997433)

                     All’Anp/CIDA (fax n. 06 4871976)

 

Oggetto: Adesione allo stato di agitazione proclamato dall’Anp/CIDA

            Il/La sottoscritt…, avendo ricevuto dalla S.V. la delega a svolgere le funzioni vicarie con lettera prot……del…………………………., comunica la propria adesione allo stato di agitazione dei docenti vicari proclamato dall’ANP/CIDA.

            Comunica perciò che, in caso di Sua assenza, … i… sottoscritt…. svolgerà - fino al termine dell’anno scolastico - le funzioni vicarie solo nell’ambito dell’ordinaria amministrazione, al fine di assicurare il funzionamento dell’istituzione scolastica; in particolare si asterrà da:

-         firma di atti che  comportino impegni di spesa

-         gestione delle relazioni sindacali

-         rappresentanza esterna dell’istituzione.

 Ben consapevole che dalla sua adesione allo stato di agitazione potranno derivare alla S.V. dei disagi, confida tuttavia che Lei condivida le motivazioni che hanno portato all’indizione dello stato di agitazione, ed esprime l’auspicio che i rapporti di reciproca fiducia e collaborazione permarranno anche per il futuro.

 

In fede

Al Prof…………………………

 Oggetto: Presa d’atto adesione stato di agitazione

 

            Con riferimento alla Sua del……..……prot………….con cui mi comunica l’adesione allo stato di agitazione dei docenti vicari indetto dall’ANP/CIDA, prendo atto della Sua determinazione e riconfermo la delega a suo tempo espressa alla S.V. a svolgere le funzioni vicarie, nei limiti da lei indicati nella nota sopra citata.

            Confido che la nostra collaborazione possa continuare anche in futuro in spirito di reciproca fiducia.

 Il Dirigente

 


 

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