Contratto
della scuola e dirigenti scolastici
Fonte:
sito web ANDIS – 4 giugno 2003
Una lettera
del Presidente Nazionale ANDIS al Ministro, al
Presidente dell'ARAN, ai Segretari nazionali dei
Sindacati scuola CGIL, CISL, UIL, Snals, sul nuovo
contratto della scuola. Ne riportiamo il testo.
Il
prossimo Direttivo Nazionale dell’ANDIS
approfondirà l’esame del testo del nuovo
contratto del personale docente e ata e i riflessi
che avrà sull’attività del dirigente
scolastico.
Intanto una prima considerazione sorge spontanea:
sparisce il vicario e resta al dirigente la
possibilità di avvalersi di due docenti ai quali
delegare specifici compiti.
Rispetto a oggi e alla storia recente della scuola
italiana dai decreti delegati in poi, nonostante
le più ampie dimensioni delle istituzioni
scolastiche, diminuiscono i docenti collaboratori.
Una risorsa che perde non il dirigente, ma la
scuola.
Si nega la possibilità a tanti insegnanti di
compiere esperienze professionali diverse che
arricchiscono la tradizionale funzione docente.
Il perché sinceramente ci sfugge.
Poiché buona parte delle scuole italiane è
costituita da istituti comprensivi di scuole
materne, elementari e medie e quasi ovunque i
collaboratori erano scelti assicurandone uno per
ciascun ordine di scuola, dal 1° settembre p.v.
molti docenti di scuola materna (l’ordine di
scuola normalmente più piccolo nei comprensivi)
non potranno più ricevere tale incarico in forza
della rigida riduzione a due dei docenti
collaboratori prevista dal contratto.
Ci auguriamo che in sede di firma definitiva
dell’accordo ci si possa orientare su criteri
che non riducano le possibilità di collaborazioni
per il dirigente, anche a fronte di possibili
condizionamenti restrittivi sul piano dei compensi
affidati – per altro inopportunamente - alla
contrattazione interna di istituto.
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