VERONICA MAIONE
E’ nata nel 1994 a Morbegno, in provincia di Sondrio (ma di origini napoletane). Frequenta la facoltà di Servizio Sociale all’università Milano Bicocca. Scrive poesie dall'età di 8 anni.
Ha scritto moltissime poesie, mai pubblicate. La sua voglia di raccontare e descrivere la molteplicità di emozioni che investono la sfera umana, la società dei nostri giorni, le incoerenze e gli orrori della nostra civiltà, non si è mai arrestata. Il suo amore per la Poesia è sempre vivo e scoppiettante. Essa la libera dai suoi tormenti, donandole una sensazione di pace momentanea. La Poesia è una vera e propria medicina, non per il singolo individuo ma per l’intera umanità.
Versi incompresi, parole distolte, fredde e vuote. A voi che leggete non vi par di edere la vostra esistenza? Versi incompresi, parole distolte, fredde e vuote. A voi che leggete non si sprigiona nelle vostre viscere un senso di colpa? Versi incompresi, parole distolte, fredde e vuote. A voi che leggete come potete rimanere indifferenti e schiavi di fronte a questo male? Versi incompresi, parole distolte, fredde e vuote. A voi che leggete io mi appello: Tagliate i vostri fili, gettate le vostre maschere non siate marionette ma uomini, liberi di Essere.
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Getta il mio cuore in un abisso di ricordi, oppure lasciamo lì, a marcire nella sua stessa sofferenza... Arriveranno le Grandi Ali argentate a salvarlo come sempre. Liberandolo dalle catene che lo tengono prigioniero. Prendi questo cuore e va, lontano... Raccoglierò queste carcasse e una ad una, ricucirò le mie ferite.
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