Il 17 marzo 2011 si è festeggiato il 150° anniversario dell'unità d'Italia.
Non tutti sanno che la Liguria diede un grosso contributo all'unificazione d'Italia avendo dato i natali a numerosi personaggi che fecero la storia (d'Italia) e che ricordiamo brevemente.
Giuseppe Garibaldi, nato a Nizza nel 1807 (il nonno Angelo era di
Chiavari, i Garibaldi sono originari dell'attuale
val Graveglia),
noto anche col nome di Eroe dei due mondi per le sue imprese militari compiute sia in Europa che in America meridionale, è la figura più rilevante del Risorgimento ed uno dei personaggi storici italiani più celebri nel mondo.
Giuseppe Mazzini (Genova 22/6/1805, il padre Giacomo, medico, era originario di Chiavari), le sue idee e la sua azione politica contribuirono in maniera decisiva alla nascita dello stato unitario italiano,
nel 1831 fondò il movimento politico chiamato Giovine Italia il cui motto era "Dio e popolo" e il suo scopo era l'unione degli stati italiani in un'unica repubblica con un governo centrale. Garibaldi e Mazzini sono considerati i padri della Patria.
Raffaele Rubattino (Genova 10/10/1810) fu il primo armatore italiano di vascelli a vapore, fu anche un fervente patriota dell'unità d'Italia e amico personale di Cavour e di Nino Bixio;
fornì a Garibaldi le navi (2 piroscafi, il Piemonte e il Lombardo) per la storica spedizione dei Mille partita da
Genova Quarto il 5 maggio 1860.
Nino Bixio (Genova 2/10/1821) militare, politico e patriota italiano, tra i più noti e importanti protagonisti del Risorgimento.
Goffredo Mameli (Genova 5/9/1827) poeta e scrittore italiano, tra le figure più famose del Risorgimento, fu l'autore del testo dell'inno nazionale italiano, adottato provvisoriamente dal 12 ottobre 1946 e definitivamente il 17 novembre 2005.
Michele Novaro (Genova 23/10/1818) fu il compositore della musica dell'inno nazionale italiano; morì povero e venne sepolto a Genova nel Cimitero monumentale di Staglieno, accanto a Giuseppe Mazzini.
Jacopo Ruffini (Genova 22/6/1805) patriota italiano, appartenente alla Giovine Italia, nel 1829 aderì alla Carboneria; il 19/6/1833 morì suicida in una segreta delle prigioni interne alla Torre Grimaldina, a Palazzo Ducale.
Per contro,
pochi sanno che la Liguria avrebbe
diritto all'indipendenza poiché, al contrario delle altre regioni, non è mai stata chiamata a votare alcun
plebiscito di annessione né al Regno di Sardegna né al Regno d'Italia.
Infatti, durante il Congresso di Vienna (22 settembre 1814-10 giugno 1815) che fu convocato per ricostituire gli Stati esistenti anteriormente alla Rivoluzione francese, la Repubblica di Genova partecipò come
stato sovrano
e non accettò l'annessione ai Savoia ma anzi emise il famoso
Proclama dei Governatori e Procuratori della Serenissima Repubblica di Genova.