WWF di Bisceglie (BT)

COMUNICATO STAMPA N° 8/2009

L’amico pipistrello

Salviamo un’importante colonia di pipistrelli. È questo l’appello lanciato dal WWF di Bisceglie dopo la segnalazione di una colonia riproduttiva di Chirotteri (pipistrelli), collocata nel volume di una parete esterna confinante con un appartamento ubicato al quinto piano di uno stabile del quartiere Seminario.

Con una lettera rivolta al comandante dei VVUU, dott. Magg. Dell’Olio, l’associazione ambientalista ha evidenziato l’urgenza di effettuare un sopralluogo atto a prevenire eventuali infrazioni delle leggi nazionali ed internazionali. A tal fine è stata presentata una perizia chirotterologica redatta dal Dott. Pier Paolo De Pasquale, Naturalista e Chirotterologo del Gruppo Italiano Ricerca Chirotteri (GIRC). Il perito nella sua relazione ha evidenziato l’importanza che rivestono i Chirotteri negli ecosistemi naturali e negli ambienti antropici per la loro azione di regolatori di insetti nocivi (zanzare, ecc.), riducendo la densità dell’entomofauna e nel ruolo di bioindicatori dello stato di salute di un ecosistema, in quanto sono particolarmente sensibili al bioaccumulo di pesticidi e altri inquinanti. 

CARATTERIZZAZIONE DEL SITO 

Durante l’ispezione peritale è stato realizzato un censimento numerico della colonia, mediante conteggio diretto degli esemplari all’emergenza serale (ore 20 e 30) dal rifugio (roost). Sono stati rilevati circa 100 individui e la colonia risulta utilizzare regolarmente l’edificio, probabilmente da maggio a ottobre (rifugio riproduttivo e temporaneo) da diversi anni.

L’identificazione specifica è stata realizzata mediante il metodo bioacustico, con l’ausilio di un rilevatore di ultrasuoni. E qui la grande sorpresa: la colonia di Pipistrellus kuhlii (Pipistrello albolimbato), rappresenta l’aggregazione più consistente della specie censita nella Regione Puglia. Pertanto il sito necessita di una tutela incondizionata, poiché è colonizzato da individui che probabilmente sono distribuiti su vaste aree del territorio e per questo riveste una notevole importanza su scala locale. 

TUTELA LEGISLATIVA

È importante rimarcare che la specie censita è di interesse europeo ed è inserita nell’allegato IV della Direttiva Habitat (92/43/CEE). Numerose sono le forme di tutela della chirotterofauna a livello normativo nazionale  e internazionale:

o   Regio Decreto del 05/06/1939 n. 1016 art. 38;

o   Convenzione di Bonn del 23/06/1979, resa esecutiva in Italia dalla Legge n. 42 del 25/01/1983;

o   Convenzione di Berna del 19/09/1979, resa esecutiva in Italia dalla Legge n. 503 del 05/08/1981;

o   Direttiva 92/43/CEE o Direttiva habitat;

o   Accordo sulla conservazione delle popolazioni di Chirotteri Europei o Bat agreement, stipulato a Londra il 04/12/1991 e ratificato dall’Italia con la Legge n.104 del 27/05/2005.

Occorre evidenziare che i Chirotteri sono specie particolarmente protette, anche sotto il profilo sanzionatorio (Art.2, Comma 1, lett. C), L. 157/1992). L’abbattimento, la cattura e la detenzione di esemplari sono sanzionati penalmente (Art. 30, Comma 1, lett. b), L. 157/1992). Interferenze gravi a danno di colonie o siti di rifugio possono essere sanzionate con riferimento alla normativa sul “danno ambientale” (Direttiva 2004/35/CE – parte VI Decreto Legislativo 152/2006).  

CONCLUSIONI

Ci auguriamo che vengano messe in atto tutte le misure necessarie al fine di evitare rischi che potrebbero portare all’abbattimento e/o ad un’eventuale disturbo della colonia. Auspichiamo che possa realizzarsi la pacifica convivenza tra pipistrelli e proprietari dell’immobile poiché durante il sopralluogo non sono state rilevate interferenze negative dovute alla presenza dei Chirotteri, in quanto l’accesso al rifugio è esterno all’appartamento e non in prossimità di balconi o finestre. Inoltre la loro presenza negli edifici non comporta alcun tipo di rischio sanitario, legato alle loro deiezioni, che risultano costituite da frammenti di insetti e non sono assolutamente nocive, ma bensì rappresentano un ottimo fertilizzante naturale.

Una soluzione ragionevole potrebbe essere una eventuale insonorizzazione della parete interna di una camera adiacente al rifugio utilizzato dai Chirotteri.

Ringraziamo infine il dal Dott. Pier Paolo De Pasquale per la preziosa collaborazione.

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