Tassa sui rifiuti solidi urbani


Scadenze legge 626


Iniziative Anp - 5 dicembre 2000

Comunicato dal sito web www.anp.it

Il panorama degli impegni professionali della categoria si va facendo denso di impegni a misura che ci si avvicina alle tradizionali scadenze di fine esercizio finanziario, rese quest'anno ancora più impegnative dal processo di dimensionamento e dalla condizione di esercizio provvisorio in cui si trovano molti bilanci.

Agli impegni consueti se ne sono però aggiunti altri, legati in qualche modo a patologie di sistema, anziché al suo ordinario funzionamento: ed in particolare due. Si tratta della questione "tassa sui rifiuti solidi urbani" e delle scadenze previste dalla legge 626.

Nel primo caso, si assiste ad un paradossale balletto di competenze fra gli Enti locali (che rifiutano di riconoscere la validità di una circolare del Ministero dell'Interno, concordata con quello della Pubblica Istruzione), e le istituzioni scolastiche che non hanno fondi in bilancio per pagare la relativa imposta. In qualche caso si è arrivati al paradosso di comuni che hanno fatto pignorare gli arredi scolastici, che sono di loro proprietà! L'Anp, con una lettera che qui riproduciamo, ha preso posizione in merito, sollecitando i due ministeri interessati a coordinarsi fra loro ed a ricondurre le rispettive articolazioni a comportamenti coerenti con l'esigenza dell'ordinato funzionamento del servizio scolastico.

Nel secondo caso, l'Anp chiede un breve rinvio - circa sei mesi - per la scadenza degli adempimenti previsti dalla legge 626, attualmente fissata al 31 dicembre. La politica del rinvio non è parte del nostro costume: ma, nel caso specifico, il panorama edilizio delle scuole è profondamente mutato - solo quattro mesi fa - per effetto del dimensionamento. Parallelamente, molti dirigenti hanno mutato sede e si trovano a far fronte ad innumerevoli problemi, inclusi quelli dell'esercizio provvisorio di bilancio e dei limiti ai flussi di cassa. Un breve rinvio tecnico si impone - in queste condizioni - come doveroso. In questo senso, è stata inviata una lettera ai Ministeri della Pubblica Istruzione, del Lavoro e della Sanità, che hanno competenze in merito.


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Roma, 4 novembre 2000

Al Ministro della Pubblica Istruzione

Al Ministro della Sanità

Al Ministro del Lavoro

LORO SEDI



Oggetto: decreto legislativo 626/94. Scadenza dei termini e richiesta di rinnovo.

Il prossimo 31 dicembre 2000 scade il termine fissato dalla legge per tutti gli adempimenti previsti dal decreto legislativo 626/94 e posti a carico dei datori di lavoro ed equiparati: nel nostro caso i dirigenti delle scuole. Per memoria, la stessa legge che disponeva tale termine, ha accordato un rinvio ben altrimenti consistente agli enti locali proprietari degli edifici in cui hanno sede le istituzioni scolastiche.
La politica del rinvio non fa parte del costume di questa Associazione, che riunisce la maggioranza dei dirigenti delle istituzioni scolastiche. Tuttavia, nel caso specifico, si ritiene di dover richiamare l'attenzione su alcune circostanze:

Per tale complesso di motivi, questa Associazione deve richiedere a codesti Ministeri, cui la legge assegna a vario titolo competenza in merito, di volersi adoperare per una proroga limitata nel tempo, ma non inferiore a sei mesi, che ponga le istituzioni scolastiche in condizione di far fronte agli obblighi di legge.

Distinti saluti.

Giorgio Rembado
Presidente nazionale Anp

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