Accordo sull'area dei Dirigenti Scolastici

(Fonte: www.cgilscuola.it)

 

L'accordo sulla definizione dell'area contrattuale dei dirigenti scolastici, firmato oggi da CGIL, CISL, UIL e CIDA, rappresenta il primo passo indispensabile per arrivare all'apertura formale della contrattazione per il primo contratto dei dirigenti scolastici.

Riportiamo sotto il testo, rimandando alla giornata di domani, la pubblicazione di una scheda di lettura del documento appena firmato.

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testo del verbale dell'ARAN e dell'accordo:

contratto collettivo quadro per la modifica del CCNQ del 24.11.1998 relativo alla definizione delle aree dirigenziali di contrattazione.

Il giorno 17 maggio 2000, alle ore 16, ha avuto luogo l'incontro tra l'Agenzia per la rappresentanza Negoziale delle Pubbliche Amministrazioni e le Confederazioni sindacali nelle persone di :

Per l'ARAN Prof. Carlo Dell'Aringa -

e i rappresentanti delle seguenti confederazioni sindacali

CISL - CGIL - UIL - CIDA -

Al termine della riunione, avvenuta alle ore 19, le parti hanno sottoscritto l'ipotesi di accordo quadro per la modifica della definizione delle aree dirigenziali di contrattazione nel testo seguente:

CONTRATTO COLLETTIVO QUADRO PER LA MODIFICA DEL CCNQ DEL 24 NOVEMBRE 1998 RELATIVO ALLA DEFINIZIONE DELLE AREE DIRIGENZIALI DI CONTRATTAZIONE

ART. 1
campo di applicazione e finalità

1. Il presente contratto ha la finalità di apportare alcune modifiche al contratto collettivo quadro per la definizione delle aree di contrattazione collettiva della dirigenza stipulato il 24 novembre 1998 per effetto dell'art. 21, commi 16 e 17 della Legge 15 marzo 1997, n. 59 nonchè dei decreti legislativi 3 febbraio 1993, n. 29 (come modificato dai dlgs 396/1997, 80 e 387/1998), dlgs 59/1998 e 30 luglio 1999 nn. 300 e 303

art. 2
composizione dell'area I

1. Nell'area I di contrattazione collettiva della dirigenza sono ricompresi tutti i dirigenti in servizio presso i Ministeri, La Presidenza del Consiglio dei Ministri e le Agenzie fiscali afferenti il ruolo unico previsto dall'art. 23 del dlgs 29/1993

art. 3

1. Al termine del comma 1 dell'art. 2 del CCNQ del 24 novembre 1998 e prima del punto, è aggiunto il seguente periodo:
"V) autonoma area della dirigenza scolastica, costituita a decorrere dal 1° settembre 2000. Essa è collocata nell'ambito del comparto scuola, in relazione alla previsione dell'art. 21, comma 17 della Legge 59/1997.

 

Sottoscritto l’accordo sulla collocazione dell’area contrattuale.

Nel pomeriggio di ieri 17 maggio si è concluso la contrattazione tra ARAN e organizzazioni sindacali sulla definizione delle aree dirigenziali.

Il testo sottoscritto recepisce i seguenti aspetti:

La grossa novità è rappresentata dalla firma del contratto anche da parte dell’ANP (tecnicamente del CIDA - Confederazione italiana Dirigenti d’Azienda – di cui l’Associazione Presidi fa parte) che aveva sostenuto in precedenza una posizione diversa, tesa a collocare la Dirigenza scolastica dentro l’area della dirigenza amministrativa (area I).

Questo apprezzabile ripensamento dell’ANP, si lega probabilmente alle preoccupazioni in proposito registrate tra i capi di Istituto per i rischi connessi ad una collocazione nella prima area; certamente "non naturale" per un dirigente che opera in un settore fortemente connotato quanto a finalità, organizzazione e contesti operativi e che richiede per questo istituti non assimilabili per molti versi a quelli delle altre aree dirigenziali (dalla durata degli incarichi alle condizioni per il reclutamento, per citare solo qualche aspetto).

Ma è anche il risultato di un confronto che premia l’impegno e la tenacia delle organizzazioni confederali della scuola, e della nostra in primo luogo. Va in ogni caso richiamato che c’era anche un vincolo legislativo che non era facile superare.

Il risultato di una quinta area di contrattazione autonoma va sottolineato nella sua importanza. Il senso è chiaro: non è una dirigenza di serie B; essa è infatti collocata dentro un accordo quadro sulle aree dell’intera dirigenza pubblica.

Il riferimento al comparto scuola, poi, lungi dal rappresentare un limite, costituisce il valore di riferimento e la salvaguardia della specificità.

Sarà la contrattazione, che si aprirà nelle prossime settimane, a riempire gli spazi, attualmente vuoti di un’autonomia a sé stante, di istituti e opportunità nuove che valgano a dare riconoscimenti e prestigio ad una figura di cui la scuola dell’autonomia ha bisogno per qualificare offerta formativa e servizio.

L’aver chiuso in modo soddisfacente questa prima partita, permette di avviare sollecitamente la contrattazione vera e propria

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