Non giudicatemi per quello che è scritto su queste pagine. Sono solo un promemoria di quello che mi è successo, degli errori che non devo più rifare, sono la rappresentazione di una giornata, di uno stato d'animo, di un momento particolare, ma sono comunque il mio passato.
Vorrei essere giudicato per quello che sono oggi, per quello che scrivo adesso e non per quello che è stato. Perché, alla fine, sono sempre stato e sono ancora convinto che ognuno di noi è il principale artefice di quello che gli succede, nel bene e nel male, in quello che fa e in quello che riesce a provocare nel comportamento degli altri... Perché magari succede semplicemente che - per paura o per debolezza - non hai la forza di tirarti indietro, di chiudere una porta quando ti accorgi che un gioco è finito, quando ti accorgi che ormai non puoi più far parte di un mondo nel quale hai esaurito il tuo compito.

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