INTOLERANCE
SEMINARIO INTRODUTTIVO AL LINGUAGGIO DELLE IMMAGINI IN MOVIMENTO

Inverno 2005
 


Premessa

        L'Italia è una nazione al cui nome è legata una delle più importanti tradizioni cinematografiche del Ventesimo Secolo: nel nostro paese sono nati e hanno operato autori come Roberto Rossellini, Vittorio De Sica, Luchino Visconti, Federico Fellini, Michelangelo Antonioni, Pier Paolo Pasolini, Pietro Germi, Ermanno Olmi e molti altri. Un patrimonio artistico inestimabile che ci è giustamente invidiato da tutto il mondo.
        Intere generazioni di registi, e le politiche cinematografiche a loro legate, sono purtroppo entrate in crisi agli inizi degli anni Ottanta. Da una parte abbiamo assistito al diffondersi improvviso e magmatico di decine e decine di emittenti televisive; dall'altra, al parallelo declino di quella che una volta eravamo soliti chiamare "industria cinematografica".
        Con il sorgere delle nuove forme di comunicazione visiva negli anni Novanta - CD rom, Internet, Web Design, telecamere digitali - possiamo affermare che ha avuto inizio una nuova fase creativa e produttiva, legata soprattutto alla economicità e al facile uso di questi nuovi supporti tecnici; una nuova fase in cui sembra prevalere la contaminazione tra linguaggi visivi diversi, con conseguenze produttive e artistiche affascinanti, benché del tutto imprevedibili.
        Il problema fondamentale - a nostro parere - consiste nel fatto che negli ultimissimi anni non si sia sviluppata una corrispondente cultura della educazione e della formazione alle immagini, quasi bastasse avere la possibilità di acquisire una telecamera per comprendere il complesso linguaggio audiovisivo.
        L'Italia - è un dato curioso - è la nazione del mondo occidentale in cui oggi sono quasi del tutto assenti le scuole di formazione al linguaggio e alla tecnica degli audiovisivi. Nonostante la richiesta sul mercato italiano di figure professionali del settore audiovisivo abbia conosciuto un forte incremento negli ultimi anni, il panorama delle scuole di cinema e di televisione in Italia ha perso la forza propositiva e formativa del passato: tra queste, la celeberrima Scuola Nazionale di Cinema (ex Centro Sperimentale di Cinematografia) attiva fin dal 1935, alla quale hanno accesso solo una trentina di alunni a biennio. Un numero insufficiente rispetto alla domanda formativa da parte di centinaia di migliaia di giovani italiani.
        Intolerance, intolleranza, ovvero il nome che abbiamo scelto per il nostro seminario, non è soltanto il titolo di un celeberrimo film di D. W. Griffith - uno dei primi e più importanti autori della storia del cinema - ma ben traduce la nostra chiara e costruttiva "intolleranza" (lungi, sia chiaro, da ogni pregiudizio artistico legato a generi o stili) nei confronti di una crescente diseducazione nel vasto campo delle immagini in movimento.
        Il pericolo, ora come in passato, è sempre quello di appiattirsi alle molteplici forme di omologazione culturale e artistica del mondo contemporaneo.
 


Un progetto culturale

        Viste le premesse - e grazie all'elaborazione del progetto didattico realizzato dal regista Paolo Benvenuti e dell'operatore culturale Mario Cereghino - è nata l'idea di promuovere un seminario introduttivo al linguaggio delle immagini in movimento, che sia a un tempo:


    - un seminario di etica audiovisiva in cui sia prevalente la necessità di educare i giovani al
complesso mondo delle immagini in movimento;

    - un seminario di sperimentazione maieutica che promuova l'acquisizione, in maniera creativa, del linguaggio delle immagini in movimento.
    - un seminario che consenta l'inserimento organico dei suoi migliori allievi nelle attività didattiche e formative della società civile, sia pubbliche che private.
        Grazie alla sua caratteristica modulare e alla sua particolare didattica maieutica, il seminario consente a ciascun allievo di acquisire la piena padronanza del linguaggio delle immagini in movimento.
        Le esperienze basiche trasmesse dai docenti sono:
    - nozioni basiche di fotografia;
    - nozioni basiche di produzione audiovisiva con diapositive;
    - nozioni basiche di linguaggio audiovisivo e sua applicazione nella didattica;
    - nozioni basiche sull'uso delle strumentazioni audiovisive digitali;
    - nozioni basiche di analisi strutturale per la lettura di un prodotto audiovisivo.

 

        Il seminario forma un operatore audiovisivo di base, figura didattica particolarmente richiesta, ad esempio, nell'ambito della Scuola Media (Inferiore e Superiore).
        Obiettivo principale è la formazione professionale consapevole della funzione educativa della comunicazione audiovisuale e del ruolo insostituibile che questo linguaggio ha nella civiltà contemporanea. Sappiamo inoltre che la comunicazione audiovisuale, attraverso il cinema, la televisione e una pubblicità totalmente incontrollate, è strumento quotidiano di forme e contenuti fortemente diseducativi, strumento di diffusione di violenza e aggressività, strumento di pornografia. Si tratta, in sintesi, di iniziare a creare una vera e propria etica della comunicazione.
        Il fondamentale fine pedagogico che Intolerance si propone è quello di formare professionalmente una nuova leva di operatori della comunicazione audiovisuale, consapevoli della responsabilità che il proprio ruolo assolve nella società civile.
 


Tema del seminario: che cos'è una inquadratura cinematografica?
 

      

        È importante sottolineare che il tema del prodotto audiovisivo realizzato dagli allievi - un documentario o una fiction - potrà essere liberamente scelto dall'ente locale (comune, provincia o regione) che ospita il corso Intolerance.
        Attraverso la diffusione di cassette vhs, betacam e dvd e la partecipazione a festival nazionali e internazionali, sarà così possibile per ogni pubblica amministrazione diffondere un elaborato audiovisivo capace di promuovere, ad esempio, le realtà artistiche, storiche, paesaggistiche ed economiche del territorio.
        Il seminario Intolerance è realizzato in collaborazione con l'Ufficio Cultura del Comune di Viareggio

Sono aperte le iscrizioni per i corsi 2005, che si terranno dal 21 novembre al 16 dicembre.

Info:
Giulio Marlia,
Villa Paolina
via Machiavelli 2
Viareggio.
Tel: 0584.966334
Fax: 0584.966333
e-mail:
gmarlia@comune.viareggio.lu.it