Incontro con il Governo

su linee retributive del pubblico impiego della finanziaria 2001


6 settembre 2000

(Fonte: sito web ANP www.anp.it)

Roma, 6 settembre. Oggi, alla presidenza del Consiglio dei Ministri si è tenuta la riunione tra le Confederazioni CIDA, CISAL, CONFEDIR, CONFSAL, COS.MED., RDB-CUB, UGL, UNIONQUADRI e Governo, rappresentato dal Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri Micheli, dal Ministro Bassanini, e dal Sottosegretario Giarda, sulle linee retributive del pubblico impiego in vista della Finanziaria 2001, con particolare riferimento ai rinnovi contrattuali per il biennio economico 2000-2001.

Il Ministro Bassanini ha illustrato le proposte del Governo circa gli stanziamenti disponibili per i contratti. In particolare ha dichiarato che saranno disponibili in Finanziaria risorse aggiuntive pari a 600-700 miliardi per la scuola da destinare a dirigenti delle scuole, personale docente ed ATA.
La delegazione della CIDA, guidata dal Presidente Giorgio Rembado, ha avanzato le richieste, relative a tutte le aree dirigenziali, che sinteticamente riportiamo nel documento allegato.
In particolare il Presidente Rembado ha chiesto che il finanziamento del contratto dei dirigenti delle scuole, da stabilire in 300 miliardi, avvenga tramite budget separato.

In fase di replica il ministro Bassanini ha dichiarato che porterà all'attenzione del Governo le proposte emerse, soprattutto quelle relative alle aree dirigenziali, riservandosi di fornire le risposte in un successivo incontro da stabilire prima dell'approvazione da parte del Governo (30 settembre 2000) del D.D.L. relativo alla Finanziaria per il 2001.

Il Ministro ha poi assicurato che, non appena approvato il D.D.L. sulla Finanziaria, il Governo invierà all'Aran le necessarie direttive sulla base delle risorse finanziarie previste dallo stesso Disegno di Legge, per favorire la sollecita conclusione delle trattative contrattuali in corso.

 

6 SETTEMBRE 2000 - INCONTRO CON IL GOVERNO SU LINEE RETRIBUTIVE DEL PUBBLICO IMPIEGO DELLA FINANZIARLA 2001

 

  1. Al risanamento dei conti pubblici ha certo contribuito anche il contenimento delle retribuzioni dei dipendenti delle P.A., ivi comprese quelle dei dirigenti che negli anni '90 hanno visto, nonostante "La privatizzazione del rapporto di lavoro" crescere il divario dei loro trattamenti rispetto agli omologhi del settore privato.
  2. Le risorse oggi disponibili, frutto non solo della lotta all'evasione, ma anche del maggior contributo che le famiglie appartenenti alle classi di reddito medio e medio alte sono state chiamate a sostenere, ad avviso della CIDA devono trovare adeguati impieghi nel sistema PAESE.
  3. L'investimento in risorse umane, e sulla dirigenza in particolare, come si addice ad ogni azienda di successo, è uno dei migliori impieghi per sostenere iI processo di ammodernamento e di innovazione, anche tecnologica nelle P.A., da cui dipende sempre più la possibilità di mantenere e innalzare i livelli quali-quantitativi dei servizi e del conseguente benessere dei cittadini.
  4. La dirigenza pubblica si attende dal Governo attenzione e considerazione avendo aderito all'invito al cambiamento ed avendo accettato le responsabilità dirigenziali per le quali è ora che si provveda al corrispettivo economico quale giusto riconoscimento dell'impegno totale ed esclusivo delle proprie energie al servizio delle P.A., dei rischi assunti e della valutazione del proprio operato.
  5. E' indispensabile pensare anche alla futura classe dirigente in termini di ricambio generazionale e per un paese più vicino ed in sintonia con le azioni del Governo Europeo.
  6. Le P.A. entreranno in concorrenza per la ricerca dei migliori, pena la perdita di efficienza e competitività dei Paese.
  7. Sembra superfluo ribadire l'importanza della formazione delle giovani generazioni e dell'aggiornamento continuo di tutti i lavoratori che richiedono impegni nuovi anche per la classe guida del paese (la CIDA è disponibile ad offrire il proprio contributo di esperienza per tali processi)
  8. Per tali ragioni il Governo deve impegnare risorse specifiche ed adeguate per la classe dirigente.
  9. Non è pensabile un ulteriore contenimento delle retribuzioni dei dirigenti.
  10. E' ora di utilizzare il contratto individuale di lavoro quale strumento per apprezzare le diversità delle responsabilità partendo da un riconoscimento economico degno dell'intera categoria.
  11. Poiché l'incontro è specificamente dedicato al tema dei rinnovi dei contratti del 2° biennio economico 2000 - 2001 non può prescindersi dal considerare


1. Posizioni di partenza

    1. Le condizioni di partenza sono diverse per l'Area 1 che ancora non ha il contratto normativo per il quadriennio 1998 - 2001 e non ha quello economico del 1° biennio.
    2. La dirigenza scolastica ha il riconoscimento della qualifica ma non ha il contratto.


2. Obiettivi di fondo

  1. Se non si vuole fermare il processo di riforma e le innovazioni occorre che la dirigenza dell'Area 1 recuperi il gap temporale e quello economico e la privatizzazione del rapporto di lavoro non deve essere ostativa all'espletamento di funzioni pubbliche.
  2. La dirigenza scolastica deve avere un trattamento analogo a quello della restante dirigenza


3. Azioni necessarie

  1. Occorre stanziare risorse specifiche e congrue per l'ammodernamento della P.A, e per le retribuzioni dei dirigenti.
  2. Per omologare i trattamenti economici dei dirigenti e per mantenere i giusti equilibri retributivi discendenti dalle diverse responsabilità, impegni e professionalità ascrivibili ad ogni dirigente, non è sufficiente prevedere uno stanziamento di risorse pari ai tassi di inflazione registrati ed attesi.


La CIDA chiede

  1. Risorse specifiche per i dirigenti dell'Area 1, da utilizzare per definire il trattamento economico fondamentale dei dirigenti di prima e seconda fascia in termini omogenei e proporzionali. Complessivamente occorrono 100 miliardi.
  2. Risorse specifiche per il primo contratto dei dirigenti delle scuole pari a 300 miliardi, al fine di garantire almeno un trattamento omologo di partenza con gli altri dirigenti del pubblico impiego.
  3. Ulteriori risorse per l'avvio della previdenza complementare.
  4. Impegno per garantire forme di coperture assicurative di responsabilità civile e patrocinio legale. Tale impegno è ipotizzabile in 15 miliardi per la parte datoriale.
  5. Interventi Integrativi per formazione ed aggiornamento.
  6. Impegno per agevolare forme di garanzia collettiva al fine di recuperare l'esclusione di fatto della classe dirigente da molti servizi pubblici erogati dal sistema del welfare a cui contribuisce per la gran parte.
  7. La riduzione generalizzata di un punto delle aliquote IRPEF che deve interessare tutti gli scaglioni.
  8. La revisione degli attuali scaglioni di reddito imponibili, con progressività attenuata rispetto all'attuale e con abbassamento della soglia dell'ultimo scaglione.

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