Consiglio Nazionale ANP
30 novembre 2000

Comunicato ANP dal sito web www.anp.it

Il 25 e 26 novembre si è riunito a Cianciano Terme il Consiglio Nazionale dell'Anp. L'incontro è stato anche l'occasione per fare il punto sulla vicenda contrattuale relativa all'area V della dirigenza delle scuole.

Il Presidente dell'Associazione, Giorgio Rembado, ha illustrato la situazione ed ha riferito sugli incontri avuti con l'Aran e su quelli programmati per il mese di dicembre. In particolare, ha sottolineato le ragioni per cui la protesta in atto delle organizzazioni dei docenti, al di là di qualsiasi valutazione sui contenuti e sugli obiettivi che le stesse si propongono – e non da ultimo sulla campagna elettorale per le RSU in corso -, oggettivamente contribuisca a dilatare ulteriormente i tempi necessari per la sottoscrizione del contratto della V area.


Il D.d.L. per la Finanziaria 2001 approvato dalla Camera dei Deputati non ha portato, come ci auguravamo, da 200 a 300 miliardi le risorse da destinare al primo contratto dei dirigenti della V area, per cui la Federdirigenti Funzione Pubblica e la stessa CIDA hanno presentato anche alle Commissioni competenti del Senato e ai capigruppo di tutti i partiti la richiesta di un incremento dello stanziamento. Sulla questione, tuttavia, va segnalato che la previsione di 200 miliardi costituisce un primo passo da apprezzare per due motivi:

  1. perché si tratta di risorse aggiuntive;
  2. perché, a seguito di una precisa richiesta dell'Anp e della CIDA del 6 settembre 2000 presentata alla presidenza del Consiglio dei Ministri nella fase della predisposizione dell'articolato della Finanziaria, tali risorse aggiuntive sono espressamente finalizzate al contratto della V area.

Quanto ai tempi, bisogna tener conto del fatto che:

  1. manca ancora l'Atto di indirizzo del Governo all'Aran, per cui tutti gli incontri, quelli già tenutisi come quelli programmati, hanno carattere ufficioso. L'Aran, tuttavia, ritiene imminente la nota di indirizzo;
  2. il Governo è intenzionato, come è avvenuto anche nella passata tornata contrattuale, a posporre i contratti di area a quelli biennali di comparto;
  3. nella trattativa per il rinnovo del contratto per la I area la Federdirigenti Funzione pubblica della CIDA ha proposto una innovazione importante nella struttura della retribuzione che può senz'altro essere trasferita anche nel contratto della V area. Si tratta del conglobamento nel trattamento fondamentale di gran parte delle risorse ora erogate come trattamento accessorio, con ovvi benefici sia per quanto riguarda la buonuscita sia per l'importo della pensione.

In ogni caso va rilevato che i tempi contrattuali si stanno dilatando oltre il lecito, per cui sono da mettere in conto azioni di protesta da parte di tutti i profili dirigenziali. A questo proposito il presidente Rembado ha preannunciato una manifestazione a Roma il 15 dicembre prossimo con la partecipazione dei dirigenti tuttora senza contratto. Oltre ai dirigenti delle scuole, infatti, anche quelli della I area si trovano in una situazione di sofferenza perché, a due anni dall'inizio della trattativa e a tre dalla scadenza del precedente contratto, ancora non vedono vicina la conclusione.
Il Consiglio Nazionale ha poi approfondito la proposta relativa alla costituzione di una Federazione nazionale delle Associazioni regionali e/o locali di scuole autonome ed ha deciso di sostenere il relativo processo costitutivo, coerentemente con i deliberati congressuali e con quanto sostenuto dal Presidente Rembado nel convegno su "il Manifesto dell'Autonomia" tenutosi a Roma lo scorso 5 ottobre.
Le associazioni di scuole potrebbero ad esempio:

  1. assumere la rappresentanza legale e sindacale delle istituzioni scolastiche, intervenendo anche nella definizione contrattuale del rapporto di lavoro dei propri dipendenti a cominciare dal CCNL di comparto, nell'interlocuzione con gli enti locali e con i costituendi Uffici regionali del M.P.I.;
  2. stipulare accordi e intese con altri enti pubblici o privati e con loro associazioni;
  3. promuovere rapporti con le forze politiche, sindacali e associative.

Infine il Consiglio Nazionale ha approvato all'unanimità un O.d.G. sulla questione della valutazione dei dirigenti delle scuole che si riporta integralmente.

"Il Consiglio nazionale dell'ANP, riunito a Chianciano Terme (SI) nei giorni 25 e 26 novembre 2000

VENUTO A CONOSCENZA

delle prime risultanze delle valutazioni dei Capi di Istituto in alcune province;

PRENDE ATTO

della già prevedibile inadeguatezza della scheda di valutazione utilizzata dai Nuclei di valutazione dei Capi di istituto per l'a.s. 1999/2000;

RIBADISCE

la determinazione dei Dirigenti Scolastici di sottoporsi a sistematica valutazione con modalità scientificamente e professionalmente le più adeguate e correlate alla complessa essenza della scuola;

IMPEGNA

la Presidenza Nazionale dell'ANP a:

  1. perseguire con fermezza l'applicazione puntuale ed immediata di quanto previsto dalle norme vigenti in merito alla valutazione dei dirigenti pubblici;
  2. intervenire per modificare radicalmente le modalità di valutazione sperimentate nell'a.s. 1999/2000, alla luce dei limiti presentati dalla vecchia scheda e della necessità di correlarla maggiormente ai profili professionali già definiti dal decreto istitutivo della dirigenza;
  3. elaborare una autonoma proposta ANP di un processo di valutazione coerente con i dettati normativi del D.Lvo. n. 286/99".

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