DOCUMENTO DEI DIRIGENTI SCOLASTICI DELLA CAMPANIA

Fonte: sito web ANDIS

Al presidente Nazionale A.N.DI.S.

A tutti i Soci ANDIS

 

Il coordinamento regionale A.N.DI.S., riunito a Forino (AV) il 25 luglio 2001

Preso atto

o       Che dal 1° settembre 2000 la categoria dei dirigenti scolastici ha assunto tutti gli impegni e le responsabilità connesse con la funzione dirigenziale;

o       Che le vicende contrattuali, connotate da forti polemiche interne alla categoria e da manifesto disinteresse di alcuni sindacati della scuola nei confronti della figura del Dirigente scolastico, non hanno finora prodotto alcun risultato, lasciando di fatto i capi d’istituto senza riconoscimento economico e giuridico;

o       Che l’attuale situazione vede i Capi d’istituto con lo stipendio ridotto rispetto all’anno scolastico passato;

o       Che il malcontento e il disagio dei Dirigenti scolastici ha raggiunto livelli intollerabili che poco si confanno al loro carico di impegni e di responsabilità che, tuttavia, continua ad aumentare (DM 103, DL 255 ecc.);

o       Che l’attuale situazione di stallo rischia di produrre quale risultato di far iniziare un altro anno scolastico senza contratto per i Capi d’istituto;

propone

o       Ai sindacati della scuola di dichiarare lo stato di agitazione dei dirigenti scolastici;

o       Alle forze politiche di prendere concrete iniziative in ordine alla situazione contrattuale del primo contratto dei Dirigenti scolastici;

o       Al governo, ed in particolare al Ministro dell’Istruzione, di intraprendere rapidamente ogni atto utile alla ripresa delle trattative contrattuali e all’aumento delle risorse finanziarie utili alla definizione del contratto;

o       Di rendere pubblico il disagio della categoria attraverso ogni opportuna iniziativa di informazione agli utenti ed ai cittadini ai quali sicuramente sta a cuore il funzionamento della scuola pubblica.

Il coordinamento regionale decide inoltre che, fermo restando l’elevato senso di responsabilità di ciascun Capo d’istituto, solo grazie al quale la scuola italiana ha superato e gestito l’epocale riforma dell’autonomia, saranno intraprese forme civili di protesta da svolgersi mediante un’assemblea regionale a Napoli nel pomeriggio del 13 settembre (data di inizio delle lezioni in Campania).