AVVIATA UFFICIALMENTE LA TRATTATIVA PER IL PRIMO CONTRATTO DEI DIRIGENTI SCOLASTICI

Comunicato ANDIS dal sito web dell'Associazione

 

Come già annunciato nei nostri precedenti comunicati, ieri 17.1.01 alle ore 18,30 si è ufficialmente insediato il tavolo negoziale per la definizione del contratto di ingresso dei dirigenti scolastici

Si è trattato di una riunione di avvio, finalizzata ad una prima analisi delle indicazioni contenute nell'atto di indirizzo e alla programmazione dei lavori successivi.

Dinanzi all'ARAN al gran completo e rappresentata ai massimi livelli (Fantoni, Ricciardi, Tortora, Melendez etc.), sono intervenute tutte le rappresentanze sindacali accreditate (CGIL; CISL; UIL; SNALS-CONFSAL; ANP-CIDA) e l'ANDIS con il Presidente Rossini.

I lavori sono stati avviati dal Presidente dell'ARAN Avv. Fantoni che ha sottolineato l'importanza del momento, proprio per la particolare modernità del contratto che si avvia, e che dovrà conciliare la logica generale della dirigenza dello Stato con la specificità della scuola; sulla stessa linea si è quindi espresso il Dott. Ricciardi, prima che il Dott. Tortora illustrasse i contenuti dell'atto di indirizzo del Governo dandone l'interpretazione dell'ARAN.

Tortora ha affermato che dall'analisi dell'atto di indirizzo si ricava la convinta volontà di accomunare la dirigenza scolastica a quella delle altre aree, con l'impegno di valorizzarne al massimo la specificità. Tale sarà il compito dell'ARAN.

Ha poi proseguito analizzando quelli che sono gli elementi forti del nuovo contratto e sui quali si comincerà a trattare nei prossimi giorni: la mobilità professionale; la formazione; la valutazione; le relazioni sindacali; la retribuzione.

Circa la questione degli incarichi ha evidenziato che, come per le altre dirigenze pubbliche, la materia non può essere oggetto di contrattazione se non per quel che riguarda i criteri dell'informazione e della pubblicità.

In merito alle risorse infine ha rilevato che, oltre a quanto previsto dalla Finanziaria 2001, non esiste alcun finanziamento per il periodo 1/9/00 31/12/2000.

La discussione

Trattandosi di incontro sostanzialmente preliminare, i vari argomenti sono stati affrontati in maniera ricognitiva. Sugli stessi argomenti si tornerà nei prossimi incontri con analisi più approfondite e in termini contrattuali veri e propri .

Una pregiudiziale è stata posta da tutte le delegazioni per quanto riguarda la parte retributiva. La somma contenuta in Finanziaria (200 miliardi) è ormai un dato acquisito, ma non sufficiente. E' necessario pertanto reperire altre disponibilità, sia recuperando quanto comunque maturato nel precedente contratto (risparmio per il passaggio dai gradini ai gradoni; premio di risultato; quota parte relativa ai mesi gennaio agosto 2000 del contratto di comparto della scuola; etc) sia utilizzando altre fonti quali: risparmi per decremento organico; risorse "accordo Prodi"; residui finanziaria 1999 e 2000 etc. E' impensabile, comunque, che non si prevedano risorse per gli incrementi stipendiali relativi agli ultimi quattro mesi del 2000.

L'ARAN si è riservata la verifica delle eventuali ulteriori disponibilità.

Tutte le delegazioni hanno anche richiesto la "validazione" degli accordi raggiunti negli incontri di dicembre.

La nuova difficoltà

A conclusione dei lavori è emerso il problema dello sciopero indetto dall'ANP-CIDA per il 15/2/01.

Alcune delegazioni sindacali hanno dichiarato che non parteciperanno al prosieguo della trattativa sino a quando permarrà la dichiarazione dello sciopero ritenuto inaccettabile subito dopo l'apertura della trattativa.

Gli stessi rappresentanti dell'ARAN hanno sostenuto che, pur nel rispetto della piena libertà di iniziativa delle varie organizzazioni, non comprendevano le motivazioni dello sciopero, visto che la trattativa è ufficialmente aperta; che al momento non esiste alcun dissenso tra le parti e che non esiste alcuna volontà di ritardare i lavori.

