8 ottobre

segni...
Volevo aspettare che fosse un anno da quando avevo lasciato quel segno lassù ma il pensiero mi riportava sempre a quell'albero e a quella promessa di esserci fino a quando ci sarebbe stata anche solo una piccola speranza di qualcosa di diverso. Solo che, intanto, lei aveva scelto un'altra strada... Ancora una volta quelle sensazioni di sempre... quel lento allontanarsi... quel lungo esserci e non esserci fatto di silenzi e mezze parole che ti indica la strada che già conosci da tanto... da quando avevi iniziato il tuo cammino... fino a quelle ultime parole... quando poi era sceso il silenzio su un sogno... quello forse più intrigante... quello che ti aveva fatto sentire "vivo" come forse non ti era mai capitato.
Sono arrivato, come le ultime volte, vicino all'albero dall'alto... il nastrino era ancora lì... attorcigliato al ramo come sono stati attorcigliati tante volte i miei pensieri.
con me... Avevo provato a cercare di lasciarlo "libero" al vento ancora una volta ma, sul momento, sembrava non voler lasciare l'amico che lo aveva custodito in questi mesi. Allora sono salito sul ramo più basso, come quel pomeriggio di marzo in cui avevo lasciato lassù quella promessa... ho tagliato lo spago ed è ritornato subito con me...
Sembrava come allora... questi mesi lo avevano lasciato come quel giorno... sembrava che il tempo non lo avesse affatto rovinato.
Il tempo di prenderlo in mano e di metterlo in tasca. Ora è con me... Non so ancora dove lo porterò... Lascerò che sia il tempo ad indicarmi la sua strada.

Ancora una volta non potrò dimenticare facilmente... oggi come sempre...

Monte Matajur, 8 ottobre 2016

precedente