Due...

due...
Erano due alberi, due puntini, due sogni...
Erano stati il bisogno di sentirsi vivi in "due", il sedersi avanti a loro quel pomeriggio ormai lontano poche ore prima di cercare ancora una volta di ricominciare a credere.
Volevo lasciare quei due pensieri, quelle due "promesse" ai piedi degli alberi poi ho deciso di affidarli al vento, legati assieme, a ricordarmi quei due sogni, diversi ma forse troppo uguali finiti (qualche volta vorrei ancora poterlo credere) soprattutto per la paura di sentirsi "vivi".

Monte Joanaz, 28 giugno 2020

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