COMUNICATO ANDIS SULL'INCONTRO DEL 7-12-2000

 

Il giorno 7 dicembre scorso si è svolto l'incontro tra l'ARAN, rappresentata dal dott. Melendez, e i Sindacati rappresentativi della Dirigenza scolastica.

All'incontro ha partecipato, come è avvenuto nel precedente del 21 novembre scorso, anche il Presidente nazionale dell'ANDIS, Armando Rossini che ha predisposto il seguente comunicato.

Come da calendario già comunicato, il 7 u.s. si è tenuto il previsto incontro tra le delegazioni sindacali e l'ARAN per la definizione del contratto relativo alla dirigenza scolastica.

L'ANDIS, come sempre, ha partecipato in virtù del protocollo di intesa con i sindacati confederali CGIL, CISL, UIL.

L'incontro, come del resto quelli precedenti, ha presentato ancora il carattere dell'informalità a causa della perdurante, e sempre più incomprensibile, assenza dell'atto di indirizzo del Governo.

E' comunque importante che la trattativa stia proseguendo, perché il confronto, pur informale, sta rivelandosi prezioso per i primi importanti accordi.

Nella sua introduzione il rappresentante dell'ARAN dott. Francesco Melendez, ha assicurato l'impegno della stessa ARAN per la costruzione della dirigenza scolastica come dirigenza vera, piena, secondo la lettera e lo spirito del D. L.vo 29/93.

Il primo importantissimo confronto è avvenuto sulla questione degli incarichi.

Come previsto dalla nostra "piattaforma", il Presidente Rossini ha proposto che, "solo in prima applicazione e comunque in via transitoria sino all'espletamento del primo concorso per il reclutamento dei nuovi dirigenti scolastici, si mantengano le norme o almeno i criteri che sino all'anno in corso hanno regolato la mobilità dei capi d'istituto".

Tale richiesta, che si ribadisce mira a gestire solo la fase transitoria, ha lo scopo di consentire un riassestamento delle situazioni verificatesi in tutte le regioni a seguito di piani di dimensionamento non sempre attenti verso gli interessi di alunni e studenti e non sempre sensibili verso i diritti dei capi di istituto. Non va dimenticato, inoltre, che ben cinque regioni hanno definito i piani di dimensionamento con notevole ritardo e in molti casi con assoluta approssimazione.

Va infine considerato che la ristrutturazione del Ministero della Pubblica Istruzione a livello locale prevede tempi lunghi, e quindi la piena funzionalità delle direzioni regionali non è ipotizzabile prima della primavera inoltrata e ciò dovrà far attentamente riflettere anche per quanto riguarda le modalità e i tempi della futura valutazione dei dirigenti scolastici.

La riflessione sugli incarichi ha poi posto l'attenzione sui vari aspetti (durata, interruzione, revoca, discrezionalità e garanzie, richieste del dirigente etc) che dovranno essere formalmente definiti nel corso della trattativa e, comunque, con tempi di applicazione opportunamente più distesi, se passerà la proposta di prevedere la fase di transizione di cui in precedenza. Resta fermo, in ogni caso, che ogni dirigente dovrà essere assegnato alla sede che occupa o a quella che occuperà con formale decreto di incarico del direttore generale regionale.

Si è quindi affrontato il problema delle relazioni sindacali ed in particolare i livelli della contrattazione integrativa.

La posizione espressa dall'ANDIS prevede che prima della contrattazione a livello regionale, e per i grandi temi quali appunto gli incarichi, la valutazione etc. sia prevista una fase di contrattazione a livello nazionale per la definizione di parametri generali entro i quali la contrattazione regionale dovrà muoversi.

A conclusione dei lavori si è iniziato ad affrontare il problema della tutela del dirigente sul piano assicurativo anche per quanto riguarda gli effetti del D. L.vo 626.

Il prossimo incontro è fissato per il giorno 13 dicembre p.v. con all'o.d.g. il tema della struttura della retribuzione.

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