WWF di Bisceglie (BT)

COMUNICATO STAMPA N° 7/2010

Il progetto di riqualificazione del Giardino Botanico

È ufficiale: il Museo Orto Botanico dell’Università degli Studi di Bari ha trasmesso al Sindaco di Bisceglie e al Presidente del WWF di Bisceglie l’dea progettuale per il recupero e la riqualificazione del Giardino Botanico comunale “C. Veneziani Santonio”. Il giardino, situato nel centro cittadino, fu donato al comune di Bisceglie dalla famiglia Veneziani Santonio negli anni ’80 con uno scopo ben preciso: conservare la collezione di piante per utilità di studio e soddisfare la curiosità degli studenti ed appassionati di botanica. Partendo da questi presupposti l’Università suggerisce di creare un percorso logico che conduca “naturalmente” il visitatore alla scoperta delle succulente, delle piante mediterranee, ornamentali, bulbose e degli ambienti umidi autoctoni.

L’analisi

La relazione è composta da 6 cartelle delle quali 4 analizzano sistematicamente i circa 250 esemplari presenti nelle 32 aiuole, suggerendone l’eradicazione, la sostituzione, la permanenza o il semplice spostamento. Secondo gli esperti dell’Università di Bari, coordinati dal Direttore del Museo Orto Botanico prof.ssa Liliana Cavallaro, l’obbiettivo del Comune dovrà essere quello di riqualificare il Giardino “Veneziani Santonio” mantenendo inalterata la collezione di specie esotiche ed esaltando ed arricchendo gli elementi floristici mediterranei già presenti, al fine di renderlo fruibile a fini didattici e scientifici.

Dopo numerosi sopralluoghi avvenuti nei mesi scorsi, gli studiosi hanno constatato che nella porzione antistante il giardino è presente una collezione di specie esotiche che caratterizza il “giardino coloniale” ed in particolare sono presenti numerose specie appartenenti alle famiglie delle Moraceae, Cactaceae, Liliaceae, Agavaceae ecc. Nelle altre aiuole dominano essenze arboree ed arbustive della vegetazione mediterranea quali specie appartenenti ai generi Quecus, Pistacia. Numerosi elementi quali la presenza dell’Ailanto, Opuntia, Acanto mostrano un certo stato di degrado.

Il progetto

La parte riguardante i suggerimenti per la riqualificazione del giardino è corposa e complessa e prevede alcune azioni quali:

· la radicale eliminazione delle specie infestanti;

· l’eliminazione di alcuni individui in sovrannumero o pericolosi per l’incolumità dei visitatori;

· lo spostamento di alcuni esemplari di entità esotiche pregiate al fine di un riordino sul piano sistematico delle aiuole;

· l’arricchimento del numero di specie esotiche nel rispetto della identità voluta dalla famiglia Veneziani al fine di ripristinare le collezioni originarie;

· l’introduzione di alcune specie “mediterranee” caratterizzanti il territorio pugliese e biscegliese in particolare, al fine di incrementare la biodiversità del giardino

· l’introduzione di cartellini tassonomici, utili ai fini divulgativi;

· il restauro degli elementi di arredo quali ad esempio la fontanina e la vasca artificiale;

· la realizzazione di pannelli didattici a carattere divulgativo - scientifico, con informazioni e foto sugli habitat in cui le specie crescono, notizie sulla loro distribuzione, fenologia, uso etnobotanico, eventuale notizie sullo stato di conservazione etc.

Al fine di conservare al meglio il giardino si consiglia, infine,  un accesso controllato e mirato (scuole, iniziative ambientaliste, visite guidate, divulgazione scientifica, mostre e manifestazioni floro - vivaistiche) ed una costante manutenzione.  

Dietro le quinte

L’idea della riqualificazione botanica, che riproponeva le volontà testamentarie della famiglia Veneziani, è stata rilanciata dal WWF in occasione della manifestazione “Lo scrigno botanico” svoltasi il 5 settembre 2009. Da allora si sono susseguiti numerosi sopralluoghi da parte dei tecnici universitari Gianni Signorile e Enrico Perrino, affiancati dal socio attivista WWF dott. agr. Francesco Papagni. In questa fase il WWF ha assicurato il supporto logistico e il materiale tecnico, come la mappa del giardino con l’esatta collocazione di tutte le specie presenti già censite in occasione del censimento del verde pubblico biscegliese. All’inizio di giugno il sindaco di Bisceglie ha incontrato il presidente delle Oasi del WWF, Antonio Canu, lo staff del Museo Orto Botanico dell’Università di Bari, alla presenza del presidente della sezione regionale, avv. Antonio De Feo e della delegazione del WWF di Bisceglie, garantendo la piena disponibilità dell’amministrazione a dar seguito al progetto di riqualificazione botanica.

Le fasi di realizzazione

Le basi per la riqualificazione e il miglioramento della struttura con l’inserimento della componente vegetale autoctona e la revisione di quella esotica, organizzata per collezioni storiche e di valore botanico, sono realtà. Le prospettive di un centro ambientale di richiamo nazionale sono incoraggianti e tocca all’amministrazione Spina dar seguito al progetto di massima presentato dall’Università. “Nell’anno che celebra la biodiversità, la nostra città ha l’occasione di preservare nel suo scrigno botanico le bellezze vegetazionali tipiche del territorio – ha affermato il dott. Mauro Sasso, consigliere regionale del WWF Puglia – Siamo certi che l’amministrazione Spina, che si è mostrata sensibile in diverse occasioni alle tematiche ambientali, darà seguito alla fase progettuale con la realizzazione di quanto previsto. Il WWF Puglia e il WWF Oasi garantiranno il supporto tecnico durante tutte le fasi”.

Documenti collegati:

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