Valutazioni dell'ANDIS

E' decisamente positivo che, dopo tanta attesa, finalmente la trattativa sia decollata.

C'è da auspicare che la ragionevolezza prevalga sui calcoli di bottega e che non subentrino elementi imprevedibili e discutibili a rallentare un itinerario che non ha certo bisogno né di ritardi ulteriori né di "incomprensioni" tra i soggetti contrattuali.

L'analisi dell'atto di indirizzo ha confermato delle certezze, ma ha sicuramente posto alcune difficoltà da affrontare in maniera molto attenta.

· La retribuzione: assodato positivamente che nella quota tabellare fissa confluirà sia l'indennità integrativa speciale che la retribuzione individuale di anzianità (RIA), è emerso subito il nodo dei fondi che al momento sono insufficienti. E' necessario reperire altre risorse per rendere la parte variabile della retribuzione (posizione e risultato) adeguata a quella delle altre dirigenze dello Stato. Non è certamente accettabile che il contratto non preveda adeguati riconoscimenti economici anche per il periodo sett/00 - dic/00.
· Gli incarichi: pur rispettando il principio che è tipico della dirigenza, e che cioè la materia del conferimento degli incarichi non è negoziabile in quanto già regolata dall'art. 19 del D. L.vo 29/93, non si potrà non cogliere la specificità degli incarichi dirigenziali scolastici e quindi regolarli, nel pieno rispetto della legge, con criteri di trasparenza e oggettività. Si ribadisce, inoltre, la necessità assoluta che venga prevista una fase transitoria come quella già descritta nei precedenti comunicati e sulla quale esiste già un sostanziale accordo tra le parti.
· La valutazione: è positivo che la valutazione venga considerata uno strumento di miglioramento del servizio scolastico e non un atto inquisitivo nei confronti del dirigente. Preoccupa non poco però la previsione nell'atto di indirizzo della sola contrattazione integrativa regionale. In questa delicata materia un passaggio per una preliminare fase di contrattazione integrativa nazionale (con il M.P.I) è irrinunciabile, come è irrinunciabile la previsione di una fase transitoria che consenta l'analisi dei percorsi già sperimentati e una ulteriore riflessione nazionale sui tempi e le modalità. C'è poi il nodo da sciogliere della valutazione relativa all'anno 1999/2000, che ha prodotto e sta producendo esiti così incongruenti da non rendere credibile una differenziazione di retribuzione e di "altro", sulla base dei risultati che stanno emergendo.
· La formazione: dovrà essere uno degli elementi caratterizzanti la qualità del contratto e molto opportunamente l'ARAN ha posto in rilievo l'importanza che assegna alla materia.
· La mobilità professionale: è ormai un fatto assodato culturalmente che andrà regolato in termini di definizione di requisiti, di crediti professionali e di formazione anche verificabile; dovrà valere sia a livello provinciale, regionale e nazionale e non potrà non tenere anche conto delle preferenze degli interessati.
· Il tempo di lavoro: è questa una partita già risolta perché, come l''ANDIS ha sempre sostenuto, l'orario di lavoro del dirigente non è predeterminabile in quanto affidato all'esclusiva valutazione del dirigente stesso che deve autodeterminare il suo tempo di lavoro in relazione agli obiettivi da raggiungere e alle necessità dell'istituzione. In tal senso infatti si esprime già l'atto di indirizzo.

Conclusioni

Il prossimo incontro, se non interverranno rinvii per quanto precedentemente descritto, è fissato per il 25/1/01 alle ore 15 sul tema della retribuzione e delle risorse finanziarie disponibili.

L'ANDIS VUOLE OFFRIRE A TUTTI I COLLEGHI LA POSSIBILITÀ DI "PARTECIPARE ALLA TRATTATIVA" INTERVENENDO IN TEMPO REALE SULLE QUESTIONI APERTE ATTRAVERSO VALUTAZIONI, SUGGERIMENTI, PROPOSTE, COMMENTI ETC. CHE, INVIATI PREFERIBILMENTE PER E.MAIL ALLE CASELLE INDICATE SULLA PAGINA, POTRANNO COSTITUIRE UN UTILISSIMO E DIFFUSO MATERIALE DI RIFLESSIONE E DI APPROFONDIMENTO.

